Nuovo atto vandalico ai danni della già semidistrutta Villa Ambrosini di Favara. Gesti inqualificabili che denotano un forte disagio sociale, la totale mancanza del senso del bene comune e di un minimo di civiltà e amore per il proprio territorio e la propria città.
Nottetempo i soliti idioti, per il momento anche ignoti (ma considerato che in zona ci sono delle videocamere di sorveglianza potrebbero essere individuati), hanno abbattuto il cancello d’ingresso della villetta a monte del Cimitero di Piana Traversa, intitolata a Gaspare Ambrosini. Molto probabilmente hanno fatto rotolare giù dal vialetto della villa un grosso raccoglitore di filo, come si nota bene nella foto, che andando a rovinare sul cancello in ferro, lo ha abbattuto. E’ l’ennesimo atto vandalico, dicevamo, che danneggia lo spazio verde che, purtroppo, nel corso degli anni ha subito diversi attacchi distruttivi.
Dopo un periodo di splendido utilizzo da parte dei cittadini, era il periodo dell’amministrazione del sindaco Airò, assessore al ramo Giuseppe Piscopo, con lo spazio verde abbellito dal prato inglese, giochi per bambini, panchine e curatissimo verde, è andato lentamente degradando. La mancanza di una continua custodia, della manutenzione e cura del verde, ha aperto la strada ai vandali che lo hanno distrutto. Panchine, servizi, giochi, tutto danneggiato e anche dato alle fiamme. Opera completata la notte scorsa con l’abbattimento del cancello. Unitamente alla Festa della Legalità o alla Fiaccolata per dire NO alle mafie, urge iniziare un percorso elementare di educazione civica per inculcare ai tanti, troppi ragazzini e giovani a voler bene, prima di tutto a se stessi e quindi a quella casa comune che è la città dove viviamo, dove trascorriamo la nostra esistenza. Casa che dobbiamo curare e governare e non certo vandalizzare e uccidere.