Il Welfare ovvero le politiche sociali sono state inserite nel secondo punto del programma elettorale della sindaca di Favara Anna Alba. Un assessorato importantissimo vista la particolare tipologia di cittadini che coinvolge ma che deve fare i conti con le sempre più crescenti esigenze e, purtroppo, con le sempre maggiori ristrettezze economiche e tagli di trasferimenti. Sono ben 11 le azioni previste in questo secondo punto del programma che analizziamo ad un anno esatto dall’insediamento della giunta di Anna Alba.
“La programmazione economica dell’Amministrazione Comunale, nei limiti delle conclamate ristrettezze economiche dell’Ente, dovute al dissesto finanziario, sarà prioritariamente indirizzata alla lotta alla povertà”. Queste le premesse che tracciano la strada dell’azione di solidarietà sociale programmata dall’amministrazione del Movimento 5 Stelle. In ragione di questa visione tra le azioni da realizzare, l’Amministrazione ha indicato la promozione dei: “Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.); Centri per il baratto e distribuzione di indumenti e alimenti; Mense sociali e collette alimentari; Raccolta fondi e aste; Sportelli per il sostegno alle imprese e ai commercianti”.
Tra le priorità indicate nel programma “la realizzazione del “Piano regolatore sociale” che includa tutte le iniziative pubbliche e private che riguardano il sociale al fine di migliorare la qualità della vita in tutto il territorio. Attraverso lo strumento dell’IDS (Indice di Disagio Sociale), mappare il territorio favarese per evidenziare meglio quali e quante sono le criticità di nuclei familiari che versano in reali condizioni di disagio”. Nobili iniziative e grandi finalità sociali che, purtroppo, si scontrano con la cruda e amara realtà, dovuta soprattutto alle ristrettezze economiche e all’assolvimento dei servizi obbligatori, come i ricoveri, che assorbono praticamente tutti i fondi disponibili.
Tra le iniziative previste, che comunque non prevedono impegno di spesa, “la realizzazione della “Banca del tempo” per favorire la cooperazione tra i cittadini mettendo a disposizione qualche ora della propria giornata per offrire ad altri una certa competenza o un determinato servizio”. Soldi che invece sono necessari per adempiere ad un altro punto del programma sociale ovvero la “Creazione di un fondo di solidarietà alimentato dai risparmi ottenuti dai tagli effettuati nel piano di razionalizzazione delle spese (costi della politica, costi per energia elettrica, altre spese di gestione). Il fondo provvederà a sostenere progetti di pubblica utilità scelti dagli stessi cittadini”. Niente da fare con tagli ai costi della politica, perché non ci sono stati, qualcosa si potrà fare, invece, con il risparmio energetico e le spese di gestione, dissesto finanziario permettendo.
Ricordiamo a noi stessi, prima che agli altri, che il programma è relativo all’intera legislatura, ovvero da distribuire nell’arco dei 5 anni, e che quindi non tutte le iniziative programmate possono essere realizzate subito, e che in corso d’opera ci possono essere variazioni, cambi di priorità, tagli di programma o innesti di nuovi argomenti. L’assessorato ai servizi sociali del Comune di Favara ha comunque garantito i servizi obbligatori, garantendo le fasce più deboli nonostante, come abbiamo già detto, le enormi difficoltà economiche
Altra strada che si intende percorrere è quella che vuole Istituire la “Consulta per la Disabilità” al fine di avviare un dialogo permanente per lo studio di soluzioni, percorsi, progetti e attività finalizzate alla costituzione di una città a misura di tutti.
Infine ci piace pensare che anche l’ultimo punto del programma sociale dell’amministrazione Alba sarà attuato, ovvero l’istituzione di un servizio di car sharing sociale per chi non ha la possibilità e la disponibilità di un mezzo di trasporto che favorisca le normali azioni quotidiane (trasporto anziani, servizio di trasporto farmaci, visite mediche etc.).