Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini. Parola del Signore
Il peccato esiste nonostante quello che si dice in giro. Non è un’invenzione dei preti ma la consapevolezza che l’uomo, creato per essere un capolavoro, spesso gioca male la sua libertà e si allontana dal suo progetto, accontentandosi. Il peccato non è la trasgressione di una legge ma il fallimento di un obiettivo: quello di diventare come Dio ci ha immaginato. Le indicazioni che Dio ci ha donato nella Rivelazione ci permettono di vigilare sul nostro percorso, di capire cosa è bene e cosa è male, di impegnarci con intelligenza a perseguire il bene. Il peccato è male perché ci fa del male, perché rovina ciò che siamo veramente. Al tempo di Gesù si pensava, erroneamente, che la malattia fosse la punizione divina per un peccato commesso. Non è così, certo: ma il peccato può provocare una paralisi dell’anima profonda quanto una paralisi del corpo. Progressivamente, se non agiamo, perseverando nell’errore ci blocchiamo, disimpariamo ad amare, ci paralizziamo nella fede e nella speranza. In quel momento speriamo che qualche amico volenteroso ci prenda di peso e ci porti, nella preghiera, al cospetto di Gesù per essere perdonati e poter correre nuovamente sulle strade della fede! (lachiesa.it)
A cura di Fra Giuseppe Maggiore
Pace e bene