Oggi è il compleanno di Totò Tornatore, fotoreporter apprezzato e amato da chi lo ha conosciuto. La più semplice, la più umile e la più genuina persona di questo mondo.
Ciò che dico non è il solito, quasi dovuto, omaggio a chi non c’è più, Totò Tornatore su tutti gli aspetti, ad iniziare dalla sua semplicità e bontà, era un grande davvero. Al suo funerale partecipò una folla oceanica, presenti quasi tutti i giornalisti, il sindaco di Agrigento, i suoi amici Vigili urbani e tantissima gente a rendere l’ultimo saluto a Totò.
Ci siamo adottati entrambi come fratelli. Non vi dico le risate e la gioia di stare insieme che superava qualsiasi immaginazione. Riuscì a stupirmi pure da morto. Ma questa ve la racconto dopo.
Parliamo di compleanni e quelli di Totò, persona parsimoniosa, si festeggiavano rigorosamente in due, io e lui, in un bar, non importa quale, davanti ad una pasta Elena con una candelina sopra.
Perché sprecare una torta? La pasta Elena ha, di suo, la forma di torta, costa poco e divisa in due non appesantisce, specie con il caldo di Luglio. Ancora forse ci pensano i gestori dei bar ai quali chiedevamo una pasta Elena, una candelina e due bicchieri d’acqua. E poi gli auguri, con relativi baci e la tradizionale tiratina d’orecchie. Tutto a regola d’arte senza tralasciare nulla. Ovviamente, per la sua parsimonia, non accettava regali, “soldi buttati”. Meglio desistere.
Oggi la torta “pasta Elena” con la candelina è servita nel ricordo, perché la morte non è la fine di tutto.
C’è il ricordo e, a volte, altro ancora.
Dicevo, riuscì a stupirmi anche da morto.
Sulla strada che porta al cimitero pensavo quali fiori portargli e più ci pensavo, più mi ricordavo che Totò non amava le spese inutili. Spendere soldi per i fiori sarebbe stata per lui una pazzia. Non credo che ne abbia mai fatto omaggio a qualcuno, neppure alla sua Francesca. Da vivo si sarebbe messo tra me e il fioraio per impedirmi di “buttare soldi”.
Arrivato nello spiazzale adiacente al cimitero di Agrigento accadde l’impensabile, il fioraio rifiutò di farsi pagare perché mi conosceva e desiderava regalarmeli.
La morte non è un muro insuperabile che divide i vivi dai morti. I fiori li ha scelti Totò.
Buon compleanno Amico mio.