Sfida? Provocazione? Protesta? La Farm si dichiara “Sotto Attacco” e cinge il municipio con nastro bianco/rosso indicante un immobile sotto sequestro, lo stesso che è stato apposto dalla Polizia Municipale sulle istallazioni di Cortile Bentivegna ritenute occupazione abusiva di suolo pubblico.
L’anteprima di Farmville, il primo festival di musica e di arte digitale della Valle dei Templi organizzato da diversi partner e pubblici e privati, in programma all’interno dei Sette cortili sede della Farm si è trasformata così in una manifestazione provocatoria di protesta dove tutti gli intervenuti hanno gremito i cortili e si sono cinti il capo o messi addosso un pezzo di nastro di plastica bianco e rosso ad indicare che tutti sono abusivi. Una protesta, una provocazione e un forte scontro forte all’indirizzo del Comune di Favara soprattutto in relazione al fatto che il giorno prima c’era stato un incontro definito positivo da entrambe le parti, una specie di accordo per sanare tutto, e che invece nella mattinata di ieri ha avuto un proseguo con l’apposizione da parte dei Carabinieri e della squadra della Polizia municipale del nastro rosso e dei cartelli indicanti lo stato di sequestro delle installazione.
Il tam tam sui social network e la richiesta di aiuto e condivisione da parte di Farm ha portato a Favara diverse persone che, a prescindere del fatto che quei sigilli erano stati posti per la presunta occupazione abusiva di suolo pubblico unita a una denuncia da parte di una proprietaria di un immobile all’interno dei 7 cortli, si sono schierati con Farm mandando strali all’indirizzo di sindaco, amministrazione e tecnici accusati di essere ottusi e di aver posto veramente la Farm sotto attacco volendone la chiusura se non proprio la definitiva dismissione.
Ad accogliere gli intervenuti un grande manifesto con scritto “Siamo sotto assedio”, la distribuzione di volantini dove Andrea Bartoli e Florinda Saieva spiegano la loro posizione e le loro ragioni in relazione a questa delicata vicenda. A disposizione di tutti decine di metri si nastrino bianco/rosso che tutti si sono legati addosso. Da qui il passo successivo è stato facile e forse anche prevedibile, qualcuno lo ha accennato in maniera scherzosa, qualche altro ha detto che era giusto, qualche altro ha detto anche che si poteva fare. E così con l’intrattenitore ufficiale della manifestazione, un Pazzariello del terzo millennio, in diversi si sono recati in piazza Cavour cingendo il Municipio dello stesso nastro a bande bianche e rosse indicante che il vero abusivo era appunto il Municipio e i suoi occupanti.