Come ormai tradizione i Gaetano di Favara, anche se non tutti naturalmente, hanno festeggiato il loro Santo. Si sono riuniti nella chiesa del Rosario in piazza Cavour a Favara dove è venerato San Gaetano da Thiene e dove è esposta la sua statua, per una Santa Messa officiata dall’arciprete don Giuseppe d’Oriente.
Una devozione forte quella per San Gaetano ritenuto il santo della Provvidenza che ha visto riuniti non solo chi porta il suo nome ma anche i familiari dei cari che purtroppo non sono più tra noi, in loro ricordo. Prima della benedizione Gaetano Schifano ha letto una poesia in dialetto siciliano dedicata a San Gaetano e poi anche Gaetano Lentini ha letto la preghiera per San Gaetano. Rispettando anche la tradizione al termine della Santa Messa fotoricordo dei Gaetano e Gaetana e distribuzione del pane votivo che era stato benedetto.
Nacque a Vicenza dalla nobile famiglia dei Thiene nel 1480, e fu battezzato con il nome di Gaetano, in ricordo di un suo celebre zio, il quale si chiamava così perché era nato a Gaeta. Protonotario apostolico di Giulio II, lasciò sotto Leone X la corte pontificia maturando, specie nell’Oratorio del Divino Amore, l’esperienza congiunta di preghiera e di servizio ai poveri e agli esclusi. È restauratore della vita sacerdotale e religiosa, ispirata al discorso della montagna e al modello della Chiesa apostolica. Devoto del presepe e della passione del signore, fondò (1524) con Gian Pietro Carafa, vescovo di Chieti (Teate), poi Paolo IV (1555-1559), i Chierici Regolari Teatini. Per la sua illimitata fiducia in Dio è venerato come il santo della provvidenza.