L’assenza dei responsabili di Farm Cultural Park e degli altri soggetti interessati, commercianti e residenti dei Sette cortili, e la presenza del maggiore responsabile politico del Movimento 5 Stelle di Favara Giovanni Di Caro. Questi sono i due elementi di novità della conferenza stampa di presentazione dello schema di convenzione tra la Farm e il Comune di Favara per regolamentare l’accesso ai Sette cortili, presentato dalla sindaca Anna Alba e dalla sua Giunta questa mattina in municipio. Conferenza che il nostro giornale vi ha proposto in diretta streaming sulla nostra pagina facebook, seguita nella sua punta massima da circa 150 lettori in contemporanea, e che fino ad ora ha avuto circa 15.000 visualizzazioni.
L’assenza di Farm e degli altri soggetti è stata spiegata dalla sindaca in quanto si è trattato solo della presentazione di uno schema non definitivo, di quella che potrebbe essere la convenzione. La presenza di Di Caro, invece, è stata dovuta a dei chiarimenti e al rilancio al mittente di alcune accuse apparse su quotidiani nazionali, rivolti sia al Movimento 5 Stelle che direttamente alla persona dell’esponente massimo dei pentastellati favaresi. Contenuti che nella loro integrità possono essere rivisti e risentiti nella nostra pagina Facebook dove è presente la registrazione della conferenza.
Anna Alba ha ribadito quello che già si conosceva ovvero lo schema di convenzione che deve essere ratificato dal Consiglio comunale, tra Farm e il Comune, confermando che per l’ingresso ai Sette Cortili si dovrà pagare un biglietto con diverse varianti di pagamento, ovvero €.6,00 come biglietto principale; €. 2,00 per i cittadini di Favara, mentre i residenti in cortile Bentivegna, i commercianti e gli altri operatori economici non pagheranno. Entrerà gratis nel cortile anche chi va a trovare gli stessi residenti, mentre con una formula da stabilire tra le parti si dovrà trovare una sintesi per gli avventori dei locali che insistono dentro i Sette cortili.
Come dicevamo non erano presenti all’incontro ne i responsabile di Farm e neanche i titolari degli esercizi commerciali così come i proprietari degli immobili, per cui non sappiamo qual è la loro posizione e la reazione verso questa questa convinzione , che comunque ha sottolineato Anna Alba rispecchia quella che è la volontà della Farm che ha chiesto ufficialmente di potere gestire l’intero cortile Bentivegna e poter far pagare il biglietto per l’ingresso che servirà a finanziare le attività di Farm. Dei 6 euro del biglietto €. 1 andrà al Comune che lo destinerà ai progetti di Democrazia partecipata.
Sull’argomento tante sono le perplessità espresse sui Social Network con tantissime prese di posizione, alcune anche non conoscendo l’esatta dinamica dei fatti, e molte di queste, anzi tantissime, esprimono un giudizio negativo. Ovvero che pensare di far pagare per entrare in FARM è una cosa sbagliata. La sindaca e gli altri assessori hanno ribadito che si tratta esclusivamente di un esperimento che può essere modificato o annullato in qualsiasi momento e che la proposta di convenzione va adesso al vaglio delle commissioni del Consiglio Comunale che la possono emendare e cambiare. Naturalmente si attende anche la presa di posizione ufficiale di Farm e degli altri soggetti protagonisti, ovvero i titolari delle attività commerciale e gli stessi residenti di cortile Bentivegna.
In verità qualcuno che ha seguito in diretta la Conferenza Stampa ci ha contattato annunciandoci una opposizione alla Convenzione , anticipandoci, come esempio, “se è giusto che una persona che per qualsiasi motivo deve recarsi a casa di uno dei residenti di cortile Benitivegna, per non pagare il biglietto d’ingresso deve “dare la confidenza” a chi è preposto a far pagare il biglietto, e deve dire che si deve recare a casa di Tizio, in violazione delle più basilari norme sulla privacy.
Il secondo momento della Conferenza Stampa, aspetto che avevamo accennato all’inizio, è stata la presenza di Giovanni Di Caro, maggior esponente del Movimento 5 Stelle di Favara nonché candidato delle prossime elezioni regionali. Di Caro ha letto integralmente quanto riportato da Corriere.it a firma di Felice Cavallaro, per quanto riguarda il suo ruolo e la sua figura e le accuse a lui rivolte. Di Caro ha stigmatizzato anche alcune affermazioni riportate e riferite dall’editore Antonio Liotta a Corriere.it o ad altre testate giornalistiche nazionali. “Gli stessi giornali che hanno alimentato la polemica – ha detto Di caro – e che invece non hanno riportato gli incresciosi fatti che si sono susseguiti dal momento del sequestro in poi con la presenza, per esempio di un “pagliaccio” che ha scimmiottato il Comune con un atteggiamento non certo consono al luogo istituzionale del Municipio, ed anche con l’apposizione del nastro bianco e rosso a mo’ di sequestro abusivo. Ma anche il momento non certo educativo dato dal far vedere una bambina che strappava i sigilli e le scritte del Comune sulle installazioni precedentemente sequestrate”. Di Caro, nel suo intervento a margine della conferenza stampa, ha difeso anche l’operato politico del Movimento 5 Stelle e della Giunta.
Il tutto adesso passa ai Consiglieri comunali e alle Commissioni che magari prima di esprimere il loro parere sullo schema di convenzione, che sarà votato in consiglio, potrebbero anche sentire in audizione gli interessati, Farm – attività commerciali – residenti, per sapere il loro pensiero e come valutano la convenzione.