Ritrovato nel mare antistante Cannatello, ad una profondità di circa 3,5 metri, un cannone di epoca medioevale lungo circa 3 metri.
Molto probabilmente il cannone è risalente al XIV° secolo dopo Cristo, accertamento che verrà effettuato da accurati studi dagli archeologi.
Il ritrovamento è avvenuto in data 08 Agosto 2017 ad opera di un appassionato subacqueo di Favara, Francesco Urso, che nel corso di una immersione in apnea ha notato, fotografato e successivamente segnalato alla Soprintendenza del Mare di Palermo un oggetto solo parzialmente visibile, molto insabbiato ed incrostato, intuendo che poteva essere di probabile interesse archeologico.
Dopo la segnalazione immediato è stato l’intervento del team guidato dal noto archeologo e Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa, i lavori sul campo sono stati poi guidati con l’utilizzo di apposita attrezzatura professionale da Stefano Vinciguerra operatore video-subacqueo della Soprintendenza del Mare in un’acqua non particolarmente favorevole vista la scarsa visibilità, le operazioni hanno permesso di portare alla luce l’importante reperto.
Le recenti scoperte aprono quindi a scenari molto interessanti, la spiaggia di Cannatello per la sua vicinanza al fiume Naro, potrebbe essere stata utilizzata nei secoli passati come punto di approdo, il fiume Naro ai tempi navigabile era utilizzato per il trasporto delle merci verso l’entroterra, senza le scogliere artificiali, oggi presenti, la conformazione della costa era molto differente da quella attuale.
Il cannone ritrovato infine, pare che si trovi vicino ad altri importanti reperti archeologici, anche questi scoperti e segnalati nel mese di agosto da Francesco Urso, reperti di cui ancora non si è stata data notizia ufficiale in quanto attualmente allo studio dlla Soprintendenza del Mare che conclusi tutti i rilievi nei prossimi giorni nè darà ampio risalto.