Staffetta della Solidarietà domenica 24 alle 19.30 a Farm Cultural Park. La manifestazione, organizzata dal dott. Carmelo Falzone insieme alla moglie Claudia Chiara e con la stretta collaborazione dei responsabili dell’associazione “Sulla strada Onlus”, è alla sua II edizione ed ha come scopo la raccolta di fondi per i bambini del Guatemala.
Ciao Carmelo, in questi giorni siete molto impegnati nella organizzazione della seconda edizione della staffetta della solidarietà, di cosa si tratta?
È una iniziativa che ha lo scopo di sostenere, attraverso una raccolta fondi, dei progetti in favore dei bambini del Guatemala coinvolti, ingiustamente, già in tenera età, nella costruzione di fuochi d’artificio e quindi derubati dalla propria infanzia, nonché, del loro futuro.
Raccontaci come opera l’associazione “Sulla strada Onlus”, anche attraverso, la tua esperienza di medico volontario in Guatemala.
L’associazione opera sul territorio con diversi progetti, la costruzione di strutture scolastiche e sanitarie; la realizzazione di impianti agricoli e laboratori di artigianato dove molte donne, coinvolte nella realizzazione di vari oggetti, contribuiscono al sostentamento familiare dando continuità a ciò che viene fatto dall’ associazione stessa.
Un’ altra azione, in assoluto, molto importante della medesima associazione é quella di reclutate ed inviare dei volontari sanitari per fornire assistenza medica a tutta la popolazione ed in particolare ai bambini.
In questo paese, dove, oltre la metà della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno, la salute non è un diritto riconosciuto. Pertanto sono rarissime le strutture pubbliche dove poter essere curati, e le prime cause di morte tra i bambini sono la diarrea e le infezioni respiratorie. Un semplice antibiotico, unito ad una condizione igienica adeguata, può salvare la vita di questi bambini.
Il progetto in sintesi è quello di fornire alla popolazione assistenza medica chirurgica che si svolge presso l’ospedale Llano de virgen, presso il quale operano gratuitamente per sei settimane l’anno circa 70 volontari tra medici, infermieri e personale di supporto. Altro progetto di assistenza medica si svolge presso il poliambulatorio rurale Yatinto dove tutti i bambini della scuola sono monitorati e seguiti, e la popolazione del villaggio trova un punto di riferimento per i problemi di salute e prevenzione. In più vengono svolti delle formazioni e tirocini di medicina ed infermeria a giovani studenti del territorio.
Sono stato in missione in Guatemala per ben due volte, una prima volta a gennaio del 2014 ed una seconda volta nel febbraio del 2016.
Ritornarci è stata veramente una esperienza emozionante!
Questo perché li la gente non dimentica, infatti, ho trovato lo stesso calore e la stessa accoglienza.
Per me è stato come sentirmi in famiglia. Spero di poterci tornare nuovamente entro la fine di quest’anno, magari con mia moglie per far vivere anche a lei questa esperienza unica, e poter curare ancora molte persone.
Come hai conosciuto questa realtà?
Ho conosciuto la realtà del volontariato E ho avuto la possibilità di partire in missione grazie alla “fondazione ANDi ONLUS” di cui faccio parte. Essa è infatti attiva in Guatemala in collaborazione con l’associazione sulla strada ONLUS fin dal 2001 con programmi e interventi e di scolarizzazione.
Dal 2007 infatti collabora per il “Progetto salute” grazie al quale nel villaggio La Granadilla è stato realizzato il poliambulatorio Yatintò, “mi prendo cura di te” in lingua maya.
Inoltre, dal 2016, grazie ad una convenzione con l’Università San Carlo di Città del Guatemala, ha fatto sì che all’ambulatorio fosse assegnato ad un tirocinante dentista presente tutti i giorni. Questo giovane e futuro collega, oltre ad effettuare le visite ambulatoriali, si reca anche nella scuola locale per formare i bambini in generale sull’educazione all’igiene e alla salute dentale, visita inoltre le famiglie a domicilio per informarle sulle più basilari norme di prevenzione delle malattie della bocca.
È nota la generosità dei Favararesi, come può contribuire chi è intenzionato a farlo?
L’Invito è rivolto ai miei concittadini, ed agli amici dei paesi limitrofi, ad essere presenti numerosi alla serata, contribuendo così, a portare avanti questi importanti progetti. Offriremo ai presenti un aperitivo e l’intero ricavato lo destineremo in sostegno dei progetti di cui abbiamo precedentemente parlato.
Inoltre, desidero ringraziare tutti gli sponsor, che già hanno contribuito alla realizzazione di questa serata sostenendoci in svariato modo.