Oggi era in scadenza il termine ultimo per la trasmissione della “Revisione straordinaria delle partecipazioni”.
La ricognizione delle partecipazioni possedute è stata approvata dalla Giunta entro il 30 settembre ma necessitava anche dell’approvazione da parte del collegio dei Revisori dei conti e quindi dell’approvazione finale da parte del Consiglio comunale. Trasmissione dei dati che comunque non poteva superare il 30 ottobre. In ragione di ciò la convocazione domenicale del Consiglio comunale con l’inserimento dell’argomento al primo punto dell’ordine del giorno e con l’odierna definitiva approvazione.
Favara conferma la sua partecipazione alle Srr, all’Ato. Lo deve fare per legge, non ha scelta. Tra le partecipazioni non dovute per legge figura il Voltano, su quest’ultima doveva aprirsi un dibattito politico di significativo interesse, invece è stata votazione a sacco d’ossa.
Andiamo in estrema sintesi. Il Voltano ha ceduto le sue azioni all’interno della Società per azioni “Girgenti acque”. Le ha cedute ad un privato. La notizia della cessione delle azioni è stata data in prima assoluta dal nostro giornale e dopo qualche giorno dal quotidiano de “La Sicilia”, dopodiché il silenzio assoluto, più grave quello dei sindaci dei Comuni che fanno parte della Società Voltano. Chiarito questo aspetto, la legge afferma che la partecipazione deve rispondere a scopi sociali. Quale è lo scopo sociale della partecipazione al Voltano ormai svuotato della azioni in Girgenti acque? In passato mi facevo le domande e ogni tanto non mi davo le risposte, a pazienza totalmente consumata mi faccio le domande e mi do regolarmente le risposte. Il Comune di Favara non persegue alcun scopo sociale con la sua partecipazione nella società Voltano.
Anzi, dovrebbe prima di subito cercare e trovare l’uscita buona e scappare via il più lontano possibile, ché con l’obbligo del ricorso al bilancio consolidato, il Comune di Favara rischia, facendosi carico anche dei debiti del Voltano, un secondo dissesto finanziario. Come a dire che non c’è alcun guadagno, mentre la perdita è sicura.
Invece l’amministrazione giustifica. “La partecipazione nella società il Voltano Spa – si legge nella proposta dell’A.c. -che gestisce la captazione, adduzione e distribuzione di acque rientra nella previsione dell’art.4 comma 1 del T.U.S.P. in quanto svolge attività necessaria al perseguimento di finalità del Comune”. Ora, le attività di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua per Favara in passato svolte dal Voltano, da oltre un decennio sono assicurate da Girgenti acque.
C’è un’altra ragione o meglio poteva esserci un’altra considerazione che avrebbe dovuto portare a trattare la questione Voltano diversamente dalle altre partecipate che riguarda la nomina del marito dell’assessore comunale Crocetta Maida, a componente del collegio sindacale. Questa era l’occasione buona per tutti per prendere le distanze dalle polemiche sollevate e mai sopite legate alla particolare nomina.
Per completezza la delibera di Giunta e la proposta di deliberazione oggi approvata porta il parere di regolarità contabile favorevole della dottoressa Carmela Russello, responsabile Area Finanziaria del Comune di Favara e, nello stesso tempo, presidente del collegio sindacale del Voltano. Evviva la rivoluzione!