Lo dico con l’orgoglio di chi lavora per dare il meglio dell’informazione con accanto, Peppe Moscato, Leonardo Pitruzzella, Totò Arancio, Pino Sciumé, Joseph Zambito, Sabrina Contino, Salvatore Vinciguerra, Giuseppe Maurizio Piscopo e si accorge, al di là del numero di lettori, di aver raggiunto un grande traguardo: la stima e l’affetto di chi ci legge.
La stima e l’affetto di una grande famiglia, sono per me, dopo decenni di attività, il premio più grande che mi porterò nel cuore.
Dopo la pubblicazione della storia del ragazzo che vive nel disagio si è formata una catena di solidarietà: decine e decine le disponibilità nel gruppo WhatsApp del giornale, lo stesso in telefonate e in e-mail. Tutti pronti a dare una mano d’aiuto, compresa la sindaca, assessori e alcuni consiglieri.
Accade a Favara, accade con i favaresi, come non esserne orgogliosi. Scrivo e mi commuovo solo a pensare ai tanti messaggi di solidarietà. Sono tantissimi, un’idea sul numero può farsela il gruppo di lettori che sono in WhatsApp, poi, dicevo, si aggiungono le telefonate e i messaggi in privato.
Lo aiuteremo! Per le cose strane della vita, il protagonista della nostra storia, al momento, non sa che tantissimi nuovi amici gli sono accanto. Solo questo gli cambierebbe l’esistenza: non è più solo. La monetina dell’elemosina non è nulla rispetto all’affetto che in molti gli stanno dimostrando. Non è più ai margini, ma al centro delle nostre attenzioni.
Grazie a tutti Voi per il premio dell’affetto che indirettamente, con tutta la redazione, ci portiamo a casa.