Nasce a Roma, produttore regista per il cinema, la televisione ed il teatro. Organizzatore e direttore di produzione.
Diplomato dall’Istituto tecnico per Geometri E. Fermi di Roma, ed in possesso di abilitazione professionale per interpreti e traduttori in simultanea di inglese e francese rilasciato dal Ministero del Lavoro.
Autore di quattro sceneggiature “Rocco, una storia vera” sulla vita di Rocco Scotellaro il sindaco poeta di Tricarico, “Manola” tratta dal racconto Sorridi commissario di Giancarlo Montesano, “Il dammuso del nibbio” tratta da fatti di cronaca avvenuti a Pantelleria nel 1942, “Il Lexia” soggetto e sceneggiatura di Giancarlo Montesano.
Aprile/Maggio 2016 – Preparazione della puntata zero della serie tv “Te possino ammazzà” (le avventure di Torquato il pensionato) per la regia di Enrico Montesano
Novembre/Dicembre 2015 – Organizzazione della serata evento Telethon realizzata al teatro Impero di Marsala il 19 dicembre 2015 e registrata per la messa in onda su tv regionali.
Settembre 2014 – Autore del soggetto e della sceneggiatura del corto “MALACRITA”
Ottobre 2014 – Regista del corto “MALACRITA” – Filmato promozionale della città di Santo Stefano di Camastra.
Aprile 2014 – Produttore e regista del docufilm “Primo Denaro”
Settembre 2012 – Produttore e regista del film “All’ombra del Carrubo” – Filmato promozionale della città di Marsala.
XIX Luglio 2012 – Produttore e regista del filmato commemorativo XIX luglio 1862 – Garibaldi a Marsala al grido di “Roma o morte” e organizzatore del lancio in cielo di 1089 lanterne cinesi in ricordo dei Mille
2012 – organizzatore per FareAmbiente Marsala della 1^ Meta Energia Cup – Tadmor Challenge, regata velica d’altura, svoltasi al porto di Marsala i gg 7/8/9/10 giugno 2010/2011 organizzatore di n° 3 convegni per FareAmbiente Marsala. Convegni realizzati da marzo a novembre del 2011
Dal 2002 al 2004 ha prodotto e firmato la regia, per conto della Regione Siciliana, di 4 cortometraggi dal titolo “Viaggio in Sicilia” della durata di 30’ ciascuno (Palermo-Corleone-Termini Imerese- Monreale).
2006 – Organizzatore per conto della Provincia Regionale di Palermo del progetto “Piccoli corti crescono” manifestazione ABC del cinema per Alto Belice Corleonese.
2005 – Produzione e regia del documentario “L’isola del Mito” per conto della Regione Siciliana.
2004 – Regia dello spettacolo teatrale “Tra cielo e mare” svoltosi a Monreale per conto della Provincia Regionale di Palermo.
2004 – Direttore artistico del “Zabut Film Fest” per conto della Provincia Regionale di Agrigento svoltosi a Sambuca di Sicilia
2003 – Organizzatore per conto del Comune di Termini Imerese della stagione estiva teatrale.
2001 – Organizzatore generale per la Sister film, film Angelò per la regia di Roberta Torre.
2000 – Direttore di produzione delle pellicole “Stregati dalla luna” regia Ammendola-Pistoia, “Ogni lasciato è perso” regia di Piero Chiambretti per Telecinelanda srl. , Produttore esecutivo per Aventino produzioni del programma tv “Subbuglio” per Rai 1 – autori Brando Giordani ed Emilio Ravel
1999 -Organizzatore per Filmauro di Aurelio De Laurentiis dei film Vacanze di Natale – regia Carlo Vanzina – e del film Tifosi regia di Neri Parenti
1998 – Organizzatore per Blu film della pellicola Libero Burro per la regia di Sergio Castellitto (opera prima)
1997 – Produttore esecutivo per Fox & Gould dello spettacolo teatrale Trash di e con Enrico Montesano e della tournè estiva di E. Montesano e consulente per Rai 1 della trasmissione Fantastico
1996 – Organizzatore per la Solaris cinematografica della serie tv Pazza famiglia 2 regia E. Montesano e direttore di produzione della serie tv Il maresciallo Rocca 2 regia di G. Capitani
1995 – Direttore di produzione per Solaris cinematografica del Maresciallo Rocca 1 , regia di G. Capitani e della serie tv Pazza famiglia 1 regia E. Montesano Dal 1979 al 1994 ha partecipato alla realizzazione di oltre quaranta pellicole, quindici campagne pubblicitarie e numerosi spot, come responsabile della produzione.
Quando nasce la tua passione per il Cinema?
Devo dirti che ho cominciato a lavorare nell’ambiente delle produzioni cinematografiche attratto da un ambiente libero e intraprendente. La passione per il mio lavoro è venuta in seguito, grazie anche al tessuto sociale che permea una troupe cinematografica.
Credo fosse un film di mio fratello, ma non ricordo più il titolo, all’epoca ero segretario di produzione. Ne sono passati di anni …
Hai conosciuto grandi registi come Damiano Damiani, grandi attori, che ricordo hai di queste esperienze?
Bei ricordi e meno belli. Perché come in tutte le professioni incontri persone affabili, dei veri professionisti con i quali il rapporto di lavoro si basa sulla correttezza, a volte sulla simpatia reciproca, a volte purtroppo devi difenderti dalla prepotenza dei cosiddetti maestri. Mi è capitato in un paio di film di dover fare la guerra tutti i giorni per difendere gli interessi del mio datore di lavoro, il produttore che a volte è visto come il padre padrone del film. In realtà un film è un grande lavoro di squadra e registi come Pasquale Festa Campanile, Giorgio Capitani, Carlo Vanzina sapevano trattare la troupe con grande rispetto dei ruoli e delle competenze. Con una regista palermitana non posso dire di aver avuto vita facile, ma nonostante ciò ho portato a casa il risultato, cioè non sforare sul budget fissato e finire il film nei tempi programmati.
Purtroppo, come si dice, attacca il ciuccio dove vuole il padrone. E in questo caso il padrone è il pubblico che segue le fiction televisive morbosamente, e con i dati auditel i produttori Rai o Mediaset si devono confrontare, e poi, il “popolo” preferisce vedere un morto ammazzato piuttosto che due innamorati che si baciano. L’arena del Colosseo docet.
Veramente sono arrivato in Sicilia, e più propriamente a Palermo, per organizzare il film di Roberta Torre Angela. A Roma c’era ancora tra i miei colleghi organizzatori di produzione una certa reticenza a venire a Palermo, visti i trascorsi a volte poco edificanti di situazioni, diciamo così, malandrine. Io avevo già avuto esperienza facendo il direttore di produzione nel film: Pizza connection di Damiano Damiani e non ho avuto alcuna titubanza ad accettare l’incarico. Finite le riprese mi sono fatto convincere a rimanere in Sicilia allettato dalla possibilità di formare una squadra che potesse attirare le produzioni romane ed offrire loro maestranze competenti. Il tempo mi ha dato torto, nel 2000 non c’erano i presupposti che poi molti anni dopo hanno permesso la produzione di pellicole come il Commissario Montalbano. Poi, con una nuova compagna, abbiamo deciso di andare a vivere in una cittadina meno caotica di Palermo e, detto tra noi, Peppe per Peppe mi sarei tenuto il mio di Peppe, cioè Roma.
Cosa pensi del Festival di Venezia e del Festival di Cannes?
Non ci sono mai andato né per lavoro né per diletto. Certamente sono due grandi vetrine per presentare nuovi film, ma credo che poi, alla fin fine, è il pubblico che paga il biglietto a decretare il successo di un film.
E’ cambiato il modo di raccontare le storie, il neorealismo è tramontato con i nostri più grandi registi e le Major americane hanno spostato l’attenzione del pubblico su film d’azione, molto spettacolari ma, a volte, poveri di contenuto.
Il più grande teatro di posa europeo era, e lo è ancora, il teatro numero 5 dove amava girare Fellini. Ma a parte i teatri di posa a Cinecittà un regista poteva entrare con una sceneggiatura sotto il braccio e uscire con le pizze di pellicola pronte per essere spedite nei maggiori capoluoghi. A Cinecittà c’era tutto, i più bravi costruttori teatrali, gli studi di doppiaggio, le moviole del montaggio, il laboratorio di sviluppo e stampa delle pellicole, i magazzini di arredamento, il più famoso laboratorio di calchi in gesso con le riproduzioni delle statue usate per i film storici e non, per finire con la mensa e gli uffici. C’era veramente tutto. L’avvento delle produzioni televisive a mano a mano a fatto morire tutte quelle lavorazioni non necessarie per un prodotto digitale.
Vado più spesso che posso, ho due nipotine che mi chiedono di fare il nonno. Roma è sempre la più bella città del mondo, checché se ne dica. Certo i miei ricordi di una Roma degli anni cinquanta oggi me la fanno vedere con occhi diversi. La modernità in qualche modo ha trasformato le abitudini di noi romani, ma alla fine se vuoi godere degli odori, dei rumori, delle sensazioni che ti trasmette Roma basta girare di notte, ad agosto, quando i turisti e la movida hanno lasciato le strade e le piazze, ecco allora Roma è veramente tua.
Una buona sceneggiatura, se non c’è quella tutto il resta conta poco. Scegliere dei bravi professionisti, ognuno per le sue competenze, ed amalgamare il tutto. Il resto, come diceva Philip Henslowe in Shakespeare in love,
Mr. Fennyman, permettetemi di spiegare in merito agli affari teatrali. La condizione naturale e’ quella di ostacoli insormontabili sulla via di un imminente disastro.
Hugh Fennyman:
Dunque cosa facciamo?
Philip Henslowe:
Niente. Abbastanza stranamente, tutto si risolve.
Come?
Philip Henslowe:
Non lo so, e’ un mistero.
Devo dire che ho sempre amato i film di Quentin Tarantino per il cinema americano e Fellini e Pasolini per il cinema italiano. Tra i contemporanei direi Crialese e Muccino.
Portare a spasso il cane ah,ah,ah ….. Scherzo, però, come diceva Albert Einstein “Non penso mai al futuro. Arriva così presto”.