Giuseppe Maurizio Piscopo
Franco Puccio in questa delicatissima intervista con la semplicità che l’ha sempre distinto, racconta la sua storia. Una bella testimonianza di vita. L’infanzia, gli amici, gli studi, il lavoro, l’emigrazione, i sogni. La voglia di una chitarra, la voglia di far musica mentre gli anni trascorrono e si diventa vecchi. Un viaggio poetico e sentimentale che parte da Favara e arriva a Liegi.
Quando è iniziata la tua avventura nella Musica?
Un Amico Gaetano Tuzzolino, grande appassionato di musica, mi porto’ dal Maestro Giuseppe Lentini, che allora la sera dava lezioni di musica, all’Oratorio, in via Roma presso una scuola elementare…. noi ragazzi appena 10 anni credo ….dopo 2 anni di solfeggio e un po’ di chitarra …..non si avanzava piu’ di tanto, forse perché prendevamo tutto alla leggera, forse perché non studiavamo …cominciavamo a conoscere molti ragazzi che come noi amavano la musica e cominciavo a strimpellare qualche accordo. Andavamo dove c’erano matrimoni e lì alcuni « complessi » si esibivano ( gli Amici del Juke box , il Maestro Lentini con il suo gruppo, i fratelli Rizzo con Gaetano Russello e Sasà Manganella e il Maestro Li Causi ( io ricordero’ piu’ Toto’ Li Causi, era forse piu’ all’ombra del fratello, ma come talento forse era al di sopra di tanti chitarristi…
Come eri da bambino quando hai scoperto le sue qualità?
Decidemmo con Giuseppe Castronovo e un allora sconosciuto Giuseppe Piscopo, di fare « un complesso » sapevamo giusto 3/4 accordi, per noi erano già sufficienti, il nostro Giuseppe era già piu’ avanti di noi, in un secondo momento si é aggiunto un altro elemento, un chitarrista di accompagnamento Michele Ruggiero. In quel tempo ci volevano due chitarristi uno di accompagnamento e un solista, e allora cominciai a suonare qualche pezzo da solista alla chitarra, grazie alla complicità del nostro fisarmonicista. Visto il mio nuovo ruolo cominciai ad impegnarmi di piu’ e a riflettere sulla formazione degli accordi (grazie alle lezioni dal Maestro Lentini e molto autodidatta da parte mia) …e piu’ imparavo e piu’ amavo la Musica. Le prime canzoni imparate sopra i dischi ( un uomo e una donna il primo pezzo) ….visto che eravamo ancora sull’acustico, ci voleva la chitarra elettrica e l’amplificatore , ….ho venduto la mia bicicletta e sono andato a lavorare d’estate (ancora andavo a scuola) come imbianchino per comperarmi questi strumenti e cosi è stato con molte peripezie, ho avuto la mia prima chitarra una Eko acquistata per 29 mila lire un piccolo amplificatore costato 12mila lire, (strumenti d’occasione), …non so se avevo talento, ma il quel momento tutto andava in fretta per me, anche la scuola é andata in fretta, visto che non frequentavo piu’ …
…E venne pure la prima decisione di andare a lavorare in Germania appena diciassettenne. Con il contratto di lavoro sono partito a la Hella Lipstadt ( potrei scrivere le mie prigioni, ma credo sia stato fatto) …abitavamo nelle baracche ( ex campo militare) e dovevamo farci da mangiare, lavarci gli indumenti, e solo il week-end andavamo al cinema con gli altri amici, gente che lavorava onestamente per poter mandare un po’ di soldi a casa, chi in Calabria, chi nel napoletano, chi in provincia di Enna. Si rideva a volte, ma si sentiva pure la tristezza (…..) non ce la facevo più. Cercavo di adattarmi, avevo trovato amici di Lecce e amici tedeschi …ma non faceva per me.
Mi sono comperato una chitarra un Gima (somiglia molto alla 335 della Gibson ), decisi dopo 6/7 mesi di ritornare a casa !!!
Ritrovai i vecchi amici e una grande voglia di suonare ….Giuseppe Piscopo si era comprato una pianola come si diceva allora e nel frattempo si erano aggiunti Antonio Bellavia, Antonio Lentini,e Toto Bennardo, c’é stato un breve passaggio di Franco Schembri .Vorrei soffermarmi su Antonio Lentini grande Amico, come si dice da noi Fraterno, una musicalità straordinaria, solo pochi in quel tempo l’avevano, uguale e forse migliore di tanti musicisti nazionali…e con l’arrivo di Toto’ Lentini e Vincenzino Rizzo (di Palma Montechiaro) laureati al Conservatorio diventiamo i New Caravan …….entro tempo Giuseppe Piscopo ci lasciava per dedicarsi ai suoi studi e alle sue musiche, a noi si aggiungeva Nazareno Fichera di Agrigento, … suonavamo e tanto! Ho passato degli anni meravigliosi facendo musica e principalmente quella che ci piaceva: la Soul Music e la Pop passando per il Blues e il Rock , molti artisti e gruppi di allora, Beatles, CCR , Jimi Hendrix ,Deep Purple, i Pooh, PFM, Santana , …Certo c’erano delle difficoltà perché non tutte le persone accettavano questo nuovo stile di suonare, ma i giovani erano con noi. Grazie tanto a tutti quelli che venivano ad ascoltarci. Potrei fare l’elenco degli Amici che erano sempre con noi, rischio di dimenticarne qualcuno …erano sempre là alla Rupe Atenea di Pippo Flora, al lido Tritone a Porto Empedocle, ed al night i Corsari a Campofranco, dove suonavamo tutti i week-end, e nei giorni liberi. In quel tempo si suonava nei matrimoni. Siamo negli anni che vanno dal ’68 agli anni ‘72…
Ricordo che non possedevi una chitarra e tanta è stata la passione che te la sei costruita con le tue mani, ricordi?
…Piccola premessa per arrivarci, vorrei soffermarmi un po’ sul gruppo che ha seguito dopo. Grazie al Sig Arena, fotografo di Agrigento, ha costruito un gruppo di Musicisti (non saro’ io a parlare dei loro pregi ,…) Ninni Arena, Mariella Arena, Tonino Migliaccio, Paolo Punturello, Emanuele Lo Vullo ed io l’ultimo arrivato. Poi Tonino Migliaccio ci lascia e viene nel gruppo Beniamino Urso, e visto che lavorava aveva già una SG Gibson, il suono era diverso della mia chitarra, allora l’ho modificata, ho costruito una cassa armonica per la chitarra ed ho smontato e modificato il manico, l’ho fatta verniciare (piu che altro una uno strato di polyestere con colore nero di sopra ) sembrava una Les Paul Custom della Gibson e mi sembrava di avere coronato il mio sogno avere una « Chitarra », ma pian piano ti accorgi che non é lo stesso suono, il legno ha una certa importanza e pure i microfoni (pick-up) ma ne valeva la pena di averci provato, in quel momento per permettersi una chitarra Fender, o Gibson , o Rickenbacker, bisognava o lavorare o essere benestante…Anche qui con questo gruppo: « LA Follia » abbiamo fatto delle serate e dei concerti indimenticabili per me, d’estate suonavamo alla Rupe Atenea, dimenticavo, abbiamo fatto l’apertura del Uaddan . Noi in apertura e gli Showman dopo, persone di una modestia fuori categoria, James Senese, a volte quando non c’era qualcuno per accompagnarmi, visto che non avevo auto, facevo molto auto-stop. Vorrei dire Grazie al sig. Caramazza Toto’ per tutte le volte che mi ha preso in macchina …
Che cos’è stato per te avere una chitarra?
….Il mio solitario, la prima compagna nei momenti bui e nei momenti di euforia, i miei primi contrasti con la società, ma soprattutto mi ha portato tanti Amici. Con alcuni ancora oggi ci sentiamo, ci vediamo ….ed in occasione della « storia della musica » fatto con i New Caravan Toto’ Bennardo e Antonio Lentini. Un Grazie enorme va Pino Minio che ci ha (mi ha) permesso di rivedere molti amici e amici degli amici, senza dimenticare quelli che hanno rimpiazzato i nostri musicisti assenti Gino Di Giacomo e Enzo Criscenzo. Una serata indimenticabile, non avevo mai visto « la Piazza » cosi affollata . Una serata come questa per me non si ripeterà piu’. Ricordero’ le persone care, che quella sera erano là e che purtroppo non ci sono piu’, mio fratello Pino, GaetanoTuzzolino, Antonio Lentini, Lillo Trupia…
Ha cambiato la tua vita?
…Non so come sarebbe stata la mia vita senza la musica. Si era parlato in famiglia e con il Maestro Lentini e il figlio Antonio, di studiare musica al Conservatorio e visto che eravamo forse i primi a voler fare dell’Arte il proprio mestiere è stato visto dai miei, con molta diffidenza, anche perché gli studi costavano e bisognava frequentare a Palermo, con il dovuto trasferimento . Certo non avrei avuto la musica, forse avrei studiato, non lo so… Ero una persona molto indipendente, debbo dire che i miei Genitori, quando hanno capito che la Musica per me era una cosa seria volevano farmi studiare …ma il tempo passava in fretta ,…
Quando sei partito da Favara?
…Il 6 gennaio del ‘73 dovevo suonare con i Carpe Diem, grandi Amici anche Loro, quello stesso giorno degli Amici, tra i quali Antonio Lentini, partivano per andare a suonare in Germania e mi hanno chiesto se volevo partire con loro. Dopo qualche ora di riflessione ho trovato delle persone che mi rimpiazzarono: Gianni e Dino Polizzi, persone di grande talento e che sono passati all’altra vita troppo presto. Sono andato a casa a raccogliere quello che avevo e sono andato a salutare i Nonni , ero molto affezionato a loro ed é stata l’ultima volta che ho sentito mio nonno. Pensava che scherzassi…Ancora mi porto dietro il triste ricordo di quella giornata.
Quali ricordi mantieni vivi del tuo paese?
….Quando scendevo di casa mia, ricordo perfino le pietre del muro di cinta del convento di Maria, di Tuzzolino padre l’orologiaio, i miei padrini: Chianetta, e Schembri, lo studio de l’avvocato Toto’ Re ….si, mi sono rimasti gli Amici nell’ambito musicale e grazie al tempo e i nuovi mezzi , Facebook, si ritrovano dei vecchi conoscenti e anche nuovi, molti dei quali musicisti o amanti della Musica ….senza dimenticare i famigliari che vivono a Favara, Sorelle, Fratelli,Cognati, Cognate, Nipoti, pronipoti. E’ sempre una gioia rivederLi, e rivedere gli Amici con cui sono in relazione, Toto’ Bennardo, amico e compare, Antonio Vetro, Antonio Castronovo, Giuseppe Castronovo , Antonello Bosco, Gaetano Lentini, Dino Costanza, Toto’ Milioto, Antonio Pitruzzella e tanti altri che sarebbe lungo elencarLi tutti.
E’ vero che il mondo dello spettacolo è molto crudele, succede anche in Belgio?
Penso di si !
Qual è il tuo rapporto con gli altri musicisti?
…Con quelli che conosco buono! Molti musicisti, qui in Belgio, hanno fatto il Conservatorio o studi che corrispondono e poi con quello che c’é su internet la persona che vuole progredire, basta lavorare un po’. Grazie un po’ a Gianni Polizzi, mi sono messo a comporre e in qualche registrazione che abbiamo fatto, abbiamo avuto la fortuna di avere dei musicisti forse i migliori in quel momento, Carlo Stella, Dino Palumbo, Andrea Casamento, Philippe Demany, naturalmente al canto era Gianni Polizzi ….Attualmente suono piu’ per il piacere di fare musica che per altro, il Gruppo che abbiamo si chiama Badge, é un tributo a Clapton/Cream , si fa Blues e penso di buona qualità, grazie ai musicisti che ne fanno parte Jean-Marie Fossoul al basso, Driss Benk alla batteria e canto, Pierre-Paul Fullin alle tastiere, Jean-luc Davis chitarra e lead canto. Cerchiamo di dare un impronta un po’ personale ai brani, abbiamo messo molti video su Youtube tutti dei Live. E l’altro in cui mi sono trovato , senza volerlo a farne parte un gruppo Big band jazz , style Glenn Miller , Count Basie, ecc, No Ways Band Orchestra, con delle persone che fanno musica da diversi anni , o che hanno fatto il Conservatorio e delle persone che hanno insegnato musica, professionisti come il nostro batterista Jean-Luc Van Lommel, senza dimenticare le qualità del nostro Chef d’orchestra Jean-Michel Jossogne.
Qual è la canzone alla quale ti senti più legato e perchè?
Music was my fist love di John Miles, come canzone e orchestrazione , Sunshine of your love dei Cream, il primo brano pop che ho (abbiamo ) imparato con i New Caravan.
E il gruppo che ti piace di più?
Ho diverse preferenze dall’italiano a anglo-americano, forse uno dei primi gruppi che ho amato I Beatles….Ora é diverso ho dei gusti vari.
Mi puoi raccontare della tua esperienza a Liegi. Raccontami una tua giornata?
All’inizio tutto a posto, si lavorava e il week-end si andava nelle discoteche, ho tralasciato un po’ la musica, poi piano piano con i primi soldi mi sono comprato una Gibson SG, poi cominciavo a ritrovare gli amici che come me sono partiti pure dalla Sicilia. Ho conosciuto mia moglie Rita, dopo un periodo di fidanzamento ci siamo sposati e da questa unione sono nati: Antonio, Gianfranco e Roberto. Ho conosciuto delle persone con le quali ancora oggi siamo amici Yvon Henrion che cantava e suonava la chitarra e Driss Benk che suona la batteria con loro abbiamo accompagnato dei cantanti del momento, poi Yvon visto che aveva un gruppo che girava abbastanza bene, mi ha proposto il posto di chitarrista. Suonavamo in media 4 a 6 volte al mese ( tutto dichiarato) posso dire che si guadagnava piu’ del lavoro …
Hai composto dei brani musicali delle canzoni, hai pubblicato cd?
Pochi dischi al mio attivo, ma ho composto molte canzoni , di vario stile qualcuno di questi brani l’ho postato su Youtube .
E’ vero, che gli Artisti sono i più grandi benefattori dell’Umanità?
Senz’altro. Gli Artisti sono gente brava di cuore. Almeno quelli veri !
Hai mai fatto spettacoli di beneficenza nel periodo di Natale?
Si mi é capitato , anche di dirigere una corale per le feste Natalizie e con No Ways Band Orchestra abbiamo fatto dei concerti durante il periodo Natalizio, e visto che ci siamo. Auguro ai miei Amici di passare delle Buone Feste, Salute, Prosperità, secondo i vostri desideri …
Con quale amico di Favara ti senti più spesso?
Ci sentivamo spesso con Antonio Lentini e con Toto’ Bennardo , Amici di sempre. Antonio qualche volta veniva a trovarmi in Belgio. Con Toto’ci sentivamo via internet quando era a Manchester e ora da Favara
Come ti trovi in Belgio alla fine del 2017?
Dopo qualche anno di lavoro, mi trovo pensionato, perché la Musica non era la mia attività principale, anche se ho dedicato molto del mio tempo, ho partecipato a dei corsi all’Accademia Gretry , ho fatto un po’ di musica Classica per un periodo di 4 anni. Debbo dire che mi ha permesso di essere piu’ preciso e che ora posso scrivere quello che faccio. Ho completato un corso di Armonia , in un periodo prospero per me, poi ho dovuto smettere perché i bisogni erano altri, e si era anche aggiunto qualche problema di salute, per un ventennio e forse piu’….Ora fra nipoti ,Figli, e Nuore, cerco di suonare come piu’ posso. Non voglio impegnarmi troppo musicalmente, perché per me la Famiglia e le mie persone care valgono molto.
Sei riuscito ad avere una rete di amici anche in Belgio?
Si ho degli Amici, uno fra i tanti Lillo Licata, con il quale non ci siamo persi di vista, Antonio Nobile e mio cognato Salvatore Marnalo, molti gli Amici Musicisti con cui suono e altri che da un certo tempo ci vediamo nei locali e ci divertiamo a facendo delle Jam’s Session …e uno si trova anche con Giovani a suonare, speriamo come diceva Giovanni Paolo frequentando giovani si diventa giovani …Vi ringrazio: te e Franco Pullara di avermi dato questa possibilità. Grazie e buone feste..
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Già quelli che sono in corso, Badge, No Ways Band e Dream on … e qualche sogno nel cassetto ce l’avrei, è possibile che non saro’ io a portarlo a termine. Ho composto delle canzoni, anche se alcune sono andate perse, ma ora non me ne faccio caso .Vi Faccio ancora i miei Auguri di Buone Feste a Tutti, Pace, Serenità, Salute e Giustizia.