Il riferimento è al bilancio stabilmente riequilibrato per il triennio 2016-2018. “Loro”, sono i Revisori dei conti, mentre a parlare è l’assessore al bilancio del Comune di Favara Crocetta Maida. La prima volta ci disse questa frase ai primi di Dicembre a commento di un nostro articolo sulle variazioni di bilancio, di cui all’art. 250, comma 2 del Tuel. Allora ci sembrò una battuta gettata così, in maniera scherzosa nel corso della conversazione sulla mancanza dello strumento finanziario e il continuo ricorso alle variazioni. Essendo l’ultimo bilancio approvato quello del 2015 c’era sempre necessità di dare capienza di spesa ai vari capitoli a seconda delle sopraggiunte esigenze.
La seconda volta, la stessa frase: “Ci stanno mettendo più tempo loro a controllarlo che io a farlo”, riferita al fatto che la Giunta comunale di Favara ha approvato il bilancio poco prima di ferragosto e che a fine anno ancora i Revisori dei conti non hanno ancora dato il loro parere, l’assessore Crocetta Maida l’ha pronunziata poco prima che iniziasse la seduta di Consiglio comunale lo scorso 28 dicembre. E non solo a noi, ma in presenza di altre persone e diversi consiglieri comunali. A questo punto abbiamo capito che non era una semplice battuta, ma un pensiero ufficiale, una considerazione, seppur amara, sul lungo tempo trascorso, e non ancora concluso, da quel lontano ferragosto e la vicina notta di San Silvestro. Qualcuno, tra i consiglieri, evidenziò il fatto che non era la prima volta che l’assessora esprimeva un pensiero “non certo positivo” nei riguardi del Collegio dei Revisori dei conti. In realtà ci sono state diverse “divergenze di vedute” tra assessore e revisori, soprattutto quando quest’ultimi, in diverse occasioni, hanno espresso “PARERE NON FAVOREVOLE” per diversi atti prodotti dall’Amministrazione comunale. In più occasioni l’assessore Maida ha pensato e detto che i Revisori, a volte, non si limitavano solo a dare un parere tecnico-contabile, ma esprimevano dei pareri politici che andavano al di la delle loro competenze. Pensiero reiterato anche dalla dirigente del settore, Carmelina Russello, che proprio nell’ultima seduta dell’anno nel relazionare sull’esigenza della variazione di bilancio sull’avvocatura comunale, che aveva manco a dirlo il “parere non favorevole” dei Revisori, disse che loro erano andati oltre affermando che non era una spesa obbligatoria, ed esprimendo altre considerazioni che esulano dal loro compito.
Ritornando alla vicenda Bilancio stabilmente riequilibrato, dobbiamo dire che i Revisori dei conti lo avevano già rimandato al mittente poiché alcuni conti non quadravano. L’Amministrazione aveva deliberato le modifiche richieste ripassando la palla ai Revisori. Evidentemente se il Bilancio è ancora sotto esame, c’è qualcosa che non quadra, forse per la complessità dell’elaborato perché, ripetiamo, non è un “normale” bilancio di previsione, ma un “Bilancio stabilmente riequilibrato” di un Comune, quello di Favara, in dissesto finanziario. E’ bene che quest’ultimo aspetto non lo si dimentichi. Ma se c’è qualcosa da chiarire, modificare, perfezionare, aggiungere o eliminare che si faccia, possibilmente in sinergia e in collaborazione. Anche perché il Bilancio, come recita l’articolo 259 del Tuel, Testo Unico degli Enti Locali, dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale, va trasmesso al Ministro dell’Interno che dovrà dare il suo avallo. Ministero che può approvarlo o effettuare dei rilievi, in questo caso il bilancio ritorna al Consiglio comunale per essere modificato secondo i dettami del Ministero. C’è anche una terza malaugurata ipotesi, ovvero un provvedimento definitivo di diniego da parte del Ministro dell’interno sulle cui conseguenza non vogliamo assolutamente pensare.