Procede regolarmente il progetto comunitario Life “Tartalife – Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale”- LIFE12 NAT/IT/000937, con risultati incoraggianti per il contenimento delle catture accidentali della Tartaruga marina con le attrezzature di pesca professionali. Il report delle attività condotte tra la fine del 2016 e il 2017 evidenzia l’eccellente lavoro compiuto dai partner del progetto, e tra questi il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che ha come ente capofila il CNR-ISMAR di Ancona.
Particolarmente interessanti i risultati ottenuti dalle azioni C1, C2 e C3, con l’utilizzo di ami circolari al posto di quelli tradizionali nei palangari (C1), dei TED, acronimo di Turtle Excluder Devices nelle reti a strascico (C2), dei dissuasori luminosi e delle nasse collassabili (C3). I risultati ottenuti durante le sperimentazioni dimostrano infatti che i rendimenti ottenuti con l’attrezzo tradizionale e con il TED sono pressoché comparabili, confermando livelli ottimali di efficienza di cattura anche grazie all’espulsione di gran parte della frazione del “debris” (rifiuti antropici, materiale legnoso, rocce, etc.) consentendo una migliore qualità del pescato. Anche l’utilizzo dei dissuasori luminosi UV non ha comportato cambiamenti nella performance di pesca, rappresentando un valido deterrente per la riduzione del bycatch nelle reti da posta.
Molto efficaci anche le azioni di monitoraggio (Azioni D), e decisamente rilevante in particolare l’emanazione, conseguente alle attività iniziali dell’azione D2, da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della circolare del 19/02/2015 che ha chiarito definitivamente che detenere a bordo una tartaruga marina per il tempo necessario al suo recupero o per il suo trasferimento in un centro a terra non costituisce un reato, purché il ritrovamento dell’animale venga segnalato alla Capitaneria di Porto. Buoni risultati anche dall’azione E2, dopo l’approvazione del Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca (FEAMP), che ha consentito l’apertura degli sportelli di assistenza tecnica ai pescatori, e tra questi i desk di Licata, Porto Empedocle e Sciacca grazie all’intervento del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, nei quali proseguono le attività previste e calendarizzate in base ai bandi FEAMP già pubblicati ed altri di prossima pubblicazione.
L’azione E3 rivolta alla sensibilizzazione delle scuole, dei turisti e del pubblico in generale è stata effettuata regolarmente con la realizzazione di materiale informativo e promozionale, TartApp (per smartphone e PC), programmi di visite guidate nei centri di recupero, attività di animazione Tartaworld e, per le scuole elementari e medie della Regione Sicilia, con la seconda edizione del concorso Scopritarta che ha visto la partecipazione di 84 classi e l’ideazione da parte dello staff del settore Ambiente del Libero Consorzio del “Tartagame”, al quale è stato dato spazio nella home page del sito di progetto www.tartalife.eu.
Infine, ben tre eventi nazionali sono stati dedicati al mondo delle tartarughe marine (Tartaday), con la liberazione di numerosi esemplari curati nei vari centri di recupero.
Il report sarà inviato alla Commissione Europea per la sua approvazione, mentre è prevista per la prossima primavera l’annuale verifica del monitor di progetto delle attività di tutti i partner.