Il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giovanni Di Caro che ha presentato una interpellanza urgente al governatore della Sicilia Nello Musumeci relativa ai lavoratori precari attualmente in stato di agitazione in difesa del loro posto di lavoro. Nell’interpellanza si chiede un intervento urgente al governo regionale, non solo per i precari del comune di Favara ma anche per tutti i precari degli bacino di cui di cui all’art. 12 della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 13 (F.N.O.) e i lavoratori della ex Pirelli di Villafranca Tirrena nel Messinese e di Siracusa.
“Esprimo la mia massima solidarietà ai lavoratori LSU storici che prestano servizio al Comune di Favara e all’intero bacino dei precari storici degli Enti Pubblici Siciliani il cui destino è tristemente legato agli umori delle maggioranze di governo di turno che continuano a raccontar loro menzogne. Ultima, la promessa della maggioranza Musumeci, quella di un emendamento dell’assessore Bernadette Grasso che avrebbe dovuto scongiurare la cessazione del contratto di tali lavoratori. Ebbene, questo emendamento tanto sbandierato dalla Grasso, in Commissione Bilancio all’Ars non è mai arrivato”.
“Mentre gli atti parlamentari del nostro gruppo sono ben consultabili – spiega Di Caro – leggo dichiarazioni di esponenti politici della maggioranza di governo regionale che anche a livello locale, mistificano la realtà nel tentativo di continuare a prendere in giro i lavoratori. Vorrei ricordare infatti che il famoso emendamento della Grasso portato in Aula a ridosso della votazione dell’esercizio di bilancio provvisorio, altro non era se non una mossa spot, dato che quell’emendamento non era ammissibile e non era passato neanche dalle commissioni di merito. Ovviamente non credo che la Grasso sia una sprovveduta, quindi siamo consci si sia trattata di una manovra di distrazione voluta ad hoc. Tornando quindi ai lavoratori di Favara, che sono in regime di prosecuzione contrattuale a 8 ore settimanali, serve una soluzione seria e concreta e non uno spot. Se venisse meno anche questo contratto di 8 ore, sarebbero praticamente senza più il posto di lavoro. I risultati di queste politiche scellerate, sono adesso l’incertezza e la disperazione di migliaia di famiglie siciliane che non hanno non solo certezza del domani, ma soprattutto dell’oggi”.