La Polizia di Stato, nell’ambito delle iniziative promosse con gli istituti scolastici, volte a condividere obiettivi e strategie di sviluppo della cultura della legalità, ha promosso un laboratorio di scrittura “A scuola con un poliziotto” riservato agli studenti degli istituti di istruzione secondaria superiore ai quali è stata assegnata la seguente traccia da sviluppare
“Delineare la figura di un rappresentante della Polizia di Stato che con il suo fulgido impegno possa costituire un positivo esempio nell’affermazione del principio di legalità”. In tale contesto, alcune classi del secondo anno dell’Istituto “Enrico Fermi” di Agrigento, hanno individuato quale figura da tratteggiare quella del Commissario Capo della Polizia di Stato, Beppe Montana, agrigentino, Capo della Sezione “Catturandi” della Squadra Mobile di Palermo, ucciso in un vile agguato mafioso a Porticello (PA) il 28 luglio del 1985. Nell’ambito di tale iniziativa, un gruppo di studenti del secondo anno del citato istituto, guidati dalla professoressa Maria Portella ed al professore Stefano Urso, nella mattinata odierna si è recata in Questura incontrando il Capo di Gabinetto del Questore, dott. Carlo Mossuto al quale hanno posto svariate domande sulla figura di Beppe Montana, non soltanto relativamente al suo percorso professionale, ma anche in relazione a taluni aspetti della vita privata, essendo il Capo di Gabinetto, cugino del funzionario scomparso. Al termine dell’incontro, il dott. Mossuto ha donato ai graditi ospiti un portachiavi con il tricolore ed il logo della Polizia di Stato.