Il palazzo sede della Questura di Agrigento da oggi porta il nome del commissario capo della Polizia di stato Beppe Montana, agrigentino, già capo della sezione “Catturandi” della Squadra Mobile di Palermo, medaglia d’oro al valor civile, barbaramente ucciso a Porticello (Pa), il 28 luglio 1985, in un vile agguato mafioso.
L’intitolazione è avvenuta alla presenza del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli, in occasione della “Giornata nazionale delle Vittime di mafia”. La giornata commemorativa, alla quale hanno partecipato i familiari del funzionario scomparso, le maggiori autorità civili, militari, religiose della Provincia nonché alcuni studenti degli istituti superiori del capoluogo e di alcuni comuni della Provincia, si è aperta con un ricordo di Beppe Montana presso lo spazio “Temenos”. Sono intervenuti il questore Maurizio Auriemma, il sindaco Calogero Firetto, Gigi Montana, fratello di Beppe, il Procuratore della Repubblica Luigi Patronaggio, il presidente della consulta provinciale studentesca e due studenti che hanno proposto riflessioni sul tema.
Quindi l’intervento del Prefetto Franco Gabrielli. La Cerimonia si è poi spostata davanti la sede della Questura agrigentina con la scopertura della targa di intitolazione del palazzo a Beppe Montana. A seguire nell’atrio della Questura, a cura delle Poste Italiane, l’annullo filatelico di un francobollo dedicato a Beppe Montana.