Bravo Presidente! È questa l’esclamazione che ho ripetuto, più volte, ieri sera dopo aver letto un post su Facebook nella pagina ufficiale del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il post in questione racconta di un incontro, voluto dallo stesso, avvenuto a Palazzo D’Orleans con gli Europarlamentari Siciliani.Per la prima volta, i deputati europei eletti in Sicilia, si ritrovano attorno a un tavolo con il Presidente della Regione. Non era mai accaduto! Seduti a discutere, trasversalmente, al di sopra delle appartenenze politiche, per l’interesse della Sicilia.
In questo primo incontro si è discusso della grave crisi di mercato che ha colpito il comparto ortofrutticolo nell’Isola.
“Era uno degli impegni che avevo assunto nel corso dell’incontro con gli agricoltori a Vittoria- scrive il Presidente Musumeci. Alla riunione era presente una delegazione di deputati eletti nella circoscrizione Isole, composta dai siciliani Salvo Pogliese, Giovanni La Via, Michela Giuffrida, Ignazio Corrao, e dai sardi Renato Soru e Salvatore Cicu”.
È storia nota che la Sicilia non riesce ad investire neanche una piccolissima percentuale delle risorse destinate all’isola. Occorre, affinché ciò non accada, che incontri come questo diventino consuetudine frequente, l’ augurio con il quale i presenti si sono congedati.
“Nel lungo e positivo confronto, durato oltre tre ore- continua il Presidente della Regione nel suo post- al quale hanno partecipato anche l’assessore alle Politiche agricole, Edy Bandiera, e i dirigenti generali dei dipartimenti regionali dell’Agricoltura, Carmelo Frittitta, e degli Affari extraregionali, Vincenzo Falgares, ho chiesto agli europarlamentari, a prescindere dagli schieramenti politici, un’azione compatta e comune, con una forte interlocuzione con l’Unione europea, su obiettivi precisi che possa servire a rilanciare l’economia della Sicilia, la Regione più povera d’Italia e la terz’ultima in #Europa.
L’appello allo ‘stare uniti’ anche con un ‘forte segnale esterno’ è stato subito raccolto dagli eurodeputati presenti che hanno manifestato grande apprezzamento per l’iniziativa, dicendosi favorevoli a successivi incontri periodici. Sono state evidenziate le possibili soluzioni, compatibili rispetto ai limiti europei, per tentare di contrastare l’attuale crisi di mercato. Crisi dovuta anche a un drastico calo di consumi. In particolare, per esempio, è emersa una notevole riduzione della richiesta di #pomodoro, che sta causando un eccesso di offerta, con la logica conseguenza di serre piene e prezzi non adeguati che variano, alla produzione, da 25 a 67 centesimi di euro al chilo. A essere favoriti, quindi, i produttori che possono contare su una migliore organizzazione commerciale. Da qui la necessità di processi di aggregazione, accordi di filiera, tavoli con la Grande distribuzione organizzata, azioni promozionali sui prodotti nei punti vendita, applicazione delle clausole di salvaguardia.
Manca un processo di accompagnamento delle aziende, che per questo motivo, nella maggior parte dei casi, dopo un paio di anni sono costrette a chiudere. In un mondo globalizzato, ormai, per realizzare la svolta, la parola d’ordine è unirsi. Bisogna fare squadra tutto il #Sud, come emerso nel corso dell’incontro. Non possiamo lasciare soli i produttori. Non appena a #Roma si insedierà il nuovo governo chiederemo un incontro perché la questione venga affrontata su un tavolo nazionale e, nell’interlocuzione con l’Europa, la Sicilia non venga lasciata sola. Nell’immediato, il governo ha deciso di proporre, nella legge di stabilità, degli emendamenti finalizzati a: iniziative in materia di credito agrario agevolato a favore di micro imprese attive nel settore agricolo; un piano di ritiro dal mercato dei prodotti ortofrutticoli oggetto della crisi da destinare a finalità umanitarie da concordare con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali”.