Per la sua officina di autocarrozzeria aveva effettuato un contratto per installare un semplice contatore Enel da 3Kw, da utenza domestica. Ma per alimentare i macchinari aveva pensato bene di effettuare un attacco diretto alla rete Enel “a costo zero”.
La truffa è stata scoperta dai Carabinieri della Tenenza di Favara, agli ordini del Ten. Giovanni Casamassima, con l’aiuto dei tecnici della società elettrica. Protagonista un 43enne di Favara, titolare di un’autocarrozzeria ubicata in città. I tecnici dell’Enel si sono accorti del furto analizzando le utenze intestate all’autofficina che non poteva certo operare solo con la fornitura di energia derivata dal contratto domestico da 3kw. Una potenza molto al di sotto di quella necessaria a far funzionare tutte le attrezzature di cui un’azienda di quel genere ha bisogno. Ecco dunque il controllo da cui è stato accertato che il contratto stipulato serviva ad alimentare appena due lampadine, mentre tutto il resto era “scroccato”. A questo punto sono scattate le manette ai polsi del carrozziere che questa mattina è stato arrestato dai militari. L’uomo si trova adesso agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di giudizio.