I residenti costretti a vivere con gli infissi chiusi a causa delle pericolosità delle emanazioni provenienti dalla condotta fognaria, tanto nauseabonde quanto nocive per la salute.
Era l’ormai lontano mese di Novembre scorso, quando si è aperta una voragine in Via delle Muse a Favara. Si comprese subito che la causa del crollo della strada era dovuto ad una perdenza del collettore fognario. La base della condotta risultava consumata, con i liquami che si disperdevano e si disperdono ancora nell’ambiente.
Alla fine del mese di Aprile il cantiere di Girgenti acque è ancora aperto. All’inizio del mese di Marzo è intervenuta l’Arpa chiamata dalla locale Tenenza dei Carabinieri. L’Agenzia regionale effettuò i prelievi di campioni per valutare il danno ambientale. Ecco il risultato delle analisi: “Il campione – scrive l’Arpa – presenta elevati indici di inquinamento chimico, confermando che trattasi di acque reflue di scarico”.
L’agenzia regionale prescrive al gestore della fognatura di “procedere nel più breve tempo possibile alla riparazione del guasto che ha causato lo sversamento delle acque reflue, considerando i potenziali pericoli per la salute pubblica legati alla fuoriuscita di reflui a cielo aperto, appare indispensabile che si proceda alla recinzione della zona interessata”.
Non solo “si rende necessario dare avvio alle procedure di ripristino dell’area interessata”. E cosa di significativa importanza, l’Arpa chiede di procedere “nel termine massimo di 20 giorni alla rimozione della parte contaminata e all’avvio di tutte le procedure di ripristino. Ultimate le operazioni di rimozione del materiale oggetto di contaminazione, si dovrà procedere al trasporto presso idoneo impianto di smaltimento dei rifiuti…”
“Si dovrà procedere inoltre al ripristino dei luoghi con opportuna certificazione analitica dell’avvenuto ripristino. Si sottolinea la necessità di procedere ad opportune opere di sanificazione e disinfezione dell’area interessata al fine di evitare pericoli per la salute pubblica. Infine dovrà essere comunicato un dettagliato crono programma delle operazioni di smaltimento dei rifiuti e di bonifica e recupero del sito contaminato, che dovrà essere trasmesso anche alla Provincia regionale”.
A chiedere, dicevamo, l’intervento dell’Arpa è stato il S. Tenente Giovanni Casamassima, comandante della Tenenza dei Carabinieri di Favara, non è stato, invece, il maggiormente “titolato” Ati idrico di Agrigento, istituzionalmente controllore di Girgenti acque. In seguito al sopralluogo dell’Arpa ci sono stati interventi di Girgenti acque, ma non definitivi. Oggi, ho verificato personalmente, i lavori sono fermi.
Sono fermi anche se l’Amministrazione comunale di Favara in data 13 Aprile abbia inviato una nota a Girgenti acque, all’Ati, al Genio Civile di Agrigento, al responsabile del Vigili Urbani e all’Arpa e alla Tenenza dei Carabinieri. “Poiché – si legge nel documento – alla data odierna gli scavi risultano ancora aperti e non vi è nessuna presenza di operatori e visto che la nota dell’Arpa intimava al completo ripristino dell’area interessata procedendo pure con la sistemazione del piano viabile, con la presente si chiedono notizie in merito e si chiede di intervenire con urgenza al completamento delle opere e alla rimozione del pericolo per la pubblica incolumità”. L’ingegnere Alberto Avenia, dirigente dell’Utc, da noi chiamato ci dice che non si hanno risposte alla richiesta dell’Amministrazione comunale.
Intanto, senza esagerazioni, l’aria in Via delle Muse non è respirabile a causa della puzza che esce dalla condotta delle fogne. E i residenti sono costretti a vivere senza mai aprire finestre e balconi, con a rischio la loro salute.
Strano a dirsi, è scesa in campo la Tenenza dei carabinieri, l’Arpa, l’Amministrazione comunale, non abbiamo notizie, almeno noi, dell’Ati idrico, del controllore di Girgenti acque.
In sei mesi non si completano i lavori in Corso Vittorio Emanuele e Via delle Muse, per fare un termine di paragone in tre mesi è stato realizzato in Via Capitano Callea un noto supermercato di 2.500 metri quadrati, con area vendita, uffici e con 200 posteggi. Si realizzano ponti e palazzi, mentre resta aperto il cantiere di Via delle Muse.