Il fondo di rotazione di cui Decreto Assessoriale n. 72/GAB del 20 dicembre 2017 prevede che “Il Fondo è uno strumento destinato ad incentivare esclusivamente la redazione della progettazione di interventi coerenti con i programmi della politica unitaria di coesione e prioritariamente degli interventi del ciclo 2014/2020”
“Il Fondo ha natura rotativa in quanto le disponibilità del fondo medesimo vengono ricostituite
attraverso i rimborsi da parte degli utilizzatori.
L’erogazione delle risorse disponibili avverrà “a sportello” e la domanda di partecipazione potrà
essere avanzata senza limiti temporali sino all’esaurimento delle risorse medesime, che sarà
comunicato con apposito avviso.”
“Indipendentemente dal finanziamento dell’intervento, i soggetti beneficiari sono comunque tenuti,
nel termine di cinque anni dall’erogazione delle somme previste dal presente decreto, a rimborsare
al Fondo di cui all’articolo 2 le somme erogate.
“Per accedere al Fondo, i soggetti di cui al precedente articolo 3 devono inoltrare, a mezzo del
Legale rappresentante, la richiesta di ammissione al finanziamento per un intervento inserito
nell’ultimo piano triennale dei lavori pubblici”.
Dalla disamina delle superiori riflessioni si evince che:
La richiesta è a sportello, dunque non ha scadenza;
La regione non finanzia, ma anticipa le spese che vanno restituite a prescindere se poi il progetto esecutivo verrà finanziato;
Il fondo di rotazione di fatto finanzia la progettazione affidata a tecnici esterni all’Amministrazione Comunale e le indagini preliminari occorrenti.
L’amministrazione Comunale, fatte le dovute considerazioni derivate dalle superiori riflessioni in questa prima fase, avendo in organico le giuste figure professionali (Architetti, Ingegneri e Geometri) all’interno dei propri uffici, ed essendo prossima la scadenza di alcuni bandi, ha ritenuto opportuno concentrarsi alla redazione di progetti esecutivi che venivano a scadere tra il mese di marzo ed il mese di maggio, riferendoci al progetto per la realizzazione di un parcheggio di scambio, e ai progetti nell’ambito della seconda finestra della misura 9.6.6. (interventi di riqualificazione e riuso della Biblioteca Comunale, Villa Ambrosini, Parco di Giufà). Ricorrendo alla progettazione interna, tralaltro, le casse Comunali non devono prevedere alcun impegno di somme specifiche da restituire al fondo.
È importante evidenziare che il Comune di Favara ha alle proprie dipendenze tecnici dotati di rilevante professionalità che, negli ultimi anni, hanno redatto progetti esecutivi, successivamente finanziati nell’ambito di fondi regionali ed europei (recupero dei locali di Via Margherita, campetto polivalente di via Agrigento, recupero del Palazzo Comunale, Piazza Giarritella, Hortus, e non ultimo il recupero dell’ ex Carcere, finanziato nella prima finestra dell’avviso 9.6.6., risultando primo nella graduatoria provvisoria regionale).
In atto l’amministrazione comunale sta valutando se, tra le opere inserite nel piano triennale delle opere pubbliche, vi possano essere interventi considerati strategicamente prioritari e per la cui progettazione esecutiva sia necessario, eventualmente, il ricorso a tecnici esterni per la redazione del progetto esecutivo.
Ing. Amedeo Nicotra assessore ai lavori pubblici al Comune di Favara