Michele Montalbano e Giuseppe Lentini intervengono denunciando, a loro dire, un fermo dell’attività amministrativa. I due esponenti della politica locale accusano pesantemente il Sindaco di avere, in questi 2 anni di amministrazione, fatto fare alla città diversi passi indietro.
“La città, questa città- scrivono Montalbano e Lentini- che da qualche anno aveva vissuto un sussulto di crescita sta morendo, bisogna fare qualcosa affinchè la si faccia uscire da questa impasse.
Si vive un momento drammatico, è utile, essenziale, improcrastinabile un cambio di passo. Che cosi si muore.
Non c’e’ più entusiasmo e la politica non può stare a guardare. Un profondo stallo amministrativo figlio dell’improvvisazione, dove un semplice cambio di un
assessore non può rappresentare una innovazione o cambiamento, quando ormai la
minestra è quasi cotta.
Signora Sindaca, da politici di questa città ,ma ancora prima da cittadini attenti alle dinamiche sociali del territorio, ci rivolgiamo
a lei, affinchè inizi ad essere la sindaca della città tutta, si lasci dietro
le ansie e le ostruse posizioni del suo altalenante movimento pentastellato, si
porti al servizio della sua città, bisognosa come non mai di aiuto.
Si tocca con mano un profondo disagio economico, tante nuove povertà si uniscono a
quelle già esistenti, non si può più stare a guardare…si affonda !!
Lei guida un’amministrazione che non riesce a dare nemmeno lo strumento economico Alla città, uno strumento senza il quale nulla è programmabile. Perchè non si riesce a chiudere? Forse bisognerebbe sapere, in modo corretto, se le entrate coprono le spese in uscita. Purtroppo nulla si conosce, viene leso il diritto sacrosanto alla conoscenza di tutto quello che succede dentro il palazzo.
Dal dissesto al dissesto, sembra di essere in guerra. Mettiamoci accanto alle tante
attività commerciali che in questi anni, da veri coraggiosi, hanno determinato
una crescita economica e sociale senza precedenti, capiamo con loro cosa succede
e cosa fare per frenare l’arretramento. Ci vuole un serio confronto, condividendo la necessita’ di un impegno di tutti, consiglio comunale, partiti politici, movimenti, civismo, uomini e donne di buona volontà per potere
trovare una cura ad una città senza entusiasmo.
Signora sindaca guardi con
coscienza ciò che esiste fuori dal palazzo, dia una scossa alla inerzia della sua amministrazione, opaca e silente. Si guardi intorno, ed insieme a chi lo vuole tracci un percorso di miglioramento.
Non trasformi la sua vittoria del
2016 in un dramma per la città, si adoperi per Favara.
Il bravo- concludono i due- amministratore è colui il quale mette le mani dentro i problemi e ne trova le soluzioni”.