Ci sono ancora documenti all’interno degli ex locali comunali di Piazza don Giustino.
L’ingegnere Alberto Avenia, responsabile dell’Ufficio tecnico, e la sindaca di Favara, Anna Alba, hanno più volte sollecitato i responsabili delle posizioni amministrative a provvedere, ognuno per la loro parte, a recuperare i documenti lasciati nei locali dei Padri vocazionisti. Del resto, solo i vari responsabili sono titolati a raccogliere i documenti di loro competenza, tra questi atti sensibili.
Il ritardo ha procurato danni all’erario valutabili almeno a 70mila euro.
Entriamo nel dettaglio dei fatti.
Nel mese di Luglio del 2017 il Comune scrive ai Padri vocazionisti per chiedere di conoscere il loro tecnico di riferimento per la consegna delle chiavi, nella stessa nota si precisa che comunque il Comune di Favara intende chiuso il rapporto fin dal precedente mese di Giugno 2017. Ad oggi, 7 Giugno 2018 a distanza di un anno, il tecnico di riferimento non intende chiudere il rapporto perché i locali non sono stati liberati.
Ritorniamo alla nota del Comune del mese di Luglio dell’anno scorso, in seguito alla quale nel mese di Ottobre, il tecnico di riferimento, architetto Antonio Crapanzano, l’avvocato di fiducia della proprietà, dottore Diego Costanza, e i rappresentanti dei Padri vocazionisti si rifiutarono di accettare la consegna dei locali ancora occupati da arredamenti vari e da armadi contenenti documenti, alcuni dei quali, dicevamo, con dati sensibili. A questo punto, si chiude negativamente il verbale di consegna.
Dalla chiusura negativa ne deriva che non si cessa il canone di locazione. Chi ci guadagna e chi ci perde? Per ovvie ragioni per i Padri vocazionisti è tutto grasso che cola, mentre il Comune doveva mettersi le ali ai piedi e liberare i locali per interrompere il canone di locazione. Ricordiamo che mettere mano ai documenti o distruggerli, per i non titolati significherebbe commetterebbe una lunga serie di reati. Proprio per questi motivi l’ingegnere Alberto Avenia e la sindaca di Favara hanno più volte sollecitato i “titolati” responsabili delle diverse posizioni amministrative, non tutti ma solo coloro i quali non avessero ancora adempito.
C’è un evidente danno all’erario comunale, c’è una notizia che dovrebbe allarmare tutti, opposizione, maggioranza, partiti politici e cittadini, a questi ultimi dovrebbe evitarsi fino allo spasimo di pagare i danni procurati da altri.
Non può essere che anche in questa occasione a pagare sia Pantalone.