Senza condannare nessuno, va da se che davanti all’impossibilità di mantenere una promessa, un proposito, un appuntamento appare quanto meno scontato informare la controparte in tempo.
Noi abbiamo dato la notizia fornitaci dall’amministrazione comunale che entro Giugno doveva essere pronta la proposta di bilancio, oggi 4 Luglio ci siamo preoccupati di conoscere i motivi del ritardo per continuare a raccontare la storia ai nostri lettori.
Chi successi? E’ successo che ancora non c’è la quadra. L’assessore Crocetta Maida ci dice che è in dirittura d’arrivo, è agli ultimi ritocchi. Ci dice anche che tutte le entrate e le spese devono essere abbondantemente dimostrate con le carte d’appoggio per non essere bocciate dal Ministero degli Interni.
Non si vuole rischiare e si vuole essere precisi. Un ragionamento che a palle ferme è validissimo, ma le palle sono in movimento ché il bilancio non è solo una sorta di prova d’esame da sottoporre al Ministero e anche lo strumento finanziario che guida l’amministrazione ed è indispensabile per i cittadini.
E non vale il ragionamento che trattandosi di un bilancio tecnico non c’è nulla d’aspettarsi. I cittadini hanno il diritto di conoscere nei tempi stabiliti dalla norma la proposta dell’amministrazione. Siamo interessati a sapere se nella proposta, tecnica o non tecnica dell’amministrazione, sono previsti tagli nella spesa del Comune, fermo restando che l’unica entrata certa è quella sborsata dal contribuente favarese.
Non ci basta il “siamo in dirittura d’arrivo” e senza stare a fidarsi restiamo in furiosa attesa, tanto per farci i fatti nostri.