C’è spazzatura di ogni genere lungo la strada che conduce all’arenile di contrada Caos e intorno alla stessa spiaggia circondata da montagne di rifiuti.
Si trova di tutto, persino cassette utilizzate per il trasporto di pesce, che un ignoto “galantuomo” pescivendolo abbandona tutti i giorni nello stesso angolo del collegamento stradale. E montagne di rifiuti invadono lo spartitraffico, meglio quello che dovrebbe regolare il traffico automobilistico in entrata e in uscita dalla zona balneare, oggi non utilizzato.
Una vergona a cielo aperto che penalizza l’ambiente, mette a rischio la salute e impedisce qualsiasi iniziativa da parte di privati di investire nell’apertura di locali pubblici. La solita minoranza di imbecilli penalizza la maggioranza che non sa come difendersi. Gli stessi scatti pubblicati raccontano meglio delle parole lo schifo che soffoca il luogo.