Alla domanda posta nel titolo, risponderemo dopo avervi raccontato un primo pezzo della storia di un debito pagato dopo circa venti anni.
Il 6 Aprile del 2017 Sicilia On Press da la notizia dell’avvenuta cessione delle azioni del Voltano in favore della ditta Randazzo che vantava un debito per lavori eseguiti nel 1988 e non pagati dalla stessa Voltano.
Badate adesso alle date, il 29 Ottobre del 2014 il G. E. del Tribunale di Agrigento assegnava al creditore 120.069 azioni, praticamente il 13 per cento della quota societaria del Voltano in Girgenti acque.
Dal mese di Ottobre 2014 fino al 6 Aprile 2017, data della nostra notizia giornalistica, nessuno ne parla o quanto meno la notizia non ha avuto adeguata risonanza. Eppure da parte dei sindaci che compongono l’assemblea del Voltano c’è stata, indubbiamente, la presa d’atto della sentenza del Tribunale di Agrigento.
Nessuno ne parla pur a fronte di una SpA a capitale pubblico dei Comuni di San Biagio Platani, Sant’Angelo Muxaro, Sant’Elisabetta, Raffadali, Joppolo, Aragona, Comitini, Favara, Agrigento e Porto Empedocle che costituiscono, o forse è meglio dire, costituivano circa il 13 per cento del capitale sociale di Girgenti acque.
Un debito per un lavoro effettuato nel 1988 di circa 200milioni di lire, che poteva essere pagato facilmente al tempo delle vacche grasse lo si lascia insoluto fino a diventare un debito di circa 1,1miliomi di euro nel generale silenzio fino ad arrivare in Tribunale.
Ad ogni modo, Randazzo Sutera, la società creditrice, poi Randazzo e oggi Sicilcantieri Srl non è ancora iscritta nel registro dei soci di Girgenti acque.
Adesso, rispondiamo alla domanda: il Voltano è ancora socio azionario in Girgenti acque? “Si, il Voltato SpA oggi è socio di Girgenti acque”. La risposta è dell’amministratore unico di Voltano, avvocato Giancarlo Rosato.
Continuiamo a raccontarvi la storia delle azioni.
Randazzo si presenta in Girgenti acque forte della sentenza del Tribunale di Agrigento, ma il presidente del Cda di Girgenti acque, Marco Campione, solleva la questione sul diritto dei soci di ricevere preventiva offerta di prelazione per il caso in cui un socio intenda alienare le proprie azioni. L’azione di Randazzo è bloccata, mentre il diritto di prelazione viene esercitato da un solo socio, Campione Industries SpA.
Il corrispettivo della vendita di euro 611.411 pari a euro 5,09217 per ciascuna delle 120.069 azioni doveva essere pagato da Campione Industries con la seguente modalità: 61.411 euro a titolo di caparra; 50.000 euro alla sottoscrizione dell’atto di trasferimento delle azioni; 500.000 euro in 30 rate mensili di euro 16.666 senza interessi.
Al momento, ci conferma l’amministratore unico di Voltano SpA, l’atto di trasferimento non si è ancora concluso, intanto sono trascorsi circa quattro anni dal provvedimento del Tribunale di Agrigento e saranno maturati altri interessi da pagare e la politica sta muta. E il silenzio è, a nostro parere, l’aspetto più inquietante della vicenda su un fatto di significativa importanza almeno per i cittadini dei Comuni soci del Voltano, quando recentemente si è fatta “vucciria” per la semplice nomina dei revisori del conto della SpA con capitale pubblico.
Nella nostra storia, l’amministratore del Voltano ha, a suo tempo, informato i sindaci dell’assemblea della SpA a capitale pubblico, poi il fatto, riteniamo, non ha avuto gli spazi dovuti nella politica locale, come se si trattasse di cose irrilevanti.
Noi, come è nostra consuetudine, torneremo a raccontarvi i particolari, giusto il tempo per raccoglierli, convinti che delle azioni del Voltano e della stessa Società a capitale pubblico dobbiamo interessarci tutti, come cittadini e come utenti del servizio idrico.