Stefan Luca Mangione
Sotto il cielo di settembre in compagnia del signor Rino Frenda prende vita questa intervista.
Qual è il valore che il pistacchio assume per Raffadali?
“Il pistacchio per Raffadali oggi contiene un valore immenso, ma non solo per il nostro paese bensì per quasi tutta la provincia di Agrigento. Noi dell’associazione per la tutela del pistacchio di Raffadali in tre anni di attività, stiamo cercando di rivalutare questo prodotto che è già elegante ed eccellente per sua indole ma nel nostro territorio si era un po’ perduto; non a caso giorno 21 settembre, primo giorno del “Fastuca fest” alle ore 16:00 presso l’aula consiliare comunale si terrà la pubblica audizione per il riconoscimento del DOP “denominazione di origine protetta”, dove verranno i funzionari del ministero a stabilire il tutto e ad impostare delle direttive che poi dovranno essere eseguite dalla nostra associazione per ottenere un prodotto di eccellenza e qualità.
Il Fastuca fest come può riuscire nell’intento di valorizzare questo prodotto così pregiato?
“Subito ti spiego; il pistacchio è l’elemento principe della festa, protagonista indiscusso, utilizzato non solo per esaltare se stesso ma anche tutti i possibili accostamenti che sono stati fatti con esso. Ne è un esempio “Il percorso del gusto” a cui parteciperanno quindici aziende che esporranno le loro prelibatezze esclusivamente a base di pistacchio, quest’anno avremo anche l’hamburger unito al pistacchio, la porchetta con il pistacchio , particolarmente invitante sarà l’unione di macco e pistacchio ;ovvero due prodotti genuini che tramandano la storia e la territorialità di questo paese”.
Quanto è importante per questo paese ripartire dai valori umili radicati nell’agricoltura ad esempio?
“Valori umili; hai detto bene , è appunto l’umiltà il pregio di questa professione, l’umiltà permette all’agricoltore di ripartire sempre anche dopo un brusco arresto e sempre l’umiltà ci ha invitato a riconsiderare il pistacchio, noi come associazione ci siamo resi conto di ciò ma anche l’agricoltore in se per se, tuttavia tutto dipenderà dal DOP che stabilirà il vero valore di questo prodotto così intrigante negli ultimi anni .
Come mezzo agricoltore ma anche primo membro potenziale contro la lotta dei pidocchi parlo a nome di tutti quei ragazzini costretti dal padre a fare le mattinate in preda al sonno per la coltura delle mandorle, ti chiedo perché le mandorle non hanno lo stesso valore del pistacchio?
“ Figliolo caro, è semplice in primo luogo è un problema di coltivazione, coltivare il pistacchio è di gran lunga più complicato, infatti le tipologie di raccolta e di coltivazione tempo addietro non semplificano la vita all’agricoltore anzi la intralciavano. Il mandorlo permetteva che le venissero piantate vicino anche altre piante come le leguminose; le quali avevano la funzione di concimazione naturale permettendo alla mandorla di svilupparsi meglio, con il pistacchio questo non si poteva fare dunque per un motivo e per un altro vi sono più alberi di mandorla che di pistacchio. A questo si aggiungeva che il pistacchio non veniva utilizzato molto in cucina in quanto tutte le sue potenzialità non erano ancora state individuate. Prova ne sia oggi ,il piatto con le busiate e il gambero fresco ad opera dello chef stellato di Villa Athena “ Salvatore Gambuzza” con aggiunta naturalmente del pistacchio . Il pistacchio adoperato dallo chef è coltivato e prodotto presso Villa Athena Farm assieme ad altri prodotti tipici della zona”.
Come è organizzata la festa?
“Ebbene la festa si svolgerà nei seguenti giorni , 21,22,23 settembre, si terrà in questi giorni soprattutto perché gli agricoltori terminano la raccolta del pistacchio. All’interno di questa sagra verrà utilizzato il pistacchio proveniente dai quattordici comuni che hanno aderito al disciplinare della DOP. Non vogliamo andare oltre con questa manifestazione perché come tu ben sai la prima settimane di ottobre cade la “ Fera Rusà” , molti hanno parlato di cantanti, ma noi abbiamo preferito di no, il nostro obiettivo è quello di promuovere il prodotto evitando altre attrazioni che possano distogliere i nostri ospiti dal gustare piacevolmente il nostro protagonista”.
In compenso ci saranno dei gruppi del folklore siciliano per restare a tema con la nostra terra , garantendo anche la costruzione della perfetta atmosfera sicula-raffadalese”.
Adesso parliamo della rivalità per eccellenza relativa al pistacchio, Bronte vs Raffadali. Quali sono le differenze?
“Si dice che il pistacchio di Raffadali sia superiore a quello di Bronte , mi spiace smentirti ma non è così , tuttavia il pistacchio di Raffadali ha delle qualità dovute sia alla zona climatica in cui si trova , sia al tipo di terreno in cui viene piantato, mi spiego meglio; il nostro pistacchio cresce su un terreno argilloso e sabbioso, o se preferisci calcareo a differenza di quello di Bronte che cresce su un terreno lavico, per questo motivo il pistacchio di Raffadali contiene più olii essenziali da cui ne deriva la pastosità e quindi una maggiore lavorabilità in cucina . In poche parole il nostro pistacchio ha una resa maggiore. Devo aggiungere una cosa importante se posso che riguarda l’aspetto scientifico ovvero la ricerca che anche noi agricoltori siamo costretti a fare. L’anno scorso abbiamo iniziato uno studio sia con l’università di Palermo che con quella di Catania sulle fitopatie “ malattie delle piante” e sugli insetti dannosi del pistacchio , molti di questi insetti sono arrivati nelle nostre terre grazie alla globalizzazione, le fitopatie invece impediscono alle piante di svilupparsi in modo corretto o addirittura posso portare la medesima pianta alla morte; si tratta di funghi che attaccano la pianta in seguito ai cambiamenti climatici, il che è un danno per l’agricoltore, pertanto abbiamo iniziato delle ricerche con la dottoressa Foti la quale domenica 23 alle ore 10:00 presso la biblioteca comunale approfondirà meglio la questione , dopotutto la studiosa è lei. Abbiamo organizzato anche la “ Piazza della salute” in quanto domenica mattina davanti la Chiesa Madre ci saranno alcuni membri dell’Asp e sarà possibile fare un controllo sul proprio corpo, come la pressione la diabete , inoltre sabato pomeriggio sempre alla biblioteca comunale ci sarà l’esposizione di una relazione sui benefici che il pistacchio può portare al nostro organismo”.
Possiamo dire che ci troviamo di fronte un vero e proprio movimento culturale sul pistacchio.
Esattamente noi vogliamo trasmettere la cultura del pistacchio e del benessere. Restando in ambito culturale ci tengo a dire che noi come associazione per la tutela del pistacchio di Raffadali abbiamo pensato di dare una possibilità di partecipazione alla sagra anche all’Accademia di Belli Arti, la quale ci ha gratificato elaborando per noi una parete di ceramica con la raffigurazione della pianta del pistacchio , di cui potremo godere noi dell’associazione ma soprattutto i raffadalesi che l’avranno in bella mostra per molto tempo.
Che dire allora, a giorno 21, l’oro verde ci attende.