DOPO L’UCCISIONE DI UN RARO CAPOVACCAIO COLPITO ANCHE UN FALCO PESCATORE
WWF chiede al Presidente della Regione on. Musumeci la sospensione immediatamente l’attività venatoria e una task force contro i bracconieri. Subito l’introduzione del “Delitto di uccisione di specie protetta”
Qui alcune immagini del falco pellegrino colpito
Purtroppo il giovane esemplare colpito in Sicilia ha incontrato lungo il suo viaggio di migrazione, il primo della sua vita, il fucile di un criminale che non ha esitato a sparare contro una specie rarissima. Si tratta di un vero e proprio crimine di natura che si aggiunge all’uccisione di Clara, la femmina di capovaccaio del LIFE Egyptian vulture crudelmente abbattuta la scorsa settimana
In Sicilia siamo di fronte ad un’emergenza bracconaggio: per questo motivo il WWF chiede al Presidente della Regione on. Nello Musumeci che, visto il ripetersi di episodi gravissimi di bracconaggio, venga sospesa l’attività venatoria. Chiede, inoltre, che sia immediatamente costituita una task force contro i bracconieri per individuare e punire i responsabili di questi crimini odiosi contro la Natura.
Questo nuovo odioso episodio ripropone l’urgenza di una riforma del sistema sanzionatorio penale in materia di bracconaggio e delle tante forme di caccia illegale, con l’inasprimento delle sanzioni nella forma di delitti per un’efficace tutela penale della fauna selvatica, in particolare di quella protetta. Per questo il WWF Italia ribadisce la richiesta al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa di promuovere e sostenere una riforma del sistema sanzionatorio penale per l’uccisione, la catture illegale, il commercio illecito, di animali appartenenti a specie protette dalle leggi italiane, europee o internazionali, con l’introduzione del “Delitto di uccisione di specie protetta”.