Esa Chimento, ne ha parlato ieri in un suo articolo Leonardo Pitruzzella, è una discarica lunga almeno tre chilometri, la strada di collegamento con la 640 ospita una montagna di rifiuti, stesso destino l’altra provinciale Mosella, ancora quella che scende in contrada San Benedetto e l’elenco è lungo. Adà, non può essere che le istituzioni interessate non mettano in campo alcuna azione per fermare lo scempio.
Ci devono pensare i cittadini? I cittadini possono segnale i casi e intervenire invitando gli incivili a non essere tali, ma non possono applicare le sanzioni e arrestare il fenomeno con azioni concrete.
Intanto, non è più rinviabile la soluzione del problema. La stragrande maggioranza prova una profonda vergogna e indignazione sul gravissimo fenomeno.
Occorrerebbe un’azione di forza da parte degli Enti interessati, Comune, ex Provincia, Anas. Per una settimana, dieci giorni una forte attività di presidio per convincere gli imbecilli a desistere dal loro comportamento che minaccia la pubblica salute e, nello stesso tempo, umilia la collettività.
Nel gioco delle parti, noi ne parleremo continuamente così come per la sicurezza sulla viabilità delle strade provinciali perché riteniamo opportuno dare voce ai cittadini indignati dall’attuale pessimo stato delle cose.
E il parlarne è rimasta l’unica arma dell’opinione pubblica ormai orfana dei partiti politici e pure dei singoli politici, che sembrerebbe abbiano adottato un metodo che sta portando loro grandi risultati, che è proprio quello di non parlare di problemi. In pratica, la logica è: visto che non possiamo risolverli facciamo finta che non esistono.
Con il preciso obiettivo di rompere il silenzio della politica sul problema discariche abusive noi ne parleremo spesso, per ricordare al sindaco e all’Asp, massimi responsabili della salute pubblica nel territorio, che c’è il particolare problema e che deve essere risolto prima di subito a tutela della salute pubblica e del decoro dei luoghi.
Come fare?… Chiamassero pure l’esercito, noi abbiamo il sacrosanto diritto di essere tutelati dalle istituzioni.