Esattamente due anni fa, a pochi mesi dalla sua elezione, la Giunta comunale di Favara a guida M5S della sindaca Anna Alba dichiarava il dissesto finanziario. E’ stato determinato con la delibera di Giunta, la n. 115 del 22 settembre 2016.
“Rilevato che a causa della situazione economico-finanziaria l’Ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili e pertanto la dichiarazione di dissesto si configura come un atto dovuto”. Nell’atto deliberativo ci sono i numeri del dissesto.
ll rendiconto di gestione 2015 presenta un disavanzo di €. 16.873.117,23, ovvero quello già previsto dal Piano con l’aggiunta di 2,8 milioni della gestione 2015; la situazione di cassa alla fine del 2015 aveva un deficit di €. 9.027.602,27. Si parla di altri elementi come: utilizzo di fondi vincolati, esposizione di tesoreria, interessi passivi. Ma anche più semplici fatture non pagate, decreti ingiuntivi, atti di precetto, pignoramenti. Insomma una situazione in profondo rosso con l’aggiunta che nel corso dell’anno finanziario 2016, quindi fuori da quello che era il Piano di riequilibrio, sono stati comunicati altri debiti fuori bilancio per €. 1.101.425,54, ed ancora maggiori costi per il conferimento in discarica dei rifiuti non previsti nel piano di quasi €. 500.000.
“La spesa corrente e la previsione delle entrate da inserire nel bilancio di previsione 2016-2018 non garantisce gli equilibri del bilancio”. Per l’assessora al bilancio Crocetta Maida non c’è alternativa per cui “si propone alla Giunta, per i motivi espressi in narrativa, di deliberare la dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Favara”. Proposta che fu trasmessa al Consiglio Comunale, a cui spetta il compito di dichiarare ufficialmente il dissesto. Assise cittadina che si riunisce in sessione straordinaria e, nella seduta del 23 novembre 2016, approva la proposta di dissesto finanziario con 13 voti favorevoli, 9 contrari e 1 astenuto. La delibera e tutti gli incartamenti volano a Roma nella stanza della competente Commissione ministeriale per gli Enti locali, la quale constata il dissesto e predispone le carte per la nomina della Commissione speciale di liquidazione, cosa che il Presidente della Repubblica fa con proprio decreto del 3 febbraio 2017.
Commissione che giovedì 16 febbraio 2017 si insedia a Favara, i tre Commissari sono il segretario generale Alessandra Melania La Spina, il funzionario comunale Giuseppe Gaeta e il dottore commercialista Paolo Ancona. Inizia la conta dei debiti pregressi da sanare da parte dei Commissari, mentre la sindaca Anna Alba, l’assessore Crocetta Maida e tutta la Giunta, liberi dai debiti, predispongono il Bilancio stabilmente riequilibrato 2016-2018. I debiti censiti dalla Commissione straordinaria di liquidazione, in base alle 387 istanze creditorie pervenute al Comune di Favara, entro il termine fissato del 18 maggio scorso, ammontano a €.25.890.175,86. In realtà i debiti, compresi i mutui accesi nel corso degli anni, sono di molto superiori e vanno oltre i 40 milioni di euro, in quanto bisogna considerare anche i residui passivi alla data del 31 dicembre 2015 ancora non pagati, che andranno a determinare la massa passiva finale, e per i quali la Commissione procederà d’ufficio. Accertato il debito adesso si dovrà pagare.
L’Amministrazione comunale di Favara della sindaca Anna Alba dice “SI” alla procedura semplificata di accertamento e liquidazione dei debiti censiti ed accertati dalla Commissione straordinaria di liquidazione. L’adesione alla procedura semplificata è stata adottata con atto deliberativo, il n.59 del 5 luglio 2017. Nel particolare i debiti sono così divisi: acquisizione beni €. 1.686.531,61; acquisizione servizi €.20.713.419,44; espropri €. 289.284,44; Imposte, sanzioni e interessi €. 1.573.828,86; incarichi professionali €. 327.542,00; lavoro dipendente €. 443.492,79; rimborsi e risarcimenti €.856.076,72.
Ad oggi la Commissione straordinaria di liquidazione pare non abbia pagato ancora alcun debito, ma ha richiesto all’Amministrazione comunale i soldi per farlo, che non sono stati trasferiti. La Giunta non ha ancora predisposto il Bilancio stabilmente riequilibrato, o meglio lo aveva fatto ma i Revisori lo hanno bocciato, e non poteva essere altrimenti in quanto la dirigente a distanza di pochi giorni ha dichiarato un nuovo “squilibrio di bilancio” costringendo l’Amministrazione comunale a ritirarlo. Da allora più niente se non la dichiarazione resa al direttore Franco Pullara da parte dell’assessora Crocetta Maida che il Bilancio stabilmente riequilibrato è praticamente pronto.