La crisi c’è e credo ci sia da parecchi mesi, prima celata adesso a cielo aperto.
Giuseppe Moscato scrive nel suo articolo sulla seduta del Consiglio comunale e racconta egregiamente l’episodio dell’uscita dall’aula Falcone Borsellino dei consiglieri comunali provocando la caduta dell’assise per mancanza di numero legale.
Non c’è nessun documento e nessuna dichiarazione che sancisce la rottura tra la maggioranza in Consiglio e la sindaca, Anna Alba, ma in politica come in amore a volte le parole non servono. L’uscita dal civico consesso è abbastanza eloquente, è finita la convivenza pacifica. Il messaggio sul pieno sostegno all’amministrazione da parte della stragrande maggioranza dei consiglieri grillini è chiarissimo: da ieri non è più un fatto scontato.
Pur non conoscendo le dinamiche interne al Movimento è ipotizzabile la quasi assoluta non condivisione dei consiglieri sul modo di amministrare della sindaca di Favara. Come se Anna Alba si fosse chiusa dentro la sua stanza lasciando fuori la sua stessa maggioranza in Consiglio comunale. Ed ogni singolo consigliere comunale, sia di maggioranza che di opposizione, deve confrontarsi con i cittadini e con i loro legittimi mal di pancia su come vanno le cose in città. Tutto questo in una Favara dove ci si chiede molto spesso se l’amministrazione sia davvero grillina o chissà cosa.
Di Maio ha rispolverato, quasi scippandola alla Sinistra, la parola “popolo”. Il leader 5 stelle non perde occasione per sottolineare che lavora per il popolo. Se ciò che dice è vero ce lo dirà il tempo galantuomo. A Favara il tempo ci ha già detto che il promesso cambiamento a oltre due anni dall’inizio del mandato elettorale non è arrivato e non si vede la luce in fondo al tunnel. E allora, molto probabilmente, i consiglieri comunali a 5 stelle non ce la fanno più a recitare la parte delle comparse e, ieri, hanno detto basta.
Sarà in grado Anna Alba a rimettere insieme i pezzi del vaso rotto? Certamente, dovrà mostrare segnali di buona volontà e apertura totale verso la maggioranza consiliare. Sarà sufficiente offrire l’assessorato attualmente vacante dei Lavori pubblici per le dimissioni di Nicotra? Potrebbe essere un buon inizio per risanare la frattura, ma non credo, da solo, sia sufficiente.
A proposito di popolo, almeno di quella minima parte che ho ascoltato, il popolo, dicevo, sembra approvare l’azione dei consiglieri comunali. “Ci voleva, dovevano farlo prima”, questo dice il popolo di Anna Alba e di Di Maio.
E forse davvero dovevano farlo prima in considerazione del fatto che oggi si parla di consiglio comunale, con lo stesso interesse della dichiarazione di dissesto dell’Ente.
Il popolo sta a guardare e spera che la sciarra serva davvero al rilancio in termini di futuro rilancio di tutta l’attività amministrativa, bruciando le tappe e cercando di guadagnare il tempo perduto.