Le cose, sembra, non stanno come aveva dichiarato, esattamente un mese fa al direttore Franco Pullara, l’assessore Crocetta Maida, la quale alla domanda “a che punto è il bilancio” rispose con fermezza e convinzione: “Il bilancio è pronto, si tratta solo di definire, nel giro di pochi giorni alcune formalità”.
La dichiarazione che sa proprio di smentita, arriva ufficialmente dalla dirigente Carmelina Russello la quale, durante la seduta di ieri del Consiglio comunale chiamato a votare le solite variazioni di bilancio di cui all’art. 250 comma 2 del Tuel, a specifica e diretta domanda formulata dalla consigliera Marilì Chiapparo del Gruppo misto, ha risposto “il bilancio non è pronto, stiamo ancora aspettando che alcuni dirigenti completino e consegnino gli atti di loro competenza”. Dall’espressione della dirigente ci è sembrato di capire che il lavoro preparatorio ancora è lungo, anche perché in realtà il bilancio non è uno ma sono tre, ovvero annualità 2016, 2017 e 2018 in quanto l’ultimo bilancio approvato e sul quale vengono fatte le famigerate variazioni è quello del 2015.
Direttore, altro che: “Il bilancio è pronto, si tratta solo di definire, nel giro di pochi giorni alcune formalità”, qua C’è chi dice no! Poiché se mancano ancora gli atti di alcuni dirigenti, la definizione “pronto” lascia il tempo che trova.
E a proposito di tempo. C’è da considere che siamo alla fine di ottobre e che unitamente al bilancio, anzi prima, debbono essere predisposti e votati una serie di atti propedeutici. Atti che debbono prima essere preparati, quindi approvati in Giunta per poi passare al vaglio del Collegio dei Revisori dei conti, quindi alle competenti Commissioni consiliari per approdare poi in aula per la votazione definitiva. Non vogliamo certo “gufare” o fare i “Bastian contrario” ma crediamo che si debba fare una corsa contro il tempo senza essere certi di arrivare per primi, al fine di approvare il bilancio stabilmente riequilibrato entro l’anno.
Senza considerare i venti di crisi che spirano all’interno del Movimento 5 Stelle di Favara, le “sollecitazioni”, chiamiamole così, che arrivano dalla maggioranze del gruppo consiliare alla sindaca Anna Alba per un rilancio dell’azione amministrativa che dovrebbe passare anche da un possibile azzeramento o comunque da una drastica rimodulazione della compagine assessoriale.
Proprio la mancata approvazione, a due anni dall’elezione, del bilancio comunale può essere utilizzata nei confronti della “contestata” Crocetta Maida su due binari diametralmente opposti. Il primo quello che porta allo STOP del suo mandato assessoriale, proprio perché dopo due anni il bilancio non è stato approvato. Il secondo binario la fa rimanere in stazione, ferma al suo posto poiché in un situazioni di difficoltà del genere, in un momento cruciale per la redazione del bilancio non si può mandare tutto a carte quarantotto ed riiniziare daccapo con un nuovo assessore.