La ferita, se c’era, è stata subito rimarginata con la cicatrice che praticamente non si vede nemmeno. Evidentemente il corpo è stato capace subito di metabolizzare il tutto o comunque il chirurgo è stato così bravo da saturare tutto senza lasciare alcun segno apparente.
La metafora è riferita alla crisi o pseudo tale venuta fuori all’interno del MoVimento 5 Stelle di Favara sfociata con la clamorosa protesta da parte del gruppo consiliare che nella riunione del consiglio comunale di martedì aveva platealmente abbandonato l’aula in contrasto con la sindaca Anna Alba e la sua amministrazione. L’incontro o gli incontri chiarificatori di ieri hanno evidentemente portato ad un punto di accordo, ovvero alla suturazione e alla cura della ferita, per restare nel campo medico.
Il raggiunto accordo, la pace o comunque la tregua è stata subito manifestata nel corso della seduta di prosecuzione del Consiglio Comunale che è ripresa “come se nulla fosse successo” come evidenziato dalla consigliera comunale di opposizione Marili Chiapparo, con i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle che non solo non hanno posto nessuna domanda alla dirigente Russello, la cui assenza era stata “la scusa” della clamorosa protesta ed uscita dall’aula, ma hanno votato tutti i punti dell’ordine del giorno con ritrovato accordo e apparente condivisione.
Che cosa abbiano chiesto i consiglieri “ribelli” e soprattutto che cosa abbia concesso o promesso la sindaca Anna Alba, e comunque quali sono stati i termini dell’accordo, al momento non ci è dato sapere. Cogliamo comunque positivamente la capacità del MoVimento 5 Stelle di ritrovare, almeno apparentemente, una ritrovata unione dopo i dissidi, i dissapori e i contrasti che crediamo, a quasi due anni e mezzo dall’elezione, siano un fatto fisiologico anche in un movimento “Sui generis” qual è quello di Beppe Grillo.