Lunedì 22 ottobre, è stato un giorno particolare per Licata che, su iniziativa del National WWII Museum di New Orleans, per alcune ore ha ospitatto una nutrita delegazione di cittadini americani, appositamente giunti in città per visitare alcuni luoghi in cui è avvenuto lo sbarco degli Alleati in Sicilia in quel fatidico 10 luglio 1943.
Una data importante per la storia non solo di Licata ma dell’intera nostra Nazione, dal momento che proprio da questa costa è iniziata l’attività di liberazione dal potere nazo-fascista.
La città del mare, infatti, è stata la prima in assoluta liberata dagli Alleati. A ricevere il gruppo di americani, tra i quali Paul Hilliard reduce di quegli eventi storici, è stato il vice sindaco Antonio Vincenti, accompagnato dalla professoressa Carmela Zangara, dell’Ass. Memento e da Maurizio Cantavenera del Gruppo Finziade, presso la stele realizzata a Mollarella, la spiaggia verde individuata dagli Alleati per l’inizio della loro attività di liberazione, per poi proseguire fino ad arrivare al Castello diu Falconara, zona della spiaggia gialla, altro punto di sbarco lungo la costa licatese.
A capeggiare la comitiva statunitense lo storico Gordon Nick Mueller, fondatore del National WWII Museum di New Orleans, considerata la massima autorità statunitense di studi e attività legate al secondo conflitto mondiale. Mueller ha fondato il museo assieme al collega ed amico Stephen Ambrose, scomparso nel 2005, autore di famosi libri, tra i quali “Band of Brothers”, che è una famosissima serie televisiva in onda anche in Italia, su Sky.
Presenti a Licata anche il giornalista – scrittore Alex Kershaw, autore del libro che coinvolge la nostra zona “The Liberator”, di cui Neflix ha appena comprato i diritti per farne una serie televisiva a partire dall’inizio del prossimo anno, e lo storico Rob Citino, oltre ad alcuni membri del consiglio di amministrazione. Presente anche il Presidente dell’Assoc. Storico – Culturale “Battaglia di Sicilia”, che ha sede a Scordia, Umberto Lugnan.
Dopo la visita alla costa, prima della ripartenza alla volta di Agrigento, la delegazione è stata ufficialmente ricevuta al Palazzo di Città, dove ad attenderla, oltre al Sindaco Giuseppe Galanti, c’erano anche il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo, Fabrizio Pilogallo e rappresentanti dell’Anmi, dell’Unuci, dei Carabinieri in congedo e, sopratutto, dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. Agli ospiti sono stati donati libri sulla seconda guerra
mondiale scritta dai licatesi Calogero Carità e Carmela Zangara.
Gordon Muller, al termine della visita a Licata, nell’esternare il proprio compiacimento per l’accoglienza ricevuta, ha data ampia disponibilità del National XXII Museum di N.O. ad agire fianco del museo della Seconda Guerra Mondiale di Licata, per dare inizio ad un percorso della liberazione. Fantastico, secondo l’importante personaggio americano, sarebbe se Licata accogliesse anche Gela e Scoglitti in questo progetto, in moda da fare della fascia sud della Sicilia un importante sito, ai fini della storia, alla pari delle spiagge della Normandia.
“Al di là dell’importanza della visita – spiega il vie Sindaco Angelo Vincenti, che ha curato l’organizzazione locale – la cosa più importante è sapere che da questo evento per Licata può nascere un grande occasione: quella di essere inserita in un circuito più grande che partendo dalla Normandia, collega tantissimi centri europei sede di eventi legati alla seconda guerra mondiale. Ragion per cui, è con immenso piacere che accolgo l’invito e la proposta fatta dal fondatore del National Museum di New Orleans”.