Gaetano Scorsone
Come ogni anno la Comunità Ecclesiale cittadina di Favara, nel mese di ottobre, dedica una Celebrazione Eucaristica al ricordo del Beato Padre Pino Puglisi per richiamare alla memoria di tutti e, soprattutto, dei giovani il suo martirio “in odium fidei” per opera della mafia. Nella ricorrenza del 25° anno del suo sacrificio si è pensato di organizzare una Celebrazione Eucaristica in un contesto più vicino a quel particolare universo assai caro al Beato 3P ovvero quello giovanile.
Così grazie alla immediata disponibilità del Liceo Scientifico “M.L.King” – detentore dello Stendardo della Legalità – per domani, sabato 27 ottobre, prevista una solenne commemorazione con una Messa concelebrata dai Presbiteri della città alla quale saranno presenti Autorità Civili e Militari della Provincia sempre sensibili alle iniziative volte alla promozione fra i giovani dei fondamentali valori di crescita civile, nonché delegazioni in rappresentanza delle Scuole della città. Con l’impegno dei componenti delle Aree Sichem e Padre Pino Puglisi del Consiglio Pastorale Cittadino, con la dedizione degli Insegnanti delle Scuole – ed in particolare del Liceo M.L.King che ospita l’evento – con la immediata disponibilità alla partecipazione delle diverse Autorità Provinciali e con il sostegno morale delle più diverse sigle dell’Associazionismo e del Volontariato pur esse presenti al virtuoso appello, sembra di aver diffusamente applicato quel principio che era solito ricordare il Beato Pino Puglisi: “Se ognuno fa qualcosa allora si può fare molto”.
Ma soprattutto ci si sforzerà affinché i giovani siano sempre più in grado di riconoscere ed allontanare persone e/o occasioni capaci di portarli “. . . a mala via” ed abbracciare, invece, percorsi e modelli positivi che, come il Beato 3 P possano guidarli a realizzare, in Grazia di Dio, i progetti di vita di cui sono portatori. E così facendo si creeranno sempre più numerose occasioni di armonizzazione, inclusione e condivisione che favoriranno i necessari positivi cambiamenti, da tanto tempo attesi ma troppo a lungo trascurati in nome di una esagerata ricerca dell’interesse particolare, e che invece potranno più facilmente realizzarsi e mantenersi in una comunità solidale dove ognuno sentirà il dovere di voler fare qualcosa e di volerlo offrire in dono per il Bene di tutti.
La sfida è aperta. . . sta a noi raccoglierla ed impegnarci INSIEME per vincerla, lasciando alle spalle particolarismi, autoreferenzialità e sindromi dell’IO onnipotente e riscoprendoci figli della stessa comunità e discendenti da quelle stesse tradizioni che già furono dei nostri padri. Ritornare, dunque, a riappropriarsi del presente, per ricominciare a costruire su nuove basi il futuro, con il cuore e la mente rivolti al comune passato. Questa è la via che può portarci fuori dal buio tunnel, questa è la speranza che aspetta di essere trasformata in una gioiosa e condivisa realtà. A partire da domani, nel segno del ricordo e dell’insegnamento del Beato Padre Pino Puglisi ed incoraggiati dal suo radioso e mite sorriso.