Nell’impartire le sue direttive, questa mattina di buon ora, agli operatori del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani di Favara, l’assessore al ramo Giuseppe Bennica è stato categorico.
Tutto il suo colloquio d’altronde si può vedere e sentire nel consueto post sulla pagina Facebook del MoVimento 5 Stelle. “Voi dovete ritirare soltanto l’umido conferito nei sacchetti biodegradabili tutto il resto deve rimanere li e non deve essere raccolto – ha ribadito con forza l’assessore – e questo deve essere fatto almeno per tre settimane. Lo so che avremo una città sporca ma questo è necessario per far capire ai cittadini che devono fare la raccolta differenziata in determinate condizioni”.
Una specie di punizione. E anulla sono valse le controdeduzioni da parte degli stessi operatori delle varie ditte che gestiscono il servizio. Gli stessi esperti operatori ecologici infatti hanno fatto presente all’assessore che i cittadini si lamentano del fatto di non avere i contenitori differenziati per la varie tipologie di rifiuti, dell’impossibilità a conferire l’umido nel sacchetto biodegradabile, e che sicuramente si sarebbero riscontrate tante difficoltà.
Cosa che puntualmente è accaduta. Infatti questa mattina in diversi punti della città sono ritornate a fioccare le discariche abusive. Forse più che discariche potremmo chiamarli cumuli di rifiuti spontanei che i cittadini hanno creato, magari dopo che il loro sacchetto non era stato ritirato davanti la propria porta.
Chiariamo subito che noi non siamo contro la raccolta differenziata da fare come tutti i paesi civili, da sempre il nostro giornale si è battuto per fare informazione e cercare di creare anche una coscienza civica nei cittadini, ma è necessario anche creare le giuste situazioni per poterlo fare.
Ma ritorniamo alla parziale mancata raccolta dei rifiuti questa mattina. Abbiamo fatto un giro per la città e abbiamo riscontrato diverse situazioni. La prima quella più facile che il cittadino ha conferito il proprio sacchetto di rifiuti all’interno del mastello grigio, il sacchetto era biodegradabile per cui è stato ritirato. C’è stata anche la situazione del sacchetto all’interno del mastello ma l’operatore ecologico ha constatato che il sacchetto non era biodegradabile per cui è rimasto dentro il mastello e non è stato ritirato.
Si passa poi alle situazioni più evidenti ovvero che qualcuno ha conferito i rifiuti, forse perché erano troppi, all’interno del classico sacco nero, sicuramente non biodegradabile, per cui lì era e lì è rimasto. Anzi a fargli compagnia, man mano sono arrivati anche altri sacchetti, che evidentemente non erano stati ritirati nel porta a porta, che hanno formato, come dicevamo, una bella discarica abusiva all’angolo del palazzo.
C’è anche poi la situazione degli esercizi commerciali per i quali ci sembra veramente difficile che possano conferire l’umido in piccoli e fragilissimi sacchetti biodegradabili. Così questa mattina in Piazza Cavour, proprio di fronte al Municipio e nelle vicinanze, sono rimaste a far mostra di sé belle discariche di sacchetti neri stracolmi di spazzatura.
Evidentemente qualcosa non ha funzionato per il verso giusto. O le direttive non sono state impartite nel modo giusto, o non sono state recepite bene da chi doveva operare. Un po’ di confusione c’è stata anche perché abbiamo visto sacchetti sicuramente biodegradabili come quelli di un noto supermercato che vedete nella foto che non sono stati ritirati, forse perché non erano dentro il mastello? Edire che lo stesso assessore aveva detto a un cittadino che lo aveva chiamato “usa i sacchetti della spesa”.
Anche noi col nostro giornale vogliamo fare la nostra parte invitando i cittadini a rispettare il calendario e le regole dettate per il servizio di raccolta differenziata, e crediamo che col tempo anche il servizio verrà organizzato meglio. Intanto oggi la città è più sporca