I consiglieri d’opposizione del Gruppo misto al Consiglio comunale di Favara inviano una lettera aperta, attraverso il nostro giornale, alla sindaca Anna Alba che vi riproponiamo integralmente.
Caro Sindaco,
“tante, per non dire troppe, le situazioni grottesche che si sono avvicendate all’interno del Suo gruppo politico in appena due anni di consiliatura: dall’uscita di Joseph Zambito, elemento di punta del M5s, alle dimissioni del vice sindaco, Lillo Attardo, per “incompatibilità con l’attività della squadra amministrativa”, alla rottura con il portavoce deputato regionale, On. Giovanni Di Caro, alla fuga dall’aula Falcone Borsellino di diversi consiglieri di maggioranza, per arrivare, infine, all’ultimo atto che La sconfessa come primo cittadino, le dimissioni da capogruppo consiliare di Carmelo Sanfratello, in aperta polemica con l’Amministrazione e con alcuni consiglieri di maggioranza, colpevoli di “sostenere ad occhi chiusi le politiche della giunta senza se e senza ma, in contrasto con il programma elettorale presentato alla città”.
Questo atto, ultimo (???) di una lunga serie all’interno della maggioranza – logorata oramai da lotte intestine – è un segnale inequivocabile della perdita della Sua autorevolezza e, per questo, Sindaco, Le chiediamo ma fa parte ancora del M5s, o risponde ad “altri”?
E’ chiaro a tutti che la Sua Amministrazione pentastellata è giunta al capolinea e la situazione in cui versa Favara ne è lo specchio: il paese è alla deriva, in un crescendo di presunzione ed incapacità amministrativa.
Siamo alla fine del secondo anno di questa Amministrazione e il programma presentato ai cittadini in campagna elettorale da Lei e dalla Sua Giunta pare ben lontano dalla sua attuazione.
Ma ciò che più ci sconcerta, caro Sindaco, è che in due anni non è riuscito neppure a gestire l’ordinaria amministrazione del paese.
Troppi sono a Favara i problemi irrisolti. Un lungo elenco, a dire il vero: pessima gestione dei servizi, tasse salatissime, assenza di bilancio, piscina comunale chiusa, palazzetto dello sport devastato, ville pubbliche impraticabili, piazze dissestate, cimiteri abbandonati, traffico paralizzato, discariche a cielo aperto, verde pubblico incolto, strade franate e chiuse al traffico…
Su quest’ultimo argomento, poi, da un lato le lamentele e i malumori della gente, dall’altro il rimpallo di responsabilità tra gli addetti ai lavori; unico dato certo è l’autentica “figuraccia” della Sua Amministrazione.
Caro sindaco, Le avevamo già espresso, con note stampa, ma anche in sede istituzionale, il profondo disappunto in ordine alla Sua scelta di intervenire, con “tratti di bitume”, su quelle strade comunali che, di fatto, necessitano di una seria manutenzione straordinaria, primo fra tutti viale Che Guevara.
Oggi, alla luce dei danni causati dalle recenti piogge, non può non convenire con noi che quei “tratti di bitume” risultano alquanto beffardi, per non dire inutili, e che, come più volte Le abbiamo suggerito, a gran voce, sarebbe stato assolutamente necessario destinare le somme della compensazione ANAS al ripristino delle principali arterie viarie di collegamento di Favara.
Ed è per questo che, consegnandoLe la sempre più forte preoccupazione per lo stato di degrado delle nostre vie cittadine, non possiamo non sottolineare che, anche in tema di viabilità, l’Amministrazione grillina ha confermato tutta la sua endemica inadeguatezza, emersa già all’epoca della chiusura e dell’estemporanea demolizione del Ponte Petrusa, quando Lei sindaco non ha proferito, inspiegabilmente, parola, né tantomeno mosso un dito, malgrado i gravi disagi scaturiti dalla decisione dell’Anas.
Caro Sindaco, prenda atto che la Sua amministrazione ha messo in ginocchio questa Città.
È intollerabile che, in questi due lunghissimi anni, non sia riuscito a garantire neanche quel minimo di decenza amministrativa e che, con la Sua azione di governo, abbia svenduto gli interessi della collettività, nonostante le nostre rimostranze sull’illegittimità politica delle Sue scelte.
Ma noi continueremo a fare il nostro dovere.
Oggi, però, quel “nuovo” atteggiamento di tanti Suoi consiglieri ci fa sperare, Sindaco, che Lei rifletta seriamente e tragga le dovute conclusioni, per evitare alla nostra Città altri due anni di ingiusta agonia.
In tutta franchezza, le Sue dimissioni sarebbero, oggi, un grande gesto di umiltà”.
I consiglieri del Gruppo Misto
Marilì Chiapparo
Rossana Castronovo
Vito Maglio
Sergio Caramazza