Accade a Favara, in esclusiva nazionale, che un assessore senza stare a curarsi della legge e dei regolamenti che regolano la vita degli Enti locali decida autonomamente di dare disposizioni alla collettività.
Il singolare assessore è Giuseppe Bennica con delega all’igiene pubblica, oltre a quella di vicesindaco, ma a noi interessa parlare della prima e, in particolare, dei cambiamenti al calendario del conferimento dei rifiuti, pensati e imposti dallo stesso. Cambiamenti che Bennica “ordina” utilizzando facebook e gli spot pubblicitari, senza atti amministrativi. Cosicché l’utente non virtuoso sarà sanzionato ai sensi del massaggio sul social o ai sensi dello spot. A questo punto, se vorrà ricorrere o semplicemente reclamare alle disposizioni dovrà farlo attraverso facebook o con un altro spot pubblicitario. Roba da piegarsi in due dalle risate.
“Semplicemente orrendo” lo definisce l’avvocato Domenico Russello, ottimo legale ed ex sindaco di Favara da me chiamato per un confronto prima di mettere nero su bianco e dopo avere cercato nell’Albo pretorio del Comune una minima traccia della pubblicazione di atti amministrativi relativi ai cambiamenti nel calendario di conferimento. Inutile dirvi che non c’è a tal riguardo nessun atto pubblicato, neppure un semplice avviso.
A proposito di avviso, forse mentre scrivo stanno, già provvedendo a metterci una pezza, pubblicando il primo in fretta e furia perché si aspettano tempesta.
Ma torniamo a Re Bennica e ai suoi, per quanto gentili e garbati, “ordini”, il più recente riguarda il conferimento di stasera che non prevede più l’organico che sarà ritirato il giovedì mattina, ma il secco.
In uno scambio di messaggi su WhatsApp l’assessore mi scrive “abbiamo invertito l’organico del mercoledì col secco del giovedì. Questo permetterà per svariati motivi, agli autocompattatori di essere pronti sin dalle 6 del mattino per iniziare il loro lavoro. Cosa che purtroppo non poteva accadere il venerdì per via della distanza dalle discariche e per gli orari di apertura delle stesse. Che il calendario era temporaneo è stato enunciato nei continui spot televisivi e il repentino piccolo cambiamento è assolutamente un fatto straordinario e positivo, poiché ci fornisce dati confortanti sulla risposta dei cittadini all’inserimento dell’organico e all’ottimizzazione della separazione degli altri materiali.”
Purtroppo per l’assessore la città, secondo il Tuel e le leggi dello Stato, non si amministra in questo modo.
Fuori da questa sorta di monarchia, nella Repubblica l’amministratore fa un atto di indirizzo politico, secondo i modi e i termini previsti, e lo comunica al dirigente dell’ufficio responsabile che provvede a tutto il resto. Provvede, per fare alcuni esempi, a verificare i costi e i benefici, perché cambia l’utilizzo dei mezzi e delle risorse umane che gestiscono il servizio, da comunicazione ufficiale alle ditte, e comunica la variazione ai cittadini attraverso la pubblicazione all’Albo pretorio, sempre nei modi e nei termini stabiliti dalle leggi della Repubblica Italiana. Ogni altra cosa diversa da ciò è un abuso. E’ un abuso il mancato ritiro dei rifiuti perché non sono state rispettate le pensate dell’assessore, per quanto opportune e giustificate per altri versi. Nessun utente può essere sanzionato ai sensi di facebook o dello spot pubblicitario, ma ai sensi di un legittimo atto amministrativo, che, al momento, non c’è.
I cittadini desiderano regole certe ed è solo attraverso queste che si può sperare nel progresso e nel miglioramento della vita. La buona volontà, l’entusiasmo devono essere imbrigliati nelle leggi per tenerli a freno.