“Dobbiamo essere tutti “Colapesce” e dare il nostro contributo per la crescita della Sicilia”.
E’ stata una bella serata di teatro dal profondo significato sociale la rappresentazione de “La leggenda di Colapesce”, liberamente riadattato da Nancy Mannino e Lucia Milia con la regia di Lillo Montaperto, andato in scena ieri sera nella Sala teatro dell’ex “Boccone del povero” ed inserito nel contesto delle manifestazioni del XX Premio d’Arte e Cultura Siciliana “Ignazio Buttitta”, promosso dal Centro culturale “Renato Guttuso” di Favara.
La leggenda di Colapesce è stata portata in scena da una compagnia estemporanea di attrici ed attori, alcuni dei quali soci del Centro Guttuso che per la prima volta affrontano le luci della ribalta. Narratore: Lillo Montaperto; Bambini: Daniela e Salvatore Patti; Madre: Lucia Milia; Saru: Giuseppe Mendolia; ‘Ngiliddru: Lillo Limblici; Colapesce: Giovanni Maria; Nella: Gloria Vullo; Rusalia: Giuseppina Zambito Marsala; Re Federico: Federico Ceresi; Regina: Nancy Mannino; Ciambellano: Enzo Bullara; Principessa Costanza: Giulia Montaperto; Principessa Virginia: Silvia Mendolia.
Ad aprire la serata la splendida voce di Claudia Rizzo che accompagnata al pianoforte dal maestro Graziano Mossuto e al sax dal maestro Gaetano Agrò, ha proposto “A ballata di Colapisci”.
Splendida la scenografia a cura dell’Accademia arte cultura e legalità diretta dal maestro Vincenzo Patti, con l’eccezionale opera pittorica del maestro Lillo Todaro. Azzeccatissimi i costumi forniti dall’Accademia Palladium di Lia Minio e da Peppe Sorce. Hanno collaborato alla messa in scena: suggeritrice Giuseppina Zambito Marsala, direttore di scena Giovanna Crapanzano, effetti, luci e suoni Lillo Grova, costumi Nancy Mannino e Lucia Milia, trucco e parrucco Rosaria Mendolia, tecnici scenografi Giuseppe Mendolia, Giuseppe Maria, Pierluigi Patti.