Il patrimonio dell’Ipab “Opera Pia Barone Mendola” di Favara è ufficialmente di proprietà del Comune di Favara. Il Decreto, n. 741 del 14 dicembre 2018, è stato firmato dal Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e dall’assessore regionale Maria Ippolito.
L’istituzione che tutti conoscevano come “Boccone del povero”, voluta dal filantropo per antonomasia di Favara il barone Antonio Mendola, divenuta poi “Opera Pia” gestita dalle suore della Congregazione religiosa “Serve dei Poveri”, il 30 novembre 2017 fu dichiarata “estinta” dal commissario straordinario Angelo Failla. Il funzionario regionale era stato nominato dall’Assessore regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, il 7 dicembre del 2016, con proprio decreto che aveva anche dichiarato decaduto il Consiglio di amministrazione dell’Opera Pia, a seguito dell’abbandono della struttura di via Beneficenza Mendola, da parte delle suore. Il Commissario straordinario diramò un bando per vedere se vi erano altre congregazioni religiose femminili (come vuole lo statuto) interessate alla gestione dell’Opera Pia; bando che ha avuto esito negativo. Possibilità successivamente allargata al altre IPAB operanti sul territorio regionale; anch’esso con esito negativo. In ragione di ciò e “nell’impossibilità di proseguire con l’IPAB, l’istituzione è estinta e i beni patrimoniali sono devoluti al Comune”. Adesso arriva il decreto ufficiale del Presidente Musumeci.
In una nota la sindaca di Favara Anna Alba scrive: “Con grande soddisfazione e profonda stima nei confronti dell’ Assessore Amodeo Nicotra che ha fortemente voluto seguire la pratica opera pia Barone A. Mendola, e il Commissario straordinario Angelo Failla, Favara si riappropria di un bene che era stato da tempo abbandonato. La struttura al più presto sarà ristrutturata. Con grande soddisfazione voglio complimentarmi con chi ha creduto in questo progetto e ha collaborato in questa ardua impresa”.