Il Consigliere comunale di Favara Sergio Caramazza interviene con una nota sulla pubblicazione del PRG in Gazzetta e sulle dichiarazioni della sindaca Anna Alba.
<<Sul profilo Facebook della Sindaca Anna Alba è comparso un post relativo al successo dell’approvazione del P.R.G. Nel post la Sindaca esalta il Piano Regolatore approvato, affermando che si tratta di “uno strumento che getta le basi della Favara di domani, una città vivibile che si ispira alla filosofia delle blue e delle green way, con grande attenzione per la rinascita e la riscoperta del centro storico e delle periferie, la mobilità sostenibile”... “Un’altra conferma del cambio culturale che si sta realizzando nel settore strategico della pianificazione urbanistica e di una nuova visione di città che punta a rigenerare, a fare nuove le cose e non a fare cose nuove.
Uno strumento che getta le basi della Favara di domani, una città vivibile che si ispira alla filosofia delle rinascita e la riscoperta del centro storico”.
Per un momento ho pensato fosse un errore, un copia-incolla di frasi da campagna elettorale riuscito male, un goffo tentativo di mettere la bandierina su un “successo”, ho sorriso e provato tenerezza. Dopo un po’ ho realizzato invece che si trattava di dichiarazioni ingannevoli e spudorate, di chi approfitta di ogni pretesto per farsi della pubblicità!
Innanzitutto il Piano Regolatore esaltato dalla Sindaca è in realtà il Piano Regolatore voluto, progettato ed approvato dalle precedenti Amministrazioni e dai vecchi Consigli Comunali. Quindi, in pratica, le idee di sviluppo del territorio di quella che il Movimento 5 Stelle chiama in senso dispregiativo vecchia politica sono, a giudizio della Sindaca e dell’Ex Assessore Amodeo Nicotra, segnale di “cambio culturale, … rinascita e riscoperta del centro storico” e di “riappropriamento “del verde e del rapporto con il centro storico“.
Incredibile! Se lo diceva prima Anna Alba poteva candidarsi come Assessore di Sasà o di qualche altro candidato della vecchia politica… Ops, già fatto!
Ad ogni modo la Sindaca non può festeggiare alcun successo, avendo perso in partenza. Con le controdeduzioni al voto del C.R.U., infatti, l’Amministrazione poteva incidere sul Piano Regolatore e invece non ha voluto farlo, poteva discostarsi dalle scelte della vecchia politica e non ha voluto farlo. Anzi, l’unica cosa che ha fatto il Movimento 5 Stelle di Favara è stata quella di difendere alcune criticità del P.R.G. (quello proposto dalla vecchia politica) contestate dall’Assessorato Regionale. Per fortuna l’Assessorato ha proceduto comunque non accogliendo l’appello dei 5 Stelle e cassando completamente quanto da questi difeso.
Quindi, gli unici che possono parlare di successo sono i nostri predecessori, che hanno visto approvarsi il Piano Regolatore, seppure con alcune limitazioni, ma non di certo la Sindaca e i 5 Stelle, i quali si sono visti bocciare l’unica cosa su cui sono intervenuti (pur non intervenendo, dal momento che si sono semplicemente allineati a quanto voluto dalla vecchia politica).
Sì, sembra assurdo. E lo è. Per altro, quando la Sindaca dice di apprezzare il Nuovo Piano Regolatore che sarebbe la conferma di “una nuova visione di città che punta a rigenerare, a fare nuove le cose e non a fare cose nuove” sta praticamente sposando le critiche fatte dal C.R.U., quelle a cui lei stessa e il Movimento 5 Stelle si sono opposti.
Si gioca a sposare le tesi alla giornata, tanto per prendere “like”.
Insomma se il Piano Regolatore prevede meno consumo di suolo è grazie al C.R.U. e a qualche persona sana di mente alla Regione e non di certo dei 5 Stelle, che hanno provato ad opporsi al voto del C.R.U., chiedendo il mantenimento di zone ad alto indice di edificabilità dove il C.R.U. proponeva aree a verde (ad esempio perché a rischio di frana).
Approfitto di questa sede per sottolineare come la scelta di opporsi indistintamente a quasi tutte le critiche mosse dal C.R.U. abbia alla fine arrecato danno a taluni aspetti, come lo stralcio di alcune zone D2, ai quali sarebbe stato ragionevole opporsi e che probabilmente se contestati in una unica controdeduzione anziché come un punto fra tanti di dubbia accoglibilità, avrebbero potuto ricevere maggiore attenzione dall’Assessorato ed avere più possibilità di conferma.
La Sindaca ha avuto la chance di incassare la sconfitta in silenzio e l’ha sprecata.
Sergio Caramazza