Non sono pochi i guasti e i lavori iniziati e non completati da Girgenti acque nel territorio di Favara.
I più preoccupanti per la pubblica salute sono i danni sulla rete fognaria, mentre si allungano i turni di distribuzione idrica. Sono fatti che dovrebbero preoccupare le amministrazioni comunali delle città gestite da Girgenti acque, perché ciò che accade a Favara non risparmia gli altri Comuni.
Il più visibile tra i lavori incompleti è quello di Via Umberto in pieno centro di Favara, dove ieri la gente esasperata ha risparmiato ben poco al vicesindaco Giuseppe Bennica e ad un tecnico dell’azienda che gestisce il servizio. Tecnico che ha avuto la sfortuna di passare dal luogo proprio quando l’amministratore comunale cercava di placare gli animi e che alla vista dell’auto aziendale di Girgenti acque ha avuto una sorta di impennata di proteste. Si è trattato di una legittima e civile protesta seppure con qualche tono alto dovuto all’esasperazione dei residenti.
Perché non si completa il lavoro di Via Umberto? Fatta la domanda abbiamo cercato la risposta.
La tubazione necessaria alla sostituzione dell’attuale è già arrivata la settimana scorsa, ma occorre l’intervento di mezzi meccanici per lo scavo e la posa dei tubi. A quanto pare mancherebbero i soldi per eseguire il particolare intervento.
Mancherebbero i soldi, quando gli utenti pagano le bollette e il servizio è uno dei più cari della Sicilia.
Ora paradossalmente i disagi sono dei cittadini, mentre il problema è dell’Ambito idrico di Agrigento che deve intervenire urgentemente.
L’ATI formato dai nostri sindaci deve trovare la soluzione oggi e non domani.
Intanto l’organismo pubblico si riunisce, i sindaci discutono non si sa di cosa, ché nulla è comunicato ai cittadini.
Lo stesso sito ufficiale dell’ATI non riporta notizie. In poche parole l’Ambito non comunica, quasi per non dispiacere l’utenza, i sindaci parlano tra loro, come se fosse una cosa loro. Aspettano il Prefetto. Del resto, starebbero ancora discutendo del sesso degli angeli, se non fossero arrivati i provvedimenti prefettizi e senza il lavoro della Magistratura e della DIA di Agrigento.