Giuseppe Maurizio Piscopo
Angelisa Castronovo, abilitata alla professione di avvocato dal 2011 presso il Foro di Roma, nonchè abogado abilitato presso le corti spagnole. Dopo aver conseguito la maturità classica con il massimo dei voti, frequenta la facoltà di Giurisprudenza dell’Università “Luiss Guido Carli” di Roma dove si laurea a pieni voti con una tesi sperimentale su: “ Il lavoro nello spettacolo. Questioni di diritto cinematografico” con relatore il Prof. Michel Martone. Vince il bando post-laurea della LUISS “AMERIGO” per la formazione negli USA. Svolge uno stage presso il dipartimento “Business & Legal Affairs” della società di produzione cinematografica Media Fusion Entertainment (http://www.mediafusionent.com/) con sede a Washington DC e New York e presso il canale televisivo di affari e finanza “International Investor” con sede in Virginia. In Italia lavora come tirocinante presso RAI Cinema (settore legale) su un progetto cinematografico in collaborazione con la società Cattleya, occupandosi di diritto d’autore e spettacolo. Svolge la pratica forense presso lo studio legale Gallotti Cusmai & Partners di Roma occupandosi di diritto d’autore, proprietà intellettuale e diritto del lavoro. Consegue i Master in “ Diritto dello Spettacolo”, “Diritto d’Autore” e “Contrattualistica Internazionale” della Altalex con cui collabora attualmente come tutor. Ha maturato esperienze di produzione cinematografica lavorando sul set di alcuni film in Italia ed all’estero, oltre a curare la contrattualistica e gli affari legali.
Nel 2011 entra a far parte del team dello studio legale Paulillo & Teti in Roma, specializzato in
proprietà intellettuale, diritto d’autore e dello spettacolo, diritto societario, contrattualistica e negoziazioni.
Si occupa di assistenza legale di numerose pmi nell’attività di tutela della proprietà intellettuale delle stesse, di numerosi artisti, società di produzione cinematografica, televisiva e teatrale, coproduzioni internazionali e dell’audiovisivo in genere, film finance con clienti italiani ed esteri.
Nel 2013 consegue l’abilitazione alla professione di Consulente europeo di
marchi e design presso il Ministero dello Sviluppo Economico e gestisce un portfolio clienti sia in Italia che all’estero nel settore della proprietà intellettuale.
Per assistere al meglio i propri clienti nella gestione dei conflitti, l’Avv. Castronovo ha inoltre acquisito il titolo di mediatore abilitato ai sensi del Decreto Legislativo n. 28/2010 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali.
Nel 2018 fonda WellSee, una società di produzione cinematografica e audiovisiva e che si occupa inoltre di brand reputation.
Collabora con il Sole 24 h in qualità di docente per il Master in Management Cinematografico e Audiosiviso.
Scrive articoli su riviste di settore e partecipa a seminari sul tema della proprietà intellettuale, diritti d’autore, in Italia e all’estero, anche in qualità di relatrice.
Come eri da bambina, quali ricordi hai della scuola, dei tuoi compagni e della tua maestra?
Ho avuto un’infanzia felice. Mi piaceva tanto studiare e condividere esperienze con i miei compagni. Ho avuto sempre belle classi e sono legata con il cuore alla mia prima maestra della scuola elementare che è stata anche la mia prima maestra di vita.
Quando hai capito che nella vita avresti fatto l’avvocato?
Non subito. Ma il mondo del diritto mi ha sempre affascinata e mi ha spinto ad approfondire tutti gli sbocchi che una laurea in legge poteva offrire. Dopo l’Università e dopo la prima esperienza sul campo, all’interno di uno studio legale, avevo deciso che avrei fatto l’avvocato, ma specializzato in un settore. Sono convinta che per offrire il massimo della professionalità bisogna specializzarsi.
Vivere a Roma oggi, come si sta? Cosa ti manca della Sicilia?
Roma è una città complessa, ma bellissima. Mi basta fare una passeggiata in centro e lasciarmi travolgere dal suo fascino, per perdonarle tutte le difficoltà che negli ultimi anni sono aumentate a livello esponenziale. Inoltre offre mille opportunità di confronto con realtà differenti e stimoli continui. Della Sicilia mi manca la mia famiglia, gli amici più cari ed il mare.
Uno scrittore russo ha scritto: – “La bellezza salverà il mondo”.
Si, sono assolutamente d’accordo. La bellezza rende migliori. Tuttavia per salvare il mondo sono necessarie persone belle, con animo nobile, coraggiose e con voglia di fare. Purtroppo viviamo in un periodo in cui predominano l’arroganza e il populismo che di certo non rendono il mondo così bello.
Qual è l’ultimo film che hai visto?
Ho visto The Mule di Clint Eastwood che ho amato molto. Questo grande regista riesce sempre ad emozionarmi come pochi.
Qual è l’ultimo libro che hai letto?
L’amica geniale di Elena Ferrante. Mi ha molto affascinato la serie televisiva e così ho deciso di leggere il romanzo che è bellissimo.
Di che cosa ti stai occupando?
Sono un avvocato specializzato in diritto d’autore e proprietà intellettuale e ho anche fondato una società che si occupa di brand reputation e di produzione di contenuti audiovisivi.
Nell’era travolgente di internet esiste ancora il diritto d’autore, con tutte le masterizzazioni, offerte e film in dvd?
Assolutamente si! La direttiva sul copyright finalmente recepita, dimostra quanto sia un tema così importante, sentito e necessario.
Che cos’è cambiato nelle leggi del diritto d’autore in questi ultimi anni in Italia?
La nostra legge sul diritto d’autore è del 1941. A livello europeo si sono fatti molti passi avanti per adeguare il sistema ai nuovi cambiamenti di comunicazione e tecnologici. Si è inoltre cercato di garantire maggiori tutele alle idee e agli autori rispetto ai colossi che cercano sempre di imporre le proprie logiche commerciali.
L’autore scrive, produce, lavora ma alla fine percepisce poco o niente. Cosa non funziona nella filiera della Siae?
Purtroppo non dipende dalla SIAE, ma dai rapporti contrattuali tra autore e produttore, e soprattutto dipende dal potere contrattuale che ha l’autore, in base alla notorietà e al livello professionale e artistico raggiunti. In Italia il cinema non è ancora un’industria, come negli Stati Uniti.
Come vede un avvocato giovane come te il controverso mondo dello spettacolo?
E’ un mondo che necessita di regole e di rispetto dei ruoli. Un mondo che ha tanti talenti, ma a cui garantisce a volte poche tutele e garanzie. Per questo è necessario che un autore o artista si affidi ad un agente o ad un avvocato che possa far sì che i diritti vengano fatti valere.
Come funziona il diritto d’Autore nelle produzioni cinematografiche?
E’ una domanda che necessiterebbe un manuale! In grande sintesi posso dire che il produttore acquista i diritti di sfruttamento economico ovvero i cosiddetti diritti patrimoniali da parte degli autori i quali rimangono i detentori dei cosiddetti diritti morali (diritto alla paternità, integrità e diritto di inedito). I quattro co-autori riconosciuti come tali dalla legge in un’opera cinematografica sono: l’autore del soggetto, l’autore della sceneggiatura, il regista e l’autore delle musiche originali. I rapporti tra le parti (autore e produttore) sono regolati a livello contrattuale.
La pubblicità in Tv usa brani di musica classica “saccheggiandoli” per pubblicizzare i liquori. E’ corretto tutto questo?
Si tratta di economia! Trattandosi spesso di opere cadute in pubblico dominio (trascorsi 70 anni dalla morte dell’ultimo degli autori) i produttori non devono pagare diritti d’autore e dunque sono molto ben incentivati a farlo, oltre ovviamente alla bellezza intramontabile dei brani. Ovviamente è necessario armonizzare bene il contesto in cui tali pezzi vengono inseriti.
E’ corretto che un film trasmesso in Tv debba essere interrotto ogni 15 minuti?
Purtroppo per il pubblico è molto fastidioso, tuttavia si tratta di necessità economiche a cui la free tv deve sottostare per poter garantire la messa in onda di determinati tipi di film. La stessa dinamica non accade per esempio in piattaforme a pagamento come quelle di Netflix e Sky.
In che cosa consiste il tuo lavoro nel set di un film?
Può consistere nel ruolo di produttrice ovvero legale di produzione. Nel primo caso mi occupo di supervisionare il lavoro dei vari reparti, anche se mi affido poi ai collaboratori scelti. Nel secondo caso, vado sul set solo nel caso me lo richiedano le produzioni per cui svolgo il lavoro di avvocato per eventuali necessità. Il lavoro di consulenza e contrattualistica in tali casi si svolge precedentemente le riprese.
La tua è una materia nuova. Sono molti i legali che seguono queste consulenze?
Si tratta di una materia molto specialistica, fatta di studio ma anche di tanta esperienza sul campo. Gli studi specializzati non sono tantissimi, ma ci sono soprattutto a Roma. In Sicilia per esempio so non esserci un vero e proprio studio che si occupa solo di questa materia e negli ultimi anni, quando mi capita di occuparmi di questioni afferenti la mia professionalità, nella mia terra, sono doppiamente felice.
Tu sei una delle poche consulenti europei di marchi e design presso il ministero dello sviluppo economico. Ne vuoi parlare?
Si tratta di una vera e propria abilitazione, come quella dell’avvocato, che rilascia il Ministero dello Sviluppo Economico a seguito di prova scritta ed orale. Il numero è ovviamente ridotto rispetto a quello degli avvocati, ma a Roma e Milano molti colleghi svolgono questa professione. Il consulente europeo in marchi e design è un partner strategico delle aziende per ogni progetto, fin dalle fasi iniziali. Il suo obiettivo è tutelare e valorizzare i beni immateriali di ciascuna azienda per generare un vantaggio competitivo, il tutto con la garanzia del segreto professionale. Si tratta di un professionista accreditato che ha seguito un percorso di formazione preciso. Ha conseguito una laurea, svolto un tirocinio e superato uno o più esami di stato grazie al quale si è iscritto all’Ordine dei Consulenti in proprietà industriale. Il ruolo del consulente in proprietà industriale e intellettuale è quello di rappresentare il titolare di un brevetto o di un marchio davanti all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, alla Commissione dei Ricorsi e, in virtù di ulteriori specifiche abilitazioni, di fronte all’Ufficio Brevetti Europeo, all’EUIPO o ad altri Uffici Brevetti e Marchi Nazionali. Inoltre, affianca e assiste il titolare di un brevetto o di un marchio in una serie di attività volte alla tutela della proprietà industriale e intellettuale
A quale film sei interessata, a quali produzioni?
Le produzioni che mi interessano sono quelle che hanno un bisogno, una necessità di raccontare storie che possano migliorare le persone. Ad ogni modo, anche i film di mero intrattenimento hanno un proprio fine che è quello di consentire alla gente di evadere e di sognare un po’. Io voglio sentirmi più ricca dopo la visione di un film, deve lasciarmi qualcosa dentro.
Che cos’è la proprietà intellettuale quanti anni dura?
La proprietà intellettuale afferisce a due grandi categorie: la proprietà industriale di cui fanno parte i titoli distintivi relativi a marchi, brevetti e design e la proprietà letteraria e artistica, ovvero il cd. diritto d’autore. La durata cambia in base appunto alle due grandi macro categorie. Il diritto d’autore ha una durata di 70 anni dalla morte dell’ultimo degli autori. Nel caso dei titoli distintivi vanno fatte varie differenziazioni: i marchi hanno una durata decennale, rinnovabile in maniera illimitata, i design durano cinque anni e sono rinnovabili per un periodo di anni 25 e i brevetti per invenzione durano 20 anni.
Sono molti conflitti nel mondo del cinema?
I conflitti ci sono e sono tanti. Io mi ritengo un avvocato con mentalità ed attitudine anglosassone e per tale motivo tendo sempre a far trovare alle parti in conflitto un accordo transattivo, proprio perché nel settore in cui lavoro il fattore tempo è fondamentale. Non si può lasciare bloccata una produzione per gli anni che il contenzioso richiede! Soltanto in extrema ratio, e quando non ci sono possibilità, si procede all’instaurazione di un giudizio. I conflitti principali riguardano casi o presunti casi di plagio, mancato rispetto di obbligazioni contrattuali come quelle relative ai pagamenti, e così via.
Quale è la tua nuova esperienza da produttrice. Raccontaci.
Con la mia nuova società di produzione, abbiamo prodotto un cortometraggio dal titolo “Indovina chi ti porto per cena” di Amin Nour che ha vinto il Bando MigrArti 2018 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Inoltre siamo in fase di post-produzione di un docu-film dal titolo “Home is where I am” ambientato in numerosi CAS (Centri di Accoglienza Straordinari) d’Italia che racconta testimonianze davvero toccanti da un lato e dall’altro contiene la leggerezza e la semplicità di certi momenti all’interno di tali strutture.
Siamo inoltre stati partner della produzione del videoclip di Ermal Meta e Fabrizio Moro, vincitori della scorsa edizione del Festival di Sanremo e siamo in preparazione di un film lungometraggio a cui tengo molto, ambientato nel campo di concentramento di Fossoli nel periodo dell’Olocausto, con un cast d’eccellenza e di cui al momento preferisco non parlare per scaramanzia!
Inoltre siamo partner di numerosi eventi come quello di Fuoricinema a Milano. Ideato da Cristiana Capotondi e Cristiana Mainardi e prodotto da Fuoricinema Srl, Associazione Visione Milano, Corriere della Sera e CityLife, in collaborazione con Sky, RTL 102.5, Gruppo Mondadori, patrocinata dal Comune di Milano, Fuoricinema è un happening, una maratona non stop di incontri diurni e proiezioni notturne, che nasce dal desiderio di raccogliere esperienze di vita, aspirazioni e riflessioni sviluppate attorno al mondo del cinema per metterle in circolo come patrimonio comune.
Che cos’è un brand?
Il brand è un segno distintivo creato da una determinata azienda per identificare la propria offerta e differenziarla da quella dei concorrenti. Rappresenta la notorietà e l’immagine che un’offerta è stata in grado di consolidare presso un determinato pubblico di riferimento; la percezione del sistema di offerta da parte dei clienti si riflette nell’identità (brand identity), nell’immagine (brand image) e nel posizionamento di marca (brand positioning).
Come sei arrivata al mondo del Cinema, alle grandi Mostre internazionali?
Ho iniziato la mia carriera di legale specializzato in diritto d’autore e proprietà intellettuale dopo l’Università, negli Stati Uniti, all’interno di una società di produzione cinematografica, dove ho iniziato a muovere i primi passi in questo mondo così affascinante, ma anche complesso. Grazie alle varie collaborazioni con numerosi artisti e società di produzione, sono stata anche ai Festival Internazionali e ai mercati relativi. Da circa un anno e mezzo avendo una mia società di produzione cinematografica, ho iniziato a frequentare alcuni Festival per effettuare attività di scouting, ma anche per ricercare partner esteri in caso di necessità di costruire co-produzioni internazionali. Devo dire che mi piace molto questa attività di negoziazione e di ricerca, in quanto ha a che fare con l’empatia e con la fiducia da conquistare, oltre a richiedere una grande tenacia e determinazione.
Quali sono le città che hai visitato per lavoro?
Sono tantissime! Una delle mie più grandi passioni è tra l’altro viaggiare, dunque quando si presenta l’occasione di partire per lavoro, non me lo faccio ripetere due volte! Ti posso dire che sono stata da New York a Washington Dc, da Los Angeles a Pechino da Milano a Londra, da Bruxelles a Budapest e così via.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Nel futuro spero di continuare a lavorare sia come avvocato che come produttrice, con la stessa passione e grinta di oggi. Spero di continuare a raccogliere i frutti di quello che ho seminato con sacrifici soprattutto negli ultimi anni e di continuare ad amare quello che faccio. Perché come diceva qualcuno: “Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua”.