“Risolvere le criticità che investono il settore”.
Un gruppo di titolari degli stabilimenti, che operano nell’agrigentino, si sono riuniti nella sede provinciale della CNA. Un importante momento di incontro e di confronto alla presenza del coordinatore regionale dei Balneari della Confederazione, Gianpaolo Miceli, e del rappresentante territoriale, Vincenzo Gueli.
A fare gli onori di casa il vice presidente vicario, Emanuele Farruggia, e il segretario Claudio Spoto. Il tema centrale è ruotato attorno alla proroga delle concessioni demaniali per le strutture balneari, prevista dalla legge di stabilità nazionale, ma non ancora vigente in Sicilia, in quanto la Regione, essendo a statuto speciale, è chiamata a recepire la norma.
“Si tratta di un allungamento di 15 anni con decorrenza dal 2018 – ha chiarito Miceli – il cui effetto benefico sarà quello di garantire, rispetto alla scadenza ravvicinata del 2020, una continuità aziendale per la quale noi ci battiamo, elemento indispensabile per mettere le imprese nelle condizioni di programmare, lavorare con serenità e di potere effettuare investimenti, da tempo bloccati per l’incertezza con cui il settore è stato costretto a muoversi dopo l’approvazione della direttiva europea Bolkestein. Noi ci auguriamo che nell’evento, programmato dalla CNA per il prossimo 22 marzo a Siracusa anche con l’intervento dei vertici nazionali, l’Assessore regionale al Territorio e Ambiente, Cordaro, possa – sottolinea Miceli – annunciare ai titolari degli stabilimenti della Sicilia la volontà del governo di rendere efficace nell’isola la proroga varata a Roma”.
Gli altri argomenti, al centro del dibattito, sono stati quelli dell’adozione dei piani di utilizzo del demanio marittimo da parte dei Comuni e della semplificazione di alcune procedure autorizzative. CNA Agrigento, che sarà presente nella città aretusea con una delegazione, si è detta, per bocca di Farruggia e Spoto, disponibile e pronta ad assistere i titolari degli stabilimenti balneari in questo delicato percorso, nella piena consapevolezza che sia la governance regionale che quella nazionale non faranno mancare il loro autorevole ed incisivo apporto per dare risposte e valore ad un comparto strategico per l’economia del territorio”.