Acquisto, Bellia e Speziale, rispettivamente segretari generali provinciali di Uil, Uilpa e Uilpa Polizia penitenziaria: “Sulle condizioni del Carcere Petrusa bisogna intervenire, situazione al limite del sopportabile. Il Ministero della Giustizia impegni urgentemente fondi e mezzi a sostegno della Polizia Penitenziaria”
Ieri, Calogero Speziale della Uil, Salvatore Galvano della Cgil in un tavolo con la Direzione del Carcere Agrigentino, hanno evidenziato parecchie criticità ed innumerevoli problematiche che interessano l’attività di polizia e l’attuale sovraffollamento della struttura Carceraria di Agrigento.
Criticità e problematiche contenute in un comunicato reso noto oggi dalla Uil a firma dei tre responsabili sindacali, per l’appunto, Acquisto, Bellia, e Speziale sulle precarie condizioni generali del Carcere Petrusa di Agrigento e sulla “irragionevole in cui vivono gli operatori della polizia penitenziaria ed il deficit generale in cui versa l’importante istituto penitenziario Agrigentino”.
“La situazione – scrivono i tre sindacalisti – purtroppo rimane invariata per ciò che concerne la vivibilità, i servizi e la considerevole carenza di Personale della polizia penitenziaria. Tutto ciò si riverbera negativamente sull’intera attività del personale di polizia, che per garantire sicurezza e operatività ha bisogno di nuovi strumenti tecnologici ed interventi a sostegno della struttura carceraria. Inoltre, è necessario un ammodernamento della struttura con sistemi di sicurezza più adeguati ed una più specifica videosorveglianza con sistemi di protezione della Struttura. Sarebbe così consentito un recupero di risorse umane da impiegare in attività di controllo e prevenzione e nella movimentazione giornaliera dell’utenza detentiva. In una struttura vecchia di 30 anni la mancanza di risorse umane e finanziarie rende quasi impossibile l’esecuzione e lo svolgimento di un servizio capillare da parte degli stessi operatori di polizia”.
“Per questo – continuano – chiediamo ancora una volta al Ministero della Giustizia, al D.A.P. e alle Istituzioni presenti sul Territorio, l’urgenza di adeguare la struttura Penitenziaria di Agrigento e di dotare di mezzi e strumenti il personale, garantendo un grado si sicurezza più elevato che restituisca dignità ai lavoratori, a garanzia dei diritti soggettivi loro spettanti. Urge far uscire da questa crisi l’intero sistema Carcerario Agrigentino, così come rilevato mesi addietro dalla Corte d’Appello di Palermo. Tra l’altro, come è noto, il problema del sovraffollamento Carcerario nel nostro Paese ed il mancato rispetto delle direttive Comunitarie, hanno comportato negli anni condanne pecuniarie al Governo Nazionale e gravi danni al sistema tutto”.
“La Uil chiede – concludono Acquisto, Bellia e Speziale – che si apra urgentemente un tavolo di trattativa per superare le criticità rilevate, riservandosi eventuali altre azioni a sostegno di tutto il Personale”.