Nell’ambito delle misure tese ad arginare il fenomeno del gioco d’azzardo, il Questore di Agrigento Rosa Maria Iraci, tramite la Divisione Polizia Amministrativa e Sociale diretta da Fatima Celona, ha adottato un provvedimento di cessazione immediata dell’attività di raccolta scommesse esercitata abusivamente nel Comune di Agrigento.
La sala scommesse era esercitata per conto di bookmakers stranieri non in possesso di concessione in Italia da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. A seguito di controllo amministrativo, effettuato da personale della Questura unitamente a personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stato accertato che veniva effettuata attività di raccolta scommesse in assenza del prescritto titolo di polizia ex art.88 del TULPS. La titolarità in capo al Questore della competenza di ordinare la cessazione di una attività esercitata in assenza di licenza di polizia e di concessione da parte dello Stato Italiano ha anche lo scopo di tutelare la sicurezza e la legalità delle attività dei pubblici esercizi ed in modo particolare serve da deterrente nei settori più esposti alla criminalità quali quelli del gioco e delle scommesse.
Il fenomeno del gioco d’azzardo patologico rappresenta infatti un grande problema di ordine sociale ed è inquadrato come una malattia sociale nell’ambito delle dipendenze patologiche al pari delle dipendenze dalle droghe e dall’alcool ed è caratterizzato da sintomi clinicamente rilevabili, come la perdita del controllo sul proprio comportamento e la coazione a ripetere.
Il “Disturbo da gioco d’azzardo”, rappresenta un grave problema di salute pubblica che colpisce tutte le fasce sociali ed in particolar modo quelle più svantaggiate culturalmente ed economicamente con conseguenze spesso disastrose, sia a livello familiare che lavorativo, degenerando nei casi più estremi, sino alla commissione di eventi delittuosi contro di sé ed i propri congiunti e generando anche fenomeni criminosi ed alimentando l’usura.