Partirà il prossimo 27 aprile alle ore 7,30, dalla cattedrale di Palermo ed arriverà il 5 maggio ad Agrigento: “Il Cammino sulla Magna Via Francigena per sensibilizzare nei confronti dei malati di fibromialgica”. La sindrome che consiste in una forma comune di dolore muscolo-scheletrico diffuso e di affaticamento (astenia) che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani.
Organizzato dall’AISF Onlus, l’ associazione Italiana Sindrome Fibromialgica, che ha istituito la sede regionale presso la Casa del Volontariato e della Solidarietà, a Bagheria, in sinergia con l’associazione Cammini francigeni di Sicilia, BCsicilia e Neava Onlus, la manifestazione verrà presentata nel corso di una conferenza stampa, a palazzo delle Aquile, alle ore 10,00, il 24 aprile. Ad incontrare i giornalisti il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, la vicepresidente area Sud Italia e referente Regione Sicilia AISF Onlus Giusy Fabio, il sindaco della città Bagheria, primo comune ad aver sposato l’iniziativa e partner attivo dell’evento, Patrizio Cinque, l’assessore alle Politiche Sociali di Bagheria Maria Puleo, il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Salvatore Amato, il sindaco di Castronovo di Sicilia Vito Sinatra, il ricercatore universitario Giuliana Guggino, dirigente medico in reumatologia policlinico Giaccone, il referente dell’associazione Amici Cammini Francigeni di Palermo, Salvatore Balsamo, Claudia Tripi vicepresidente dell’associazione una lotta per la vita, il presidente provinciale del Coni di Palermo Giuseppe Canzone, Salvatore Zichichi responsabile medico croce rossa Palermo, don Angelo Mannina presidente club59 Italy, e Patrizia Terzo presidente del gruppo folkloristico Trinacria Bedda.
Riconoscendo il valore dell’evento, si sono prestati come testimonial il duo comico Ficarra e Picone, l’inviata di Striscia la notizia, Stefania Petyx e gli attori Paride Benassai, Orio Scaduto e Alessandro Rugnone cui vanno i ringraziamenti di AISF. #L’Invisibile diventa Visibile è lo slogan che Aisf ha lanciato per promuovere l’evento e per dimostrare come questa malattia ancora non sia considerata tale e non abbia la giusta attenzione.