Perché, ci chiedono e Perché chiediamo?
Perché, invece di plaudire ad una iniziativa di impegno civile e di alto valore sociale dei militanti di LiberArci che autotassandosi e sostituendosi al Pubblico e al Privato, risultati inattivi per tanto tempo lasciando quell’orrore alla visione di chi passa, hanno disegnato un Mondo senza confini e steccati al posto delle svastiche e delle scritte razziste, l’assessore Pecoraro ha scritto quella pesante e forte filippica contro di loro, accusandoli di chissà quali colpe ed anche di aver commesso chissà quali illegalità?
Qual è la loro colpa? Di che atroce delitto si sono macchiati per essere attaccati cosi duramente?
Non è certo la prima volta che le Associazioni, i Centri culturali, le Imprese, i semplici cittadini si sostituiscono al Pubblico che non fa o non riesce a fare. Anche amministratori, consiglieri, politici, dirigenti e funzionari si sono sostituiti a loro stessi poiché nel loro ruolo istituzionale non sono riusciti a fare e realizzare, e si sono trasformati in cittadini zelanti e si sono attivati a pulire, rattoppare, allestire. Di esempi ce ne sono a iosa. Manganella che con la fascia tricolore va a scopare il cimitero; l’assessore Milioti che prende il tagliaerba e va a togliere le erbacce dai marciapiedi; la stessa sindaca Alba e i suoi assessori che vanno a pulire Villa Giufà; gli attivisti del FUN che dipingono lo spartitraffico di via Ugo Foscolo; l’attuale assessore Bennica, allora attivista grillino, che Colora la scaffa; il dirigente che grazie all’impegno del presidente Pitruzzella, del consigliere Crapanzano e dei rgazzi di Fra Pe’ va a bonificare il Ponte Tre Archi e la zona di Ortus; il nostro direttore con illuminati impresari che rifà la facciata e la scritta della Chiesa del Transito; gli attivisti grillini che puliscono, montano gazebi, colorano panchine e in diverse occasioni si sostituiscono agli operai ed ai dipendenti comunali che l’amministrazione comunale non riesce a gestire; Rifondazione comunista che pulisce via Ugo La Malfa; il consigliere Fanara che compra bitume e caditoie; l’assessore Vaccaro che compra i computer per l’ufficio; la stessa assessora Pecoraro che allestisce con alcuni ospiti di una Comunità l’albero di Natale; in ultimo l’assessore Sciortino che proprio a Pasqua compra il cemento e imbraccia la pala e prova ad eliminare le scaffe in piazza Cavour.
Se tutto questo è sempre successo, anzi in più occasioni la Sindaca Anna Alba e la sua Amministrazione hanno chiesto aiuto ad imprenditori e cittadini di farsi parte attiva e adoperarsi per il bene comune, perché additare, per usare un eufemismo, i militanti di LiberArci che si sono attivati ed hanno agito, hanno fatto, hanno realizzato a favore….. non contro la città di Favara.
Adesso Basta! Stando così le cose, crediamo lo debbano gridare i ragazzi di LiberArci e con loro tutti i cittadini che ogni giorno, da tanti, tantissimi giorni, sono costretti a vivere questa drammatica realtà.
.. E ancora “Ora basta” tuona nella mente e nelle coscienze di tantissimi cittadini vittime del malgoverno della città, che hanno sopportato e sopportano in silenzio, quando un amministratore dice “basta” ad un buon sostanziale risultato. La forma ha superato davvero la sostanza e si è trasformata come una sorta di provocazione all’indirizzo della collettività. Il “basta” dell’assessore è una voluta divisione della città sull’importante tema della legalità. un altro danno certo all’immagine di Favara. Occorreva prudenza ed invece si è ripresentata l’impreparazione dell’attuale amministrazione, capace di calpestare anche la libera iniziativa del volontariato.
Ritornando all’iniziativa di ieri Pasquale Cucchiara di LiberArci ci diceva che ne Lui ne altri attivisti hanno partecipato al tavolo della Festa della Legalità per cui non potevano sapere dell’intenzione di realizzare questa iniziativa e se l’avessero saputo si sarebbero attivati per fare una cosa unica. Se così non fosse sicuramente sono stati scottetti.
Inoltre ieri erano presenti i proprietari dell’immobile con i quali è stato condiviso il murales, per la cui realizzazione hanno firmato una lettera liberatoria e di autorizzazione. In ultima analisi i ragazzi HANNO FATTO e non ci sembra dalle dichiarazioni rese alle varie testate giornalistiche presenti abbiamo voluto dare lezioni di legalità o abbiano accusato alcuno di nefandezze. LE SCRITTE NAZISTE E RAZZISTE SONO STATE RIMOSSE, è stato fatto un murales NON contro ma a FAVORE. Il comitato della Festa della Legalità per bocca del suo massimo esponente Gaetano Scorsone, ieri sera nell’incontro dedicato all’impegno dei cattolici nella vita pubblica: “Ai Liberi e Forti” – La buona Politica è a servizio della Pace, nel suo intervento ha plaudito a “quei ragazzi che spendendo il loro tempo ed il loro denaro, mentre noi siamo qui a parlare stanno realizzando un murales per coprire le scritte naziste e razziste”. Perché allora tanto odio nella nota dell’assessore Pecoraro?
CHE NE DIRESTE DI UN BELL’INCONTRO, A FAVORE NATURALMENTE E NON CONTRO.
FRANCO PULLARA
GIUSEPPE MOSCATO