Si è svolta questa sera ad Agrigento, all’interno del Parco della Valle dei Templi, la cerimonia del 205° Anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
Il 05 giugno rappresenta la data in cui fu attribuita nel lontano 1920, la prima medaglia d’oro al valor militare alla Bandiera di guerra dell’Arma dei Carabinieri, a testimonianza della sua eroica partecipazione durante il 1° conflitto mondiale.
Ad Agrigento, come nelle altre province d’Italia, i Carabinieri di ogni ruolo e grado, in servizio ed in congedo, si sono uniti per celebrare con sobria solennità la ricorrenza, ricordando i caduti e premiando quelli che, con abnegazione e professionalità, si sono distinti nelle attività quotidiane.
Nell’occasione è stato schierato un Reparto di formazione in armi, composto sia da Carabinieri in Grande Uniforme Speciale, sia in uniforme di rappresentanza. Era inoltre presente una componente dei reparti speciali operanti nella provincia, tra cui i Carabinieri Forestali, il Nucleo Operativo Ecologico, il Nucleo Ispettorato del Lavoro ed anche Carabinieri impiegati in missione all’estero.
Il Comandante Provinciale, Colonnello Giovanni Pellegrino, nel suo discorso, dopo aver reso omaggio alla Bandiera ed ai Caduti dell’Arma, ha rivolto un abbraccio agli orfani e alle vedove ed anche ai 22 Carabinieri feriti, in provincia, in attività di servizio.
Dopo aver salutato tutte le Autorità presenti, ha manifestato il suo affetto al mondo dell’istruzione, con a capo il suo Provveditore provinciale, esprimendo sentimenti di simpatia e gratitudine per la vicinanza degli studenti all’Arma dei Carabinieri.
Erano presenti moltissimi degli oltre seimila studenti della provincia che hanno incontrato Ufficiali e Sottufficiali dei Carabinieri, nell’ambito del noto progetto di diffusione della cultura della legalità.
Ha poi detto che l’Istituzione, secondo il motto recentemente coniato “possiamo aiutarvi”, è ben consapevole di dover tenere fede alle sue prestigiose pagine di storia, anche di un recente passato ed è oggi più che mai presente con un dispositivo moderno, versatile ed efficace che la proietta decisamente verso il futuro, quale fondamentale presidio, ad ordinamento militare, di legalità e sviluppo del territorio.
Ne è prova il lusinghiero bilancio delle principali attività svolte dalle donne e dagli uomini dell’Arma in tutta la provincia, con la preziosa collaborazione degli specialisti, che in parte vedete qui schierati, del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, del Nucleo Ispettorato del Lavoro, del Nucleo Operativo Ecologico e dei Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura.
Ha tracciato solo un sintetico resoconto delle più importanti operazioni condotte dall’Arma agrigentina nell’ultimo anno solare. Prima di tutto, 29 Giugno 2018, allorquando i militari del Reparto Operativo hanno ulteriormente cristallizzato gli esiti delle attività investigative della nota operazione antimafia “Montagna”, con l’arresto di ulteriori dieci elementi di spicco ritenuti al vertice dei tre mandamenti e delle 16 famiglie mafiose ad essi collegate, che si sono aggiunti ai 59 affiliati già assicurati alla Giustizia il precedente 22 gennaio.
Inoltre, il conseguente insediamento di una Commissione d’indagine prefettizia presso uno dei Comuni montani interessati, ne ha portato, il successivo 2 agosto, allo scioglimento per infiltrazioni mafiose.
Non va poi dimenticato che il territorio provinciale, negli ultimi 12 mesi, è stato teatro di ben 5 omicidi per i quali hanno proceduto i Carabinieri.
In tutti e cinque i casi, grazie ad un immediato e certosino lavoro investigativo, supportato dai tecnici del RIS nella delicata fase di repertamento sulla scena del crimine, i responsabili e i loro complici sono stati tutti celermente identificati ed assicurati alla Giustizia.
Nel periodo considerato, tuttavia, gli investigatori dell’Arma hanno scoperto anche un sesto omicidio. Uno di quei casi irrisolti, annoverabili tra i cosiddetti cold case, in cui i militari, mai domi, hanno riesumato datati fascicoli impolverati, hanno indagato, hanno fatto analizzare agli specialisti delle investigazioni scientifiche vecchie tracce biologiche, fino ad arrestare, dopo oltre 25 anni, l’autore di un omicidio di mafia commesso nel 1993 ai danni di un imprenditore che si era ribellato al pizzo imposto da cosa nostra.
Numerose, anche quest’anno, le armi da fuoco, talvolta da guerra, nella disponibilità della criminalità organizzata, che i Carabinieri hanno sequestrato e tolto dalla strada. Da ultimo, rileva, in particolare, nel decorso mese di Febbraio, l’arresto del reggente della famiglia mafiosa agrigentina, trovato in possesso di munizionamento e di armi da fuoco, tra cui, addirittura, due penne pistola, di cinematografica memoria.
Incessante è stata anche l’attività preventiva e repressiva sviluppata in ogni angolo della provincia (e ad Agrigento in particolare), per contrastare, con ripetuti blitz, spesso ad alto rischio, l’allarmante fenomeno dello spaccio, anche a giovanissimi, di droghe di varia natura. Ha ricordato, a tale proposito, la brillante operazione piazza pulita, recentemente svolta dai militari della Compagnia di Agrigento sotto il prezioso coordinamento della locale Procura della Repubblica, con cui è stata smantellata una cellula straniera costituita da pusher, che avevano di fatto occupato i vicoli intorno a Piazzetta Ravanusella e a via Vallicaldi, in pieno centro storico, riversandovi significativi quantitativi di droga ed agendo con sfrontatezza ed inaudita violenza, anche a danno di giovanissimi consumatori, spesso rivelatisi studenti minorenni. Il Col. Pellegrino, a tale proposito, ha ringraziato, uno per uno, i giovanissimi Carabinieri, appena 20enni, i quali, unendo il loro fresco entusiasmo all’esperienza di colleghi più anziani, non hanno esitato a sacrificare i giorni di Pasqua e Pasquetta per pianificare e portare a termine tutte le catture, alle quali poi ha potuto fare seguito un vero e proprio intervento di recupero a tutto tondo dell’intero quartiere. Ancora oggi, le pattuglie dell’Arma sono al fianco di semplici cittadini e di associazioni di volontariato, spontaneamente scesi tra i vicoli per dare il proprio contributo all’opera di pulizia, messa in sicurezza e valorizzazione, avviata dall’amministrazione comunale ed incentivata dalla Procura della Repubblica.
Senza precedenti, a Campobello di Licata, è stato, durante l’estate scorsa, il sequestro di oltre trenta tonnellate di “Marijuana”, in parte stoccate in un immenso magazzino ed in parte scovate solo grazie all’impiego delle più sofisticate tecniche di sorvolo a distanza a mezzo di un drone, con cui è stato possibile rilevare l’esistenza, tra le colture di stagione, di una vera e propria maxi piantagione di canapa indiana. Nella circostanza, tre sono state le persone arrestate!
Per dare in materia una cifra distintiva dello sforzo sinora compiuto, sono, in tutto, oltre 114 gli spacciatori arrestati nell’ultimo anno, una tonnellata e mezzo la droga recuperata, oltre, come già detto, alle 10326 piante di marijuana sequestrate nel licatese.
All’Arma non è sfuggito però nemmeno l’odioso fenomeno dei reati predatori. 18 sono stati i rapinatori assicurati alla Giustizia, per altrettanti colpi messi in atto in varie località della provincia. Agrigento, Licata, Sciacca, Canicattì e numerosi dei paesi limitrofi. Pressoché ovunque i Carabinieri sono riusciti a far scattare le manette ai polsi di predatori che avevano colpito in abitazioni, tabaccherie, gioiellerie o distributori di carburante. Come anche non sono sfuggiti i 107 arrestati per furto.
Ancora vivo è inoltre il ricordo dell’operazione codice rosa, partita, a Menfi, dall’intuizione di uno zelante equipaggio del Pronto Intervento della Compagnia di Sciacca, il quale, insospettitosi per la presenza a bordo del veicolo condotto da un 60enne di una adolescente di appena 13 anni, ha voluto vederci chiaro. Grazie al prezioso e caparbio coordinamento della Procura della Repubblica saccense, un mese di serrate indagini ha così portato all’arresto di 5 uomini tra i 24 e i 68 anni, ritenuti responsabili di averne ripetutamente abusato.
Continua poi è stata anche l’attività di monitoraggio di ogni forma di inquinamento ambientale ad opera dei Carabinieri territoriali e dei colleghi del Nucleo Operativo Ecologico e del Centro Anticrimine Natura, con il sequestro di oltre 70 discariche abusive di rifiuti di vario genere, anche pericolosi e con la conseguente bonifica delle aree interessate, da parte degli enti preposti.
Sotto il coordinamento delle relative Procure della Repubblica, è inoltre scesa in campo una vera e propria task force composta da Carabinieri territoriali e dagli specialisti dell’Arma. 394 sono le persone segnalate nell’ultimo anno per abbandoni illegali di rifiuti. Ad ognuna di esse i militari hanno irrogato una sanzione ammnistrativa di oltre 600 euro, per un ammontare complessivo di 236 mila euro.
Sistematica è stata inoltre l’azione svolta dai carabinieri in materia di abusivismo edilizio, con un vero e proprio dispositivo a tappeto per contribuire a dare esecuzione alla stringente attività di monitoraggio in materia, disposta dall’Autorità Giudiziaria.
Lo stesso valga per l’attività di contrasto al fenomeno del lavoro “nero”, svolta in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, che ha permesso di individuare in appena un anno 102 lavoratori irregolari, nell’ambito di ben 185 accessi ispettivi, con oltre 340 mila euro di sanzioni comminate.
O ancora le decine di esercizi pubblici e di ristorazione oggetto di verifiche ed anche di provvedimenti sanzionatori per oltre 71 mila euro, con il sequestro di circa 22 quintali di alimenti mal conservati, effettuato unitamente ai Carabinieri del NAS e del Centro Anticrimine Natura.
Ben 734, il 30% in più rispetto all’anno precedente, sono state, nel 2018, le persone complessivamente arrestate, cui se ne aggiungono altre 301 in questi primi cinque mesi del 2019, con un trend di continua, ulteriore crescita.
Risultati conseguiti dai Carabinieri durante gli innumerevoli servizi di controllo del territorio, di giorno e di notte, talvolta anche con l’ausilio delle unità antiterrorismo, note come Squadre Operative di Supporto. Con quasi 135 mila ore di pattuglie e perlustrazioni svolte dall’inizio dell’anno, che hanno portato al controllo di oltre 90 mila soggetti e di 63 mila veicoli. Ma anche, rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, al generalizzato ridimensionamento in provincia dell’indice di delittuosità, con una riduzione di quasi il 40% dei furti in abitazione, di oltre il 20% delle rapine e di circa il 45% dei danneggiamenti seguiti da incendio.
I Carabinieri di Agrigento, tuttavia, forniscono il loro contributo anche all’estero, nell’ambito di varie missioni di pace. Sono oggi schierati alcuni militari appena rientrati da pericolosi teatri operativi internazionali, in cui, in questo momento, si trovano impiegati altri colleghi.
Infine, al termine di questo sintetico bilancio operativo, il Col. Pellegrino ha citato la determinante attività di soccorso prestata dai Carabinieri di tutte le Stazioni dislocate nei comuni della Provincia, in occasione della gravissima e drammatica alluvione e dei conseguenti disastrosi allagamenti del 4 Novembre 2018.
Due furono le vittime, ma molte di più se ne sarebbero potute contare se oltre duecento Carabinieri non avessero perlustrato per due giorni consecutivi, l’intero territorio provinciale, indirizzando i soccorsi dei Vigili del Fuoco e dei volontari.
Nella circostanza, i Carabinieri, facendosi spazio tra il fango e i cumuli di detriti, fecero evacuare decine di viaggiatori a bordo di due treni bloccati, a Cammarata e Comitini, dalla piena di un pericoloso torrente esondato.
Ma l’intervento più valoroso si è svolto a Ribera e per esso, tra poco, avrà luogo la consegna di un doveroso riconoscimento. A seguito delle incredibili precipitazioni, un pastore 25enne aveva tentato di mettere in salvo il suo gregge. Improvvisamente, era stato visto mentre veniva trascinato via dalle acque del fiume Platani esondato. In quella circostanza, i Carabinieri della Stazione di Cattolica Eraclea, facendosi strada a piedi nonostante la piena del fiume e poi a bordo di un trattore, ne scandagliarono in lungo e in largo l’alveo, riuscendo infine a localizzare e salvare il disperso, in avanzato stato di ipotermia.
Questi appena illustrati sono solo una parte dei risultati conseguiti, che arrivano a seguito di innumerevoli sacrifici e rinunce, affrontati spesso anche dalle famiglie dell’Arma, che assistono i militari nelle quotidiane difficoltà.
Le Autorità presenti hanno infine consegnato ricompense a militari che si contraddistinguono per la serietà, l’elevato spessore professionale ed il particolare acume investigativo. Ma anche e soprattutto, per l’incondizionata predisposizione ad aiutare e ad amare il prossimo, in una quotidiana lotta contro la prevaricazione.
Il Comandante ha aggiunto che l’Arma, con la sua capillare presenza territoriale in ognuno dei 43 Comuni della provincia, continua a rappresentare un baluardo di legalità, assicurando, in ogni singola realtà, il suo determinante apporto per il mantenimento di sempre migliori livelli di ordine e sicurezza pubblica.
Ha poi precisato che far schierare, sotto il maestoso Tempio della Concordia e davanti alla gente i volti fieri dei Carabinieri di oggi, con le uniformi della nostra tradizione e del nostro presente, è un atto dovuto. È un preciso dovere di Comandante. Nei confronti dei militari, dei loro cari, ma anche e soprattutto dell’intera collettività, in una comunione di emozioni che rinsalda, ogni anno di più, il nostro indissolubile legame con essa.
L’Ufficiale ha infine concluso con un commosso pensiero rivolto ai suoi militari. E ha detto: “Ufficiali, Sottufficiali, Appuntati e Carabinieri, sento il dovere di dirvi grazie! Grazie per la Vostra professionalità! Grazie per la generosità di chi non vuole mai nulla in cambio! Ma soprattutto, grazie per la Vostra umanità, che, da 205 anni, rende la caserma dei carabinieri la casa di tutti gli italiani! Abbiate sempre il sorriso sulle labbra!”
Al termine della cerimonia militare, presentato dalla giornalista Valentina Piscopo, è stato eseguito un concerto a cura degli studenti del Liceo Musicale “Ettore Majorana” di Agrigento, conclusosi con la tradizionale marcia d’ordinanza dell’Arma dei Carabinieri, la “Fedelissima”. Durante la cerimonia, sono stati premiati alcuni carabinieri particolarmente distintisi in operazioni di servizio. A seguire, si riporta l’elenco dei militari premiati, con le relative motivazioni:
MEDAGLIA DI BRONZO AL MERITO CIVILE CONCESSA A:
Addetto alla Sezione Radiomobile della Compagnia di Licata
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Con generoso altruismo, libero dal servizio, non esitava ad introdursi in un’abitazione interessata da un incendio, riuscendo a trarre in salvo un’anziana donna che giaceva in terra priva di sensi. Successivamente all’intervento dei Vigili del Fuoco, con altri militari nel frattempo sopraggiunti, soccorreva un uomo rimasto bloccato nello stabile a causa di un malore. Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere.”
Gela (Cl), 20 novembre 2011
ENCOMIO SOLENNE ED ENCOMIO SEMPLICE DI COMANDO INTERREGIONALE, ENCOMIO SEMPLICE DI LEGIONE CONCESSI A:
Comandante di Reparto Operativo, Comandante e addetti di Nucleo Investigativo di Comando Provinciale e Comandante della Stazione di Santa Elisabetta
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Comandante e addetti di Reparto Operativo di Comando Provinciale in territorio ad elevato indice di criminalità organizzata, evidenziando esemplare abnegazione, non comune professionalità e particolare intuito investigativo, partecipavano personalmente ad articolata, prolungata e complessa attività di indagine nei confronti di un’organizzazione criminale ritenuta responsabile di associazione mafiosa armata, traffico di stupefacenti ed estorsioni ai danni di 27 aziende. L’operazione, conclusasi con la disarticolazione di tre mandamenti mafiosi e di 16 famiglie ad essi collegate, con la cattura di 69 sodali, il sequestro di 7 aziende, di un ingente quantitativo di stupefacente, nonché di denaro contante per oltre 500.000,00 euro, ritenuto provento di attività illecite, riscuoteva unanime plauso dell’opinione pubblica, anche nazionale, esaltando il prestigio dell’Istituzione.”
Provincia di Agrigento, territorio regionale e Calabria, 23 settembre 2016 – 28 giugno 2018
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Addetto alla Stazione di Lampedusa
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Addetto alla Stazione Carabinieri di Lampedusa, dando prova di elevatissima professionalità, consapevole sprezzo del pericolo e non comune spirito di iniziativa, avendo visto una donna finire in acqua, dall’altezza di 10 metri, con un bambino di 4 anni, a bordo di un motociclo fuori controllo, non esitava a percorrere una parete rocciosa scoscesa e frastagliata per coadiuvare altro collega nel frattempo tuffatosi, al fine di porre i predetti definitivamente in salvo sulla terraferma. L’episodio suscitava l’unanime plauso dell’opinione pubblica, delle Autorità e della comunità locale.”
Lampedusa (Ag), 14 settembre 2018
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Comandante e addetti del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Licata e Comandante della Stazione di Camastra
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Comandante e addetti di Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia e di Stazione distaccata, dando prova di elevata professionalità, spiccato acume investigativo, grande determinazione e non comune dedizione al servizio, partecipavano a penetrante e protratta attività info-investigativa, che consentiva di individuare, anche a mezzo di droni pilotati a distanza, una estesissima piantagione di marijuana, con il sequestro e la distruzione di oltre trenta tonnellate di stupefacente e l’arresto di tre persone intente a stoccare e confezionare l’ingentissimo quantitativo di sostanza.”
Naro (Ag), 17 ottobre 2018
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Comandante e addetti della Stazione di Palma di Montechiaro
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Comandante e addetti di Stazione distaccata, dando prova di elevata professionalità, spiccata capacità di analisi info-investigativa e straordinaria conoscenza del contesto sociale e territoriale di riferimento, a seguito della notizia di efferato omicidio, partecipavano a tempestiva attività di indagine che portava, in poche ore, alla identificazione e all’arresto del responsabile del grave fatto di sangue e al rinvenimento dell’arma del delitto. L’operazione riscuoteva particolare apprezzamento da parte dell’opinione pubblica e delle locali Autorità.”
Palma di Montechiaro (Ag), 2 novembre 2018
ENCOMIO SEMPLICE DI COMANDO INTERREGIONALE CONCESSO A:
Comandante e addetti della Stazione di Menfi e addetti del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sciacca
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Comandante e addetti di Stazione distaccata e di Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia, operanti in territorio ad elevato indice di criminalità, evidenziando spiccata professionalità ed indiscutibile capacità investigativa, fornivano contributo determinante a complessa indagine che consentiva di identificare gli autori dell’omicidio di due inermi anziani, vittime di distinte rapine in abitazione, che avevano suscitato grave allarme sociale per le modalità violente usate dai criminali. L’operazione, conclusasi con l’arresto dei responsabili, contribuiva ad esaltare il prestigio e l’immagine dell’Istituzione, restituendo maggiore serenità alla collettività locale.”
Menfi e Sambuca di Sicilia (Ag), luglio 2015 – luglio 2016
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Addetti della Stazione di Agrigento
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Addetti a Stazione capoluogo, dando prova di elevata professionalità, lodevole spirito di sacrificio e incessante impegno, conducevano serrate indagini finalizzate a disarticolare pericoloso sodalizio dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, anche nei confronti di giovanissimi consumatori. L’operazione, condotta con ripetuti interventi che hanno portato in sei mesi all’esecuzione in flagranza di reato di 16 arresti, si concludeva con la cattura, in pieno centro cittadino, di ulteriori sei persone, riscuotendo l’unanime plauso delle Autorità locali e dell’opinione pubblica.”
Agrigento, Piazzetta Ravanusella e dintorni, ottobre 2018 – 23 aprile 2019
ENCOMIO SEMPLICE DI COMANDO LEGIONE CONCESSO A:
Addetti della Stazione di Menfi
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Addetti a Stazione Carabinieri distaccata, venuti a conoscenza di probabile tentativo di suicidio messo in atto da una donna, si adoperavano senza risparmiarsi per rintracciarla. Individuatala, priva di coscienza, all’interno di una villetta satura di gas, con sprezzo del pericolo, vi facevano irruzione, riuscendo a mettere in sicurezza il locale e a trarre in salvo la sventurata in imminente pericolo di vita per aver ingerito grande quantitativo di ansiolitici.”
Menfi (Ag), 26 dicembre 2017
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Comandante e addetti di Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Licata e addetto di Nucleo Investigativo di Comando Provinciale
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Comandante e addetti di Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia distaccata e di Nucleo Investigativo di Comando Provinciale, già distintisi in precedenti operazioni di servizio, dando prova di elevata professionalità, spiccato acume investigativo, grande determinazione e non comune dedizione al servizio, partecipavano ad una prolungata e complessa indagine che si concludeva con l’emissione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto a carico dell’esecutore materiale di un omicidio e della di lui moglie, in qualità di favoreggiatrice.”
Licata e Ravanusa (Ag), 2 aprile 2018 – 2 ottobre 2018
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Addetti della Stazione di Burgio
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Addetti a Stazione distaccata, nel corso di servizio perlustrativo, avvedutisi di un pericoloso incendio in atto, con cosciente sprezzo del pericolo, ferma determinazione e generoso slancio, si introducevano in una palazzina già interessata dalle fiamme e da denso fumo, riuscendo a trarre in salvo un uomo in stato confusionale e i suoi due figli in tenera età ed a porre in sicurezza tre bombole di gas propano presenti nell’abitazione, scongiurando così una sicura deflagrazione dello stabile.”
Burgio (Ag), 9 dicembre 2018
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Comandanti e addetti delle Stazioni di Naro e Camastra e addetti di Sezione Operativa della Compagnia di Licata
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Comandanti e addetti di Stazione e di Sezione Operativa di Compagnia, dando prova di elevata professionalità, spiccata capacità di analisi info-investigativa e straordinaria conoscenza del contesto sociale e territoriale di riferimento, a seguito della notizia di efferato omicidio, partecipavano a tempestiva e risolutiva attività di indagine che portava, in poche ore, alla identificazione e all’arresto dei tre soggetti responsabili del grave fatto di sangue e al rinvenimento dell’arma del delitto. L’operazione riscuoteva particolare apprezzamento da parte dell’opinione pubblica e delle locali Autorità.”
Naro (Ag), 8 luglio 2018
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Comandanti di Compagnia e Comandante del Centro Anticrimine Natura
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Comandanti di Compagnia e Comandante di Centro Anticrimine Natura, già distintisi in precedenti operazioni di servizio, dando prova di elevata professionalità, spiccata capacità di lettura delle esigenze del territorio e lungimirante attitudine alla sinergica pianificazione, organizzavano e dirigevano, con il prezioso coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, reiterati e mirati servizi a tutela dell’ambiente su tutto il territorio provinciale. L’operazione, condotta parallelamente ad una capillare attività di sensibilizzazione in tema di cultura ambientale tra i giovani studenti, si concludeva con l’individuazione, il sequestro e la bonifica di oltre 70 discariche abusive di rifiuti, anche speciali, per oltre 1000 tonnellate di materiale, con l’identificazione di 394 soggetti ritenuti responsabili di abbandono illegale di pattume, per un totale di 236 mila euro di sanzioni comminate. L’attività, particolarmente apprezzata tra le Autorità e le comunità locali, riscuoteva altresì unanime plauso nell’opinione pubblica, accrescendo il prestigio dell’Istituzione.”
Territorio provinciale di Agrigento, giugno 2018 – 31 maggio 2019
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Comandante e addetti della Stazione di Cianciana, Comandante della Stazione di San Biagio Platani, Comandante e addetti dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Cammarata
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Comandante e addetti di Stazione e di Aliquota Operativa di Comando Compagnia distaccata, dando prova di elevata professionalità, spiccata capacità di analisi info-investigativa e straordinaria conoscenza del contesto sociale e territoriale di riferimento, in due distinte circostanze, a seguito della notizia di efferati omicidi, partecipavano a tempestive e complesse attività di indagine che portavano, in poche ore, alla identificazione e all’arresto dei responsabili dei gravi fatti di sangue. Le operazioni riscuotevano particolare apprezzamento da parte dell’opinione pubblica e delle locali Autorità.”
Alessandria della Rocca (Ag), 12 settembre 2018 e 12 marzo 2019
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Comandante e addetti della Stazione di Cattolica Eraclea
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Comandante e addetti di Stazione distaccata, dando prova di elevata professionalità, consapevole sprezzo del pericolo e non comune spirito di iniziativa, si prodigavano nel ricercare un pastore risultato disperso, poiché trascinato dalle acque impetuose di un fiume esondato a seguito di eventi climatici di straordinaria gravità. Nonostante la situazione di eccezionale pericolo, non esitavano, avvalendosi anche di mezzi di fortuna, ad attivare i soccorsi. Guadato il fiume in piena a bordo di trattore agricolo, setacciavano per ore i margini del corso d’acqua, fino a rintracciare e a trarre in salvo lo sventurato, rinvenuto in un anfratto, in stato di shock e di grave ipotermia. L’operazione riscuoteva l’unanime plauso della comunità, suscitando vivo compiacimento anche nell’opinione pubblica e nelle Autorità, anche nazionali.”
Cattolica Eraclea (Ag), 4 novembre 2018
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Addetti alla Tenenza di Favara
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Addetti a Tenenza Carabinieri, dando prova di elevata professionalità e brillante acume investigativo, conducevano incessante ed approfondita attività d’indagine, finalizzata ad individuare l’autore di reiterate truffe perpetrate ai danni di 59 utenti di locale istituto di credito. L’operazione, in un primo tempo realizzatasi con il sequestro di beni mobili ed immobili pari a 573 mila euro, equivalenti all’ammontare degli ammanchi cagionati, si concludeva con l’arresto, in Germania, dell’impiegato infedele, nel frattempo fuggito dal territorio nazionale. L’attività riscuoteva unanimi consensi tra la comunità locale, suscitando l’apprezzamento delle Autorità e dell’opinione pubblica.”
Favara (Ag), febbraio 2018 – 3 giugno 2019
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Comandante e addetti della Tenenza di Favara e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Agrigento
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Comandante ed addetti di Tenenza ed Aliquota Operativa di Compagnia capoluogo, dando prova di non comuni doti investigative, di encomiabile spirito di sacrificio, nonché di capillare conoscenza del territorio di riferimento e delle dinamiche sociali ad esso afferenti, in poche ore, riuscivano ad identificare e a trarre in arresto l’autore di un efferato omicidio e al rinvenimento dell’arma del delitto. L’operazione riscuoteva particolare apprezzamento da parte dell’opinione pubblica e delle locali Autorità.”
Favara (Ag), 2 luglio 2018
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Comandante della Stazione di Menfi e addetti al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sciacca
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Comandante di Stazione Carabinieri e addetti a Nucleo Operativo e Radiomobile operante in territorio ad alto indice di criminalità, dando prova di elevata professionalità, spiccato acume investigativo ed alto senso del dovere, partecipavano a complessa attività investigativa che consentiva di fare emergere un grave quadro di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione ai danni di giovane donna infra quattordicenne. L’operazione, conclusasi con l’arresto di sei soggetti, suscitava unanime apprezzamento tra le Istituzioni e l’opinione pubblica, anche nazionale.”
Menfi e Gibellina, 12 marzo 2019
ELOGIO DEL COMANDANTE PROVINCIALE DI AGRIGENTO CONCESSO, QUALE 1A ATTESTAZIONE DI MERITO, A:
Comandante e addetti al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Agrigento
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
“Comandante e addetti di Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia capoluogo, dando prova di sagacia e non comuni abilità investigative, traevano in arresto, a seguito di prolungata ed ininterrotta attività di osservazione e pedinamento, elemento apicale della locale consorteria mafiosa, sorpreso in possesso, unitamente ad altro sodale, di una pistola semiautomatica, di due penne pistola monocolpo e del relativo munizionamento. L’operazione, particolarmente apprezzata dall’opinione pubblica, riscuoteva altresì il convinto compiacimento della scala gerarchica e delle autorità locali.”
Agrigento, 5 febbraio 2019
Targa “Appuntato Allotta”.
Istituito circa 40 anni fa dai figli (Gaetano, Antonietta, Eleonora) in ricordo del loro genitore Benedetto, Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Cavaliere di Vittorio Veneto, il riconoscimento, realizzato in argento, riporta lo stemma araldico dell’Arma dei Carabinieri e viene assegnato, ogni anno, su designazione del Comandante Provinciale di Agrigento, ad un militare particolarmente distintosi nello svolgimento dell’attività di servizio.
Quest’anno il premio è stato consegnato al Brigadiere Capo Q.S. Alfonso CARLISI, addetto alla Stazione Carabinieri di Agrigento, con la seguente motivazione:
“Sottufficiale di pregevoli requisiti morali, militari e professionali, ha fornito per oltre 28 anni di onorato servizio nella città di Agrigento la propria fattiva, lungimirante ed intelligente collaborazione in un territorio particolarmente impegnativo sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica. La sua competenza, il suo spirito di sacrificio e la incondizionata fiducia che ripone in Lui la cittadinanza agrigentina rappresentano fulgido esempio e motivante stimolo a proseguire lungo la strada segnata, soprattutto per i militari più giovani del Suo Reparto di appartenenza.”